Le 10 falesie più spettacolari del mondo

Meraviglie della natura, le falesie sono il capolavoro dell’incessante azione erosiva dell’acqua sulla roccia. Il risultato sono paesaggi mozzafiato, che siano a picco sul mare, oppure sulle vette più alte o nei canyon. Ma quali sono le falesie più belle del mondo? Siamo andati a cercarle per la nostra rubrica TOP 10 e, anche questa volta, fare una scelta è stato arduo.

1.   Étretat (Francia)

Talmente belle da avere ispirato pittori del calibro di Claude Monet e Gustave Coubert. La scogliera di Étretat si trova sulla suggestiva Costa d’Alabastro della Normandia e spicca per il suo pittoresco arco naturale. Non sono altissime, ma lo spettacolo naturale che offrono agli occhi è davvero mozzafiato. Il punto migliore dove ammirarle è dal mare, o dalla spiaggia della città.

2. Scogliere di Kalaupapa (Hawaii, USA)

Situate sull’isola hawaiana di Molokai, le scogliere di Kalaupapa sono sancite dal Guinness dei primati come le più alte del mondo. Si innalzano per 1010 metri sull’Oceano Pacifico e ai piedi di esse si trova il piccolo villaggio omonimo che è stato scelto dalla troupe del kolossal Jurassic Park per girare alcune scene. Per raggiungere le scogliere occorre percorrere a piedi o a cavallo un sentiero lungo 5 km, con ben 26 tornanti, che si inoltra nella fitta vegetazione.

3. Torres del Paine (Cile)

Situate nella Regione di Magellano e dell’Antartide Cilena, le Torres del Paine sono state dichiarate dall’UNESCO Riserva della Biosfera. Si presentano alla vista come tre imponenti vette di granito, e danno il nome al Parco Nazionale Torres del Paine, il più bello di tutto il Cile. Devono il loro nome al termine spagnolo “torre” e alla parola “blu” nella lingua della tribù dei Tehuelche, per la tonalità bluastra che assumono alla luce. Create dall’azione di acqua, ghiaccio e vento, le torri sono tre: la Torre Central, alta quasi 2800 metri, la Torre Norte e la Torre Sur. Costituiscono la principale attrazione turistica del parco.

4. Preikestolen (Norvegia)

Si trova nella Norvegia sud occidentale ed è una delle attrazioni più famose della regione del Ryfylke. Il Preikestolen, letteralmente “Roccia del pulpito” si erge per 640 metri sul Lysefjord e spicca per la sua forma caratteristica, che termina con un altopiano a strapiombo nel vuoto. È meta dei più coraggiosi basejumpers di tutto il mondo ed è apparso in una scena della serie TV Vikings.

5. Cape Enniberg (Isole Faroe)

Situato sulla punta più settentrionale dell’isola di Viðoy, la più settentrionale dell’arcipelago, Cape Enniberg si erge per 756 metri di altezza a strapiombo sull’Oceano Atlantico e vanta due primati: quello di scogliere marine più alte d’Europa e quello di scogliera verticale più alta del mondo. Ma questo luogo, oltre che per la sua bellezza, è famoso anche per essere un paradiso per la fauna selvatica, tra cui diverse specie di uccelli, come pulcinelle di mare, gazze marine e urie.

6. El Capitan (California, USA)

Situata nella parte nord occidentale del Parco Nazionale di Yosemite, El Capitan è alta 2307 metri ed è la meta di climbers provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un monolite granitico e la sua parete verticale, nota come Nose (Naso) costituisce una delle sfide più adrenaliniche dell’alpinismo estremo. Per chi, invece, desidera ammirarle in tutta la sua bellezza, senza scalarle, c’è un sentiero che passa accanto all’omonima cascata e attraversa il verde prato sotto alla falesia.

7. Cliffs of Moher (Irlanda)

Il loro nome significa “Scogliere della Rovina” e sono una delle principali attrazioni turistiche di Irlanda, con più di un milione di visitatori all’anno. Le Cliff of Moher si trovano sulla costa occidentale del Clare, nei pressi del villaggio di Doolin e sono tra le più impressionanti del pianeta. Raggiungono infatti i 214 metri nel tratto a nord della Torre di O’Brian e ospitano più di 30 mila uccelli di 20 specie diverse. Sono lunghe circa otto chilometri e si affacciano a piccol sulle impetuose acque dell’Oceano Atlantico.

8. Auyan-Tepui (Venezuela)

Auyan-Tepui in lingua pemon significa “Montagna del Diavolo” e con i suoi 2450 metri di altezza contende all’Angel Fall, la cascata più alta del mondo, il primato di luogo più visitato del Canaima National Park, nello stato venezuelano di Bolivar. La cascata si getta proprio da questo massiccio roccioso, che divenne famoso quando, nel 1933, il pilota Jimmie Angel, in cerca d’oro, scoprì la cascata a cui diede il suo nome. Durante il viaggio di ritorno, nel 1937, il suo aereo si schiantò sulla cima di questa montagna. Fortunatamente, si salvò, ma gli occorsero ben 11 giorni per scendere dalla cima. Non solo, qui vivono 25 specie uniche di rettili e uccelli e una grande varietà di flora.

9. Scogliere di Dover (Regno Unito)

Si elevano dal mare come un muro bianco dai riflessi argentei. Sono le bianche Scogliere di Dover, dal nome della città portuale a cui appartengono, giganti di 110 metri che devono il loro caratteristico colore candido dalla componente gessosa della roccia. Si affacciano sulla parte più stretta del Canale della Manica e, nel tempo, hanno assunto un forte valore simbolico e nostalgico. Erano, infatti, l’ultimo ricordo della Gran Bretagna che rimaneva negli occhi e nella memoria di chi partiva e, magari, lasciava il Paese per sempre. Tuttavia, le scogliere erano anche un punto strategico e difensivo nei confronti dei nemici che provenivano dal mare.  Diversi sono i percorsi per ammirarle in tutta la loro bellezza. In particolare, il sentiero del faro consenti di lasciare spaziare la vista fino alle coste della Francia, nelle giornate terse.

10. Mitre Peak (Nuova Zelanda)

Chiude la nostra TOP 10 Mitre Peak, o Rahotu, in lingua Maori, uno splendido monolite di 1683 metri dalla forma conica. Si trova nel sud della Nuova Zelanda, lungo le rive del fiume Milford Sound. Deve il suo nome alla fantasia del suo scopritore, il capitano John Lort Strokes, che trovò che la forma della montagna ricordava il copricapo del vescovo. Fa parte del Parco Nazionale Fiordland ed è il punto più fotografato. Il modo migliore per osservarlo, se non volete scalarlo, è attraverso una piacevole gita in barca lungo il Milford Sound.




Le 10 abbazie più belle d’Italia

Antichissime e ricche di storia, ma anche di misteri e suggestioni. Sono le abbazie, di cui l’Italia è ricca. Oggi, molte sono ancora abitate e attive, con laboratori, negozi di souvenir o coltivazioni e produzioni biologiche, in altre si può pernottare e vivere un’esperienza di ritiro spirituale, in un perfetto connubio tra antico e moderno. Questa settimana, sono proprio loro le protagoniste della rubrica TOP 10. Ecco allora, le 10 abbazie più belle d’Italia.

1. Abbazia di Montecassino (Frosinone, Lazio)

L’Abbazia di Montecassino , in provincia di Frosinone, tra le più antiche d’Italia. È stata infatti fondata da San Benedetto da Norcia nel 529 per ospitare i monaci provenienti da Subiaco. Nei secoli ha subito diversi attacchi, è stato distrutto e ricostruito. I Longobardi lo rasero quasi al suolo nel 577 e i Saraceni nell’883. Nel 1349 è stato distrutto da un terremoto (per la quarta volta) e ricostruita nel 1366. Nel 1944 è stata in fulcro della Battaglia di Montecassino, durante la Seconda Guerra Mondiale e fu distrutta da 256 bombardieri alleati, convinti che qui si nascondessero le truppe tedesche. Ricostruita di nuovo, oggi è una delle più famose e belle d’Italia. Al suo interno ospita una biblioteca, che custodisce volumi preziosi, incunaboli, codici miniati e le prime testimonianze della lingua volgare. Splendido il chiostro del Bramante, definito la Loggia del Paradiso per la balconata che si affaccia sulla valle.

2. Abbazia di Subiaco (Roma, Lazio)

Situata lungo il fiume Aniene, a poca distanza da una delle ville di Nerone, l’Abbazia di Subiaco è stata anch’essa fondata da San Benedetto da Norcia, ancora prima di quella di Montecassino. Al suo interno si trova anche la grotta in cui il Santo trascorse un periodo da eremita. La chiesa è costituita poi da due corpi, una superiore con affreschi della scuola senese, che raffigurano la vita e la passione di Cristo, e della scuola umbro-marchigiana sulla vita di San Francesco, che pare passò di qui. La chiesa inferiore con il pavimento di marmo, è totalmente affrescata. Nelle vicinanze si trova anche il Monastero di Santa Scolastica, in più antico del mondo. Da qui passa la Via Benedicti, il cammino delle abbazie che da Norcia porta a Montecassino, sulle orme di San Benedetto.

3. Abbazia di San Galgano (Siena, Toscana)

Attorno alla misteriosa e suggestiva Abbazia di San Galgano sono fiorite diverse leggende. È stata realizzata tra il 1220 e il 1268 in stile romanico con influenze del gotico francese dai monaci cistercensi e oggi è sconsacrata. Spicca per l’atmosfera quasi mistica e la sua caratteristica è quella di essere priva del tetto. Quest’ultimo era infatti stato costruito in piombo e fu poi venduto, nel 1550, da Girolamo Vitelli, suo commendatario, per fare fronte ai debiti. Tuttavia, l’abbazia è famosa, oltre che per la sua bellezza, anche per la Spada nella roccia, infissa da San Galgano in una pietra nel 1180, quando decise di intraprendere la vita religiosa.

4. Abbazia di San Nilo di Grottaferrata (Roma, Lazio)

Nei pressi di Roma, nel cuore dei Castelli Romani e immersa nel verde, si trova la splendida Abbazia di San Nilo di Grottaferrata, fondata nel 1004 e costruita sui ruderi di una villa romana. Nel Quattrocento, l’abbazia è stata inglobata nel complesso fortificato voluto da Giovanni della Rovere, e rinforzato da Giuliano delle Rovere, futuro Papa Giulio II, per difendere il territorio. La prima cosa che si vede all’arrivo sono infatti le possenti mura di cinta. Il vecchio ponte levatoio, invece, è stato sostituito a un ponte di pietra. All’interno del complesso si trovano anche la basilica di Santa Maria, il Monastero, la Rocca e il Palazzo della Cummenda. Ancora oggi, nell’abbazia si celebra ancora il rito greco-bizantino. Fa parte del complesso anche un Museo che conserva una collezione dei vicini scavi, tra cui alcune tombe romane e il sarcofago di Cicerone. Nel 1930, poi, è stato creato un importante Laboratori di restauro di libri di tutto il mondo, tra cui il famoso Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.

5. Abbazia di Novalesa (Torino, Piemonte)

Umberto Eco ha citato l’Abbazia di Novalesa nel suo celeberrimo romanzo “Il nome della rosa” per la sua vasta biblioteca. Oltre a ciò, questo gioiello, noto anche come Abbazia dei Santi Apostoli Pietro e Andrea è un vero e proprio gioiello, immerso nel panorama mozzafiato della Val di Susa, in provincia di Torino.  Le sue mura testimoniano secoli di storia. Le sue origini risalgono all’Alto Medioevo e ricevette privilegi sia da Pipino il Breve che dal suo illustre successore, Carlo Magno. Nata come abbazia benedettina, passò poi ai monaci cistercensi e a quelli trappisti. Il complesso comprende l’edificio monastico e la chiesa abbaziale, con un campanile alto 23 metri.

6. Abbazia della SS Trinità di Cava dei Tirreni (Campania)

Nella frazione di Corpo di Cava, nella valle dei Monti Lattari, in provincia di Salerno, a 400 metri sul livello del mare, sorge la splendida Abbazia della SS Trinità, da cui si può ammirare un panorama mozzafiato sulla Costiera Amalfitana. Il suo particolare contesto ne ha fatta una delle abbazie italiane dal grande valore paesaggistico. La sua fondazione si mescola alla leggenda, che narra che il frate benedettino Alferio, ritiratosi per pregare in una grotta, fu sorpreso da tre raggi che uscirono dalla essa. Lo interpretò come segno divino e vi fondò il monastero, intitolato alla Trinità. Il complesso colpisce per il suo esterno quasi scarno, e la bellezza del suo interno, ricco e maestoso, con pareti e pavimento in marmi policromi e maioliche. L’archivio dell’abbazia custodisce, fin dall’anno Mille, testi, diplomi, testamenti e la Bibbia Visigotica, del XII secolo, decorata in porpora. Proprio grazie al suo archivio, l’abbazia è diventata Monumento Nazionale.

7.Abbazia di Santa Maria a Mare (Isole Tremiti, Foggia, Puglia)

L’Abbazia di Santa Maria a Mare sorge sull’Isola di San Nicola, nell’arcipelago delle Tremiti, in provincia di Foggia. Il colore delle sue mura è lo stesso delle rocce del paesaggio che la circondano. La sua fondazione è avvolta nella leggenda. Si dice infatti che un’eremita ricevette l’incarico di costruirla direttamente dalla Vergine Maria. Dopo essersi messo all’opera, trovò un tesoro proprio nel punto dove oggi sorge il santuario.

8. Abbazia di Praglia (Padova, Veneto)

L’Abbazia di Praglia si trova immersa nello splendido ambiente dei Colli Euganei, in provincia di Padova. Annoverata tra le più belle d’Italia, è stata fondata dai monaci benedettini nel XI secolo. Il suo nome deriva dal termine medievale “pratalea”, cioè l’opera di bonifica e manutenzione che i benedettini operarono per rendere coltivabile l’area in cui doveva sorgere il loro complesso monastico. Al suo interno di trova la Biblioteca Monumentale Nazionale, con ben centomila volumi conservati e uno dei più famosi e rinomati laboratori di restauro di libri antichi. Qui Antonio Fogazzaro ha ambientato la suo opera “Piccolo Mondo Moderno”.

 9. Abbazia di Sant’Antimo di Montalcino (Siena, Toscana)

Nella TOP 10 un’altra abbazia benedettina toscana, l’Abbazia di Sant’Antimo di Montalcino, in provincia di Siena. Secondo una leggenda, a fondarla fu Carlo Magno in persona, come segno di gratitudine, dopo la visione di un angelo che gli disse di preparare una bevanda per guarire il suo esercito, colpito da un’epidemia. La chiesa del XIII secolo è considerata uno dei capolavori dell’architettura medievale per l’armonia e la raffinatezza degli elementi decorativi. Splendido anche il contesto paesaggistico: il complesso si trova in un campo di uliveti e circondato da verdi colline. Una vera e propria oasi di pace.

10. Abbazia di Fossanova (Latina, Lazio)

Chiude la nostra TOP 10 l’Abbazia di Fossanova, situata nel comune di Priverno, a 5 km da Latina. Costruita attorno al 1135 nel primo stile gotico borgognone in Italia, oggi è stata in parte ricostruita. Tuttavia, è ancora possibile vedere la pavimentazione e l’architettura originale sotto a un pavimento di vetro che la preserva dall’usura del tempo. Da qui passò in visita San Tommaso e su uno degli angoli si possono ancora vedere le impronte degli zoccoli lasciate dal suo asino. O, almeno, così si dice.

 




10 destinazioni d’autunno per ammirare il foliage

di Benedetta d’Argenzio

L’estate è finita, ma avete ancora voglia di viaggiare? L’autunno regala colori e sfumature eccezionali. E se il vostro desiderio è un viaggio all’estero, vi suggeriamo 10 viaggi imperdibili per ammirare il fenomeno del foliage. Perché ogni cosa, in autunno, ha un altro colore. Eccoli nella nostra TOP 10 della settimana.

1. New York (USA)

Per chi non ha mai visitato la Grande Mela, l’occasione giusta è l’autunno, quando la città e i suoi parchi (che si estendono per 100 kmq!) si accendono di colori caldi. Il cuore del foliage è naturalmente Central Park. Tra i punti più belli per ammirare i colori c’è Belvedere Castle, il famoso castelletto costruito alla fine dell’Ottocento. Passeggiate poi lungo The Mall, il viale alberato con quasi 200 olmi americani, che collega la Literary Walk alla fontana di Bethesda. Un panorama unico si gode anche dal Gapstow Bridge, che attraversa The Pond Lake, e dalla Bethesda Terrace, da cui si possono fotografare gli alberi riflessi nella fontana omonima, tra le più grandi della città. Se invece non volete dare nulla per scontato potete visitare Prospect Park a Brooklyn, il secondo parco più grande di New York, Van Cortlandt Park, nel Bronx, oppure, a Manhattan, i parchi di Inwood Hill e Fort Tryon Park, che si affaccia sul fiume Hudson.

2. Camargue (Francia)

Per un autunno sorprendente, potete scegliere un soggiorno in Camargue. Non perdetevi lo straordinario foliage dell’isola Maguelone, con gli alberi rosso fiamma che si riflettono nell’acqua delle lagune. Separata dal resto della Francia dai due bracci del delta del Rodano, vanta città medievali di rara bellezza, come Arles, che affascinò Van Gogh, con i suoi 2500 anni di storia e le sue vestigia romane. Vale una visita, a 2 km dalla città, l’abbazia di Montmajour, Patrimonio UNESCO. Tra Provenza e Linguadoca si trova poi la città di Saint-Gilles, di epoca romana, mentre si affaccia sul mare il delizioso villaggio di Les Saintes – Meries de La Mer con il vicino Chateau d’Avignon. Recatevi poi a Aigues-Mortes, la città medievale circondata da stagni e paludi, per scatti di panorami mozzafiato. A sud della città si trovano le straordinarie saline di 9000 ettari, paradiso di migliaia di uccelli. Tra i parchi naturali da non perdere anche il Parco Naturale Regionale della Camargue, il Parco Ornitologico di Ponte de Gau a 5 km da Saintes-Maries de la Mer, e la Riserva Naturale del Marais du Vigueirat, a un’ora di auto da Avignone, che si estende tra il Grande Rodano e la pianura stepposa della Crau.

3. Salisburgo (Austria)

Panorami autunnali mozzafiato anche a Salisburgo, splendida cittadina alpina medievale dell’Austria che ha dato i natali a Mozart e annoverata tra i siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La città è circondata da colline dalle sfumature che vanno dal marrone al rosso cremisi, mentre nelle campagne si degusta il vino novello, lo Sturm. Da vedere la fortezza collinare di Hohensalzburg, i castelli di Mirabel, con il Giardino dei Nani più grande d’Europa, ed Helbrun e la Casa Museo di Mozart. Fermatevi per una pausa in uno dei caffè del centro, assaggiate una fetta di strudel di mele sorseggiando una cioccolata calda o un caffè melange. Entrate poi nella cattedrale dedicata ai Santi Virgilio e Ruperto e ammirate le Collegiata, capolavoro di Fischer von Erlach. Ai piedi della collina di Festungberg vale una visita anche il Monastero di Nonnberg, il più antico monastero benedettino di monache dell’area germanica.

4. Highlands Scozzesi

Verdissime in primavera e in estate, in autunno le Highlands Scozzesi si colorano di toni fiammeggianti. I luoghi più belli per ammirare il foliage sono il Parco Nazionale di Loch Lomond & The Trossachs, a un’ora e mezzo di auto da Glasgow, e il Perthshire, circa un’ora e 15 minuti sia da Glasgow che da Edimburgo. Altri spettacoli della natura da non perdere in autunno è la stagione dell’amore dei cervi rossi, che si possono ammirare presso il Cairngorms National Park, a Nord della Scozia, e sull’Isola di Arran, a sud ovest. L’autunno è anche la stagione in cui i salmoni risalgono i fiumi per deporre le uova e quella in cui nascono i cuccioli di foca grigia, nella zona del Moray Fort, nei pressi di Iverness. Qui fermatevi per visitare la città, passeggiate lungo le rive del fiume Ness e visitate le Ness Islands. Entrate nella St Andrews Cathedral e sostate in una delle suggestive sale da tè.

5. Slovenia 

La Slovenia offre un motivo in più per visitarla in autunno: gli splendidi colori del foliage. Scegliete il meraviglioso Lago di Bled, tra passeggiate nella natura, escursioni e sport acquatici come il kayak e il canyoning, che si possono fare anche in questa stagione. Nella cittadina omonima, di origine medievale, fermatevi per visitare chiede e castelli medievali di rara bellezza con lo sfondo delle Alpi Giulie. Si può percorrere poi la Slovenia Green Wellness Route, un itinerario ciclo turistico che collega i migliori centri benessere del paese. Il percorso ad anello è lungo in totale 640 km e si snoda tra le Alpi di Kamnik e della Savinja per poi scendere nella pianura pannonica e verso il confine meridionale. Può essere personalizzato e percorso anche a tappe con frazioni di circa 40 km.

6. Plitvice e Istria (Croazia)

Tra le mete autunnali da visitare in autunno in Croazia ci sono gli spettacolari laghi del Parco Nazionale di Plitvice, un capolavoro della natura che include 16 specchi d’acqua. I laghi sono poi collegati tra loro da oltre 100 cascate di tutte le dimensioni e sono circondati da boschi che in autunno di colorano di sfumature che vanno dal marrone al rosso, dal giallo ocra al giallo acceso, dall’amaranto al viola. Se preferite le mete gourmet, scegliete invece l’Istria, la regione a nord della Croazia in autunno è infatti tutta da scoprire. Visitate la città medievale di Grisignana, nota per le sue gallerie d’arte ma anche per i piatti a base di tartufo. Al centro dell’Istria si trova invece la bella Pisino, circondata dalla natura. Per una sosta golosa, fermatevi in una delle celebri konobe, le tradizionali taverne istriane. A Dignano, ricca di storia e architetture di epoche diverse, tra edifici gotici, rinascimentali e barocche, potere fermarvi anche per degustare l’ottimo olio di oliva e scoprire le kazun, le tradizionali case in pietra.

7. Lisbona (Portogallo)

La capitale del Portogallo è splendida anche in autunno grazie al suo clima mite, con giornate soleggiate e tiepide anche alla fine di ottobre. Quello che cambia, tuttavia, sono i suoi colori. Attraversate i quartieri storici, come il Barrio Alto e l’Alfama, ed esplorati quelli moderni o emergenti, come le docas, lungo il fiume Tejo. Vale una visita il GAU, Galeria de Arte Urbana, tra gli spazi più importanti che ospitano progetti originali. Se amate il vino, fermatevi per una degustazione da Holy Wine o Vino Nero. Da non perdere, per chi non sa resistere ai dolci, un pastel de nata della Pasteleria Batalha. Dopo aver visitato la capitale, potete dedicarvi a un’escursione sul Tejo e alla regione omonima, in cui si trova una delle dieci zone umide più importanti d’Europa tra canneti, paludi e saline. Spettacolare, poi, l’autunno al Parque Natural de Sintra-Cascais, appena fuori Lisbona, che ospita specie vegetali provenienti da tutto il mondo.

8. Budapest (Ungheria)

Divisa in due dal Danubio, Budapest è una delle capitali europee più belle da visitare in autunno. Da non perdere i suoi monumenti più celebri, come il castello di Buda, il palazzo del Parlamento, la Basilica di Santo Stefano e la piazza degli eroi. La città poi è ricca di parchi dove poter passeggiare per ammirare il fenomeno del foliage. Tra i più grandi c’è il parco Városligetche, che include uno splendido lago che in inverno diventa una delle piste di pattinaggio più belle d’Europa, il parco Karolyi Kert, nel cuore del centro città, o il giardino botanico di Füvészkert. Da non perdere poi, già da novembre i Mercatini di Natale, con stand e casette su cui trovare prodotti artigianali di qualità tra ceramiche, candele, legno intagliato, merletti e ricami. Budapest è poi nota per le sue terme, e l’autunno è la stagione ideale per coccolarsi con le acque calde e benefiche e i trattamenti nelle spa.

9. Sudafrica

Se autunno deve essere, perché non l’autunno australe? Dalla parte opposta del globo, infatti, sta iniziando la primavera. Ecco perché questo è il momento migliore per una fuga in Sudafrica. Da non perdere una tappa nei parchi e nelle riserve dove ammirare gli uccelli e i famosi “big five”. Tra questi c’è il famoso parco Kruger, ma splendidi sono anche il Kgalagadi Transfrontier Park e il Namaqua National Park, nella provincia del Northern Cape, per un’esperienza ancora più intima e selvaggia. Spostandosi invece alle porte di Cape Town, si possono ammirare le Winelands, la regione vitivinicola con un paesaggio mozzafiato tra vigne, casette bianche, foliage e imponenti montagne sullo sfondo dove andare a caccia di funghi selvatici. Se amate il trekking, nella provincia di Kwazulu-Natal ci sono i Monti Drakensberg da scoprire a piedi, in bici o a cavallo.

10. Philadelphia (Pennsylvania, USA)

La Pennsylvania vanta ben 38 parchi pubblici nel raggio di pochi km da Philadelphia dove ammirare gli incredibili colori del foliage autunnale. Uno di questi è il Fairmouth Park, il più grande della città, con un’area di 2000 ettari con zone verdi, edifici storici, opere arte e il più importanze zoo degli Stati Uniti. Nei pressi della celebre università della Pennsylvania, poi, si trova il Morris Arboretum & Gardens con alcuni degli alberi più rari e antichi della città. Nella Contea di Bucks si trova invece l’Andalusia Historic House, Gardens & Arboretum che in autunno è un’esplosione di colori che vanno dal giallo al marrone, dal rosso al verde creando sfumature uniche al mondo. A breve distanza da Philadelphia, invece, c’è il Countryside, luogo ideale per assaporare l’autunno. Basta raggiungere, per esempio, i Longwood Gardens, nella Brandwine Valley, famosi in tutto il mondo per il loro incredibile mix di tradizioni italiane, francesi e inglese che lo rendono uno dei giardini più belli degli Stati Uniti. Perfetto per le escursioni a piedi e in bicicletta è invece il Wissahickon Valley Park.




10 luoghi imperdibili per ammirare il foliage in Italia

Boschi, foreste, colline e montagne, in autunno, si accendono di caldi colori che spaziano dal viola al rosso, dall’arancione al marrone al giallo, con miriadi di sfumature intermedie. È il foliage, un fenomeno naturale che in questa stagione dell’anno dipinge paesaggi di rara bellezza. E la nostra bella Italia è ricchissima di luoghi dove ammirarlo. Ve ne suggeriamo 10, da nord a sud.

1. Paganella e Val di Non (Trentino)

 Il Trentino è splendido in autunno. Sull’Altopiano della Paganella, che tocca di Comuni di Andalo, Molveno, Vallelaghi, Cavedago e Terre d’Adige, i colori autunnali infiammano il panorama grazie alla presenza dei boschi di faggi, che si colorano di sfumature che vanno dal giallo al rosso fuoco. Da non perdere uno sguardo anche sulla Valle dell’Agide, in Val di Cembra, sul Latemar e sulla Vigolana, con i loro spettacolari colori autunnali. Un altro dei posti più belli in cui ammirare il foliage è la Val di Non, famosa per le sue mele. Lo spettacolo è assicurato da alberi di diverse specie, ma anche da meli e vigneti. Da non perdere una passeggiata nei dintorni dei laghi di Tovel e di Santa Giustina, per ammirare uno spettacolo unico al mondo.

2. Langhe (Piemonte)

Per gli amanti dell’autunno e dei suoi colori, le Langhe sono una meta imperdibile. Il territorio che si estende tra le province di Cuneo e di Asti, al confine con l’Astesana, il Monferrato e il Roero, regalano un’esplosione di colori tra le colline e i vigneti. In autunno, poi, inizia la vendemmia e un weekend nelle Langhe offre anche la possibilità di gustare le eccellenze gastronomiche del territorio, in primis il tartufo.

3. Foresta del Cansiglio (Friuli Venezia Giulia e Veneto)

 L’Altopiano del Cansiglio si trova sulle Prealpi Bellunesi, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, e si estende nelle province di Treviso, Belluno e Pordenone. La foresta millenaria di faggi e abeti rossi si estende nella Marca Trevigiana per più di 7000 ettari. Dalla fine di settembre, coniferi e faggi creano un meraviglioso contrasto di colori che spaziano dal rosso al giallo all’ocra. Ma l’autunno è anche la stagione degli amori per i cervi e la foresta risuona dei caratteristici bramiti, lanciati dai maschi per il rituale di accoppiamento. Pian del Cansiglio e Pian Osteria sono i punti di partenza per una bella escursione nella Foresta dei Dogi. Obbligatoria una tappa gustosa per degustare le specialità autunnali, tra cui formaggi, funghi, polenta e selvaggina.

4. Altopiano di Asiago (Vicenza)

In autunno l’Altopiano di Asiago, o Altopiano dei Sette Comuni, in provincia di Vicenza, si ammanta di mille colori grazie alla massiccia presenza di faggi, larici e abeti. Vanta ben 700 km di sentieri che si snodano tra pascoli e prati, tutti da percorrere armati di macchina fotografica per immortalare paesaggi e colori mozzafiato. Ogni anno, poi, si tiene “Asiago Foliage”, (quest’anno il 21 e 22 ottobre), un lungo weekend per celebrare l’autunno, con passeggiate guidate, degustazioni ed eventi a tema. Inoltre, le tavole dei ristoranti propongono piatti a base di speck, funghi, castagne, selvaggina e il famoso formaggio Asiago. La zona è rinomata anche per il miele, prodotto da apicoltori locali, tra cui quello di tarassaco, dal sapore amarognolo, il millefiori e il miele di alta montagna, scuro e intenso.

5. Parco Regionale del Beigua (Varazze, Liguria)

Tra la fine di settembre e i primi giorni di novembre, i boschi del Parco Regionale del Beigua, inserito nella lista Global Geopark dall’UNESCO nel 2015, si trasformano in un caleidoscopio di colori che dal giallo virano all’arancione, dal rosso cupo alle tonalità del marrone. I sentieri ricoperti di foglie si inoltrano tra boschi di castagno, rovere e roverella, oppure nelle meravigliose faggete. Si può, per esempio, percorrere la strada che parte da Alpicella (Varazze) e si inoltra in uno splendido bosco, o salire verso Forte Geremia da Masona o al Bric del Dente da Campo Ligure o, ancora, passeggiare nella Foresta della Deiva a Sassello, ammirando i contrasti incredibili di colore che si stagliano contro il blu del cielo.

6. Parco delle Foreste Casentinesi (Emilia Romagna e Toscana)

Le foreste del Parco delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna, nel periodo del foliage sono considerate le più colorate d’Italia, per la varietà di specie diverse che regalano intensi effetti cromatic-i per sette settimane, da fine settembre a novembre inoltrato. Le forgli este si dividono in due fasce, una montana, sopra gli 800-1500 metri, e una collinare, dai 500 agli 800. Nella prima dominano i faggi, ma si trovano anche abeti bianchi, frassini, tigli e olmi, nella seconda querce e carpini. Per ammirare il foliage si può percorrere il sentiero che porta alla cima del Monte Penna, che domina la Foresta della Lama. Il monte si raggiunge dal Passo dei Fangacci, camminando sulla strada che collega Badia Prataglia all’Eremo di Camaldoli. Dall’abitato di Passo Calla, invece, si può raggiungere la Foresta di Campigna. Nei weekend di ottobre, invece, si tiene il Festival del Fall Foliage: a Campigna (1 e 2 ottobre), Bagno di Romagna (21, 22 e 23 ottobre) e a Badia Prataglia (23 ottobre), in provincia di Forlì-Cesena.

7. Monte Amiata (Toscana)

Tra le province di Siena e Grosseto, in Toscana, si estende la faggeta più grande d’Europa, che si estende sulle pendici del Monte Amiata, che domina il paesaggio con i suoi 1738 metri. I sette paesi tra le due province: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castell’Azzara, Castel del Piano, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora celebrano i colori dell’autunno con una grande festa tra zucche, castagne, funghi, vino rosso e olio nuovo. Già percorrendo le tortuose stradine di montagna che collegano i paesi alla valle si possono ammirare incredibili panorami dei colori dell’autunno. Altri splendidi percorsi sono i cinque nuovi sentieri del progetto Le vie dell’Acqua, che collegano le sorgenti del Monte Amiata e che si snodano nella fascia montana dei castagni, tra i 700 e i 950 metri.

8. Parco Nazionale della Majella (Abruzzo)

Tra le province di Pescara, Chieti e l’Aquila si estende il Parco Nazionale della Majella, in cui dominano le faggete che, estendendosi verso il cielo, sembrano creare un tetto colorato. Tra i punti più suggestivi del parco per ammirare il foliage e i suoi incredibili colori c’è la Foresta di Lama Bianca, a pochi km da Sant’Eufemia a Maiella (PE). Nei pressi di Pescocostanzo (AQ) si trova invece il Bosco di Sant’Antonio, con i suoi faggi monumentali dalla forma di candelabro. A Caramanico Terme (PE) si trova invece Pianagrande uno degli affacci più belli del parco. Ci si arriva percorrendo i sentieri panoramici che consentono di ammirare anche il Morrone, il Gran Sasso e le vallate che cambiano colore a seconda della vegetazione in quota.

9. Foresta Umbra (Puglia)

Anche se il nome può trarre in inganno, la Foresta Umbra si trova sul promontorio del Gargano, in Puglia, ed è compresa nella provincia di Foggia. Si trova a 800 metri di altezza e comprende una ricca varietà di specie arboree, tra cui faggi, tassi, cerri, aceri, agrifogli e carpini che all’arrivo dell’autunno regalano colori mozzafiato, a pochi passi dal mare. Diverse le escursioni che si possono fare per addentrarsi nel cuore della foresta, come il trekking che parte dal Museo Naturalistico del Centro Visitatori del Parco. E, durante il cammino, si possono facilmente incontrare caprioli, faine, picchi e gufi. Da non perdere, sulla strada tra Peschici e San Miniato, lo Zeppino dello Scorzone, un pino di Aleppo di 700 anni.

10. Parco Nazionale della Sila (Calabria)

Il Parco Nazionale della Sila si estende per 150 mila ettari tra le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone e custodisce un patrimonio arboricolo fatto di faggi, abeti, pioppi, e boschi secolari con alberi monumentali che in autunno regalano emozioni indimenticabili grazie a una straordinaria esplosione di colori su cui spiccano l’oro, il rosso e il mattone. L’ altopiano calabrese è anche ricco di funghi e castagne, di cui abbondano i menù dei ristoranti locali. Si può scegliere di visitare il parco in auto, percorrendo i tracciati panoramici, ma anche in mountain bike, a piedi o a cavallo, lungo splendidi sentieri tracciati.

E c’è anche “Il treno del foliage”

Anche nel 2023, dal 14 ottobre all’11 novembre, torna il Treno del Foliage, che percorre la storica linea ferroviaria Vigezzina – Centovalli, tra Piemonte, Canton Ticino e Svizzera, attiva fin dal 1923. Il trenino percorre 52 km, attraversa 83 ponti e 31 gallerie in meno di due ore, attraversando paesaggi mozzafiato ammantati dei colori dell’autunno. Il treno collega tutti i giorni i due capolinea, Domodossola e Locarno.




Le 10 autostrade più belle del mondo

Se siete abituati alle autostrade dritte e monotone, senza troppi cambi di panorami e scenari, la nostra TOP 10 di questa settimana fa per voi e vi farà ricredere. Siamo andati infatti alla ricerca delle 10 autostrade più belle del mondo. Ecco quali sono e dove sono. A prova di noia!

1.Hana Highway (Hawaii – USA)

È lunga 103,6 km e collega Kahului ad Hana, a est dell’isola di Maui, la seconda più grande dell’arcipelago delle Hawaii. Le due città distano appena 84 km, ma per percorrere questa autostrada ci voglio 2 ore e mezzo. La ragione? Non solo l’autostrada è stretta e tortuosa, con un totale di 620 tra curve e tornanti, ma passa sopra 59 ponti, di cui 46 a una sola corsia. Infine, il paesaggio che attraversa è davvero mozzafiato, tra foreste pluviali, cascate e panorami che diventano sempre più belli a mano a mano che ci si avvicina ad Hana.

2. Princes Highway (Australia)

Lunga 1898 km, la Princes Highway collega Sidney a Port Augusta seguendo la linea della costa e attraversando gli Stati australiani del New South Wales, Victoria e South Australia. Inaugurata nel 1920 offre alla vista panorami mozzafiato, tra spiagge, scogliere, tratti di mare azzurro che si alternano al verde di alberi e boschi. Essendo “datata” ha un traffico molto inferiore rispetto alle altre autostrade che toccano Sidney, Melbourne, Adelaide e altre importanti città, ma sicuramente è un metodo alternativo e rilassante per viaggiare con lentezza godendo della vista di panorami stupendi.

3. Strada Nazionale 40 (Argentina)

Nota anche come RN40 o Ruta 40, la Strada Nazionale 40 è lunga più di 5000 km ed è la più lunga dell’Argentina. La sua costruzione è iniziata nel 1935 e percorre in parallelo la splendida catena delle Ande, attraversando 20 parchi nazionali, 18 fiumi e 27 passi di montagna. Collega Punta Loyola, nella provincia di Santa Cruz, nel sud del Paese, a La Quiaca, nella provincia di Jujuy, a nord. Il suo punto più alto e a Abra del Acay, nella parte meridionale, e si trova a quasi 5000 metri di altezza. Nel suo lungo percorso attraversa le province di Santa Cruz, Chubut, Rio Negro, Mendoza, San Juan, La Rioja, Catamarca, Tucuman, Salta e Jujuy.

4. Utah State Route 12 (Utah, USA)

Tra le autostrade più belle del mondo c’è anche la Utah State Route 12. Lunga 197,729 km, attraversa le contee di Garfield e quella di Wayne, nello Stato americano dello Utah. Collega Panguitch, all’incrocio con la US-89, con Torrey, all’incrocio con la SR-24. Guidare lungo questa strada è un piacere per gli occhi. Attraversa, infatti, fiumi, parchi, altipiano, massi dalle mille forme e colori e monumenti panoramici. Fra i tratti più belli e famosi c’è quello chiamato Boulder Mountain Highway che scende dall’omonima montagna.

5. Pacific Coast Highway (California, USA)

Ancora un’autostrada americana al quinto posto della nostra TOP 10. Lunga 1061 km, la Pacific Coast Highway si trova principalmente nello Stato della California. L’ingresso settentrionale si trova a Leggett, nella Contea di Mendocino, mentre quello meridionale è situato sull’Interstate 5, nei pressi di Dana, nella Contea di Orange. Inclusa nella rete delle autostrade panoramiche degli Stati Uniti, consente di ammirare lungo il suo percorso panorami di rara bellezza, tra spiagge, scogliere, porti e piccoli paesi che sembrano usciti da una cartolina. Tocca le città di Orange Country, Los Angeles, Ventura, Big Sur, Monterey, San Francisco per poi arrivare a Mendocino.

6. Sea to Sky Highway (Canada)

Conosciuta anche come Highway 99 o Fraser Delta Thruway, è lunga 409 km e si trova nella parte ovest del Canada, che percorre da nord a sud, dal confine con gli USA a Lillooet, passando per Delta, North Vancouver, Squamish, Whistler e Lillooet.  Nell’ultimo tratto, l’autostrada tocca punti panoramici di rara bellezza, tra cui alcuni splendidi ponti, su cui spicca il Lion’s Gate Bridge, tra Vancouver e North Vancouver. Eletta da The Guardian nel 2006 come “quinto viaggio su strada più nello del mondo”, attraversa laghi, fiumi, colline, tunnel. Una curiosità: la sua manutenzione dura dal 1942!

7. SS 38 dello Stelvio (Italia)

C’è anche un’autostrada italiana tra le 10 più belle del mondo. È la SS38 dello Stelvio, che attraversa l’omonimo passo, in Alto Adige e lo collega a Bormio, nella provincia di Sondrio. Situata a 75 km da Bolzano e a soli 200 metri dal confine con la Svizzera, si trova a 2752 metri sul livello del mare ed è il passo di montagna lastricato più alto delle Alpi Orientali e il secondo più alto delle Alpi in assoluto, dopo il Col de l’Iseran francese, che “vince” per soli 13 metri. I suoi tornanti si snodano sulla parete della montagna e consentono di viaggiare ammirando scorci e panorami da togliere il fiato.

8. Cabot Trail (Nuova Scozia, Canada)

Lunga 298 km, la Cabot Trail è un’autostrada panoramica ad anello che si trova a nord della Contea di Victoria e di quella di Inverness, in Nuova Scozia, Canada. Gira attorno all’isola di Cape Brenton e prende il nome da John Cabot un esploratore che arrivò sulla costa atlantica del Canada nel 1497. La sua costruzione fu iniziata nel 1932 e lungo il suo percorso attraversa diversi parchi nazionali, tra cui il Cape Brenton Highlands National Park, il fiume Margaree, valli, fiumi e scogliere di rara bellezza.

9. State Highway 94 (Nuova Zelanda)

Lunga 254,5 km, la State Highway 94 è considerata la più panoramica della Nuova Zelanda e collega alcune delle sue destinazioni più popolari. Si estende dalla città di Gore, nel Southland, a Milford Sound. Ha un’altezza massima di 940 metri e lungo il suo percorso consente di attraversare suggestivi tunnel. Il tratto più panoramico di tutti è quello noto come Milford Road, tra Milford e Te Anau. Lungo 119 km, tocca il parco nazionale di Fiordland, il fiume Eglinghton con la sua valle, il lago Mirror e il Waterview.

10. Interstate 24 (USA)

Chiude la nostra TOP 10 la Interstate 24, lunga 509,13 km, che attraversa in diagonale il Midwest degli Stati Uniti fino al Sud Est, da Marion, in Illinois, a Chattanooga, in Tennessee, attraversando gli Stati del Kentucky e Ohio. Il tratto più trafficato è il corridoio tra St Louis, in Missouri, e Atlanta. Uno dei tratti di autostrada più pericolosi di tutti gli Stati Uniti si trova nei pressi di Monteagle, a circa 64 km a ovest da Chattanooga, nel punto in cui l’Interstate 24 attraversa il Cumberland Plateau.




I 10 castelli più belli di Danimarca

Continua la serie dedicata ai castelli più belli d’Europa della rubrica TOP 10. Questa settimana andiamo alla scoperta dei 10 castelli più belli di Danimarca.

1.Castello di Kronborg

Al primo posto della TOP 10, c’è il magnifico Castello di Kronborg, a pochi km da Copenaghen, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2000, famoso per essere il castello in cui Shakespeare ha ambientato l’Amleto. Nella sua celebre tragedia, il bardo lo chiama Castello di Elsinore, dal nome inglese della cittadina di Helsingør, in cui si trova il maniero. Costruito nel 1420, in posizione strategica sullo stretto di Øresund, è stato distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli. Importantissima anche la sua funzione strategica. Tutte le navi che transitavano nel Mar Baltico, infatti, dovevano pagare un pedaggio al castello ed Helsingør era una delle città più importanti di tutta Europa.

2.Castello di Frederiksborg

 Il meraviglioso Castello di Frederiksborg sorge su un complesso di isolette del lago Slotsø, a Hillerød, a circa 30 km da Copenaghen. Fu costruito da Cristiano IV nel XVII secolo in stile rinascimentale, ma fu distrutto da un terribile incendio a metà del XIX. A farlo ricostruire ci pensò J.C Jacobsen, fondatore della Carlsberg e, dal 1878, ospita il Museo di Storia Nazionale. La visita consente di ammirare dipinti, arredi, tappezzerie e uno spaccato della storia danese, dal Medioevo ai giorni nostri. Da non perdere la Sala dei Cavalieri e la Cappella dell’Incoronazione. Quest’ultima non è stata intaccata dall’incendio e risale quindi al 1617. Nel 1693 è stata convertita a Cappella dei Cavalieri per due ordini danesi: l’Ordine dell’Elefante e quello del Dennebrog. Le sue pareti sono rivestite da centinaia di blasoni delle famiglie reali di tutto il mondo. Immancabile, poi, una visita ai rigogliosi Giardini, quello Barocco e quello all’Inglese.

3.Castello di Rosenborg

 Il castello di Rosenborg si trova proprio nel cuore di Copenaghen ed è un perfetto esempio di architettura scandinava. Costruito nel 17° secolo per volere di uno dei più celebri sovrani danesi, Christian IV, è diventato poi la sua residenza preferita. La famiglia reale abbandonò Rosenborg nel Settecento, ma lo utilizzarono per esporre i loro beni più preziosi affinché tutti potessero ammirarli. Dal 1838, infatti, il castello è aperto al pubblico ed è diventato un museo. Su tutti e quattro i piani si possono ammirare i preziosi oggetti della collezione reale. Da non perdere il Salone d’Inverno, il salone di Marmo e la Camera Buia con la sedia per gli scherzi, che si trova a pian terreno. Al primo piano, invece, spicca il Gabinetto degli Specchi, ispirato a quello di Versailles, mentre al secondo si trova la magnifica Galleria Grande. I gioielli della casa reale di Danimarca, invece, si trovano al piano interrato. Al termine della visita guidata, poi, si può accedere alla Sala del Tesoro per ammirare i gioielli della corona. Da non perdere, infine, una passeggiata nel Giardino delle Rose.

4. Castello di Egeskov

Sulla piccola isola di Fyn sorge, un po’ nascosto, il castello di Egeskov, un piccolo capolavoro che sembra uscito da una fiaba. Si tratta di una residenza privata ed è ancora abitata dal conte Conte Ahlefeldt-Laurvig-Bille e dalla sua famiglia. La villa, che è stata fatta costruire da un trisavolo del conte durante la guerra civile, chiamata la Faida del Conte, per difendersi dai contadini, ha l’aspetto di un castello vero e proprio, con un fossato che lo circonda, mura di cinta, feritorie e piombatoie. Il suo aspetto, poi, è stato modificato nel corso degli anni. La sua architettura, oggi, appare diversa a seconda dalla prospettiva da cui lo si guarda. Non tutte le stanze, essendo abitate, sono aperte al pubblico. Si possono tuttavia ammirare il Salone dei Banchetti, la Sala Rigborg con la splendida Casa di Titania, una casa per le bambole costruita in ben 15 anni per la figlia del conte. Splendido, poi, il grande parco, che circonda il castello, con giardini, orti, boschi e due labirinti, uno antico e chiuso al pubblico, e uno in cui grandi e piccoli possono scorrazzare.

5.Castello di Amalienborg

Anche il castello di Amalienborg si trova nel centro di Copenaghen ed è anch’esso una residenza reale. La famiglia regnante, infatti, lo ha abitato negli ultimi 250 anni, fino alla morte di Frederik IX, nel 1972. Ancora oggi, tuttavia, di tanto in tanto viene utilizzato per i ricevimenti ufficiali. Durante la visita guidata si possono ammirare il Salone Grande, in stile Rococò, il Salone Rococò, con il tavolo degli Ori, e la Sala Pompeiana, ispirata a una visita che il re e la regina di Danimarca fecero a Pompei. Tutti i giorni, poi, di fronte al palazzo, in Piazza Amalienborg, si può assistere alla suggestiva cerimonia del cambio della guardia.

6. Castello di Christiansborg

Nella nostra TOP 10 entra anche il Castello di Christiansborg, che si trova a Slotsholmen, nel centro di Copenaghen ed ospita il Parlamento danese, l’ufficio del Primo Ministro e la Corte Suprema. Qui, poi, si tengono anche eventi e incontri tra capi di Stato di tutto il mondo. Nel complesso spiccano le Cucine Reali, a cui si può accedere, dove vengono preparati i banchetti ufficiali. Da non perdere le Sale della Regina, che vengono utilizzate ancora oggi per ospitare importanti eventi. Le Guardie Reali, poi, presiedono tutti i piani oggi come tanto tempo fa, per controllare che sia tutto in ordine e in sicurezza.

7. Castello di Spøttrup 

 Tra le campagne danesi, vicino al lago omonimo, sorge il Castello di Spøttrup, circondato da un ampio fossato. Costruito nel 16° secolo, ha fama di fortezza inespugnabile. Costruito per difendere la città dai nemici nel corso dei secoli, non è mai stato conquistato o assediato. Nel 1579, re Frederik lo donò al nobile danese Henrik Below e, da allora, è passato di mano diverse volte, nei secoli. È tornato allo Stato nel 1937 ed è diventato sede museale. Da non perdere gli splendidi giardini storici, ispirati al Medioevo e al Rinascimento. Un’area è dedicata alle piante officinali, a quelle aromatiche e curative. Oggi si trova qui anche un’area picnic per ospitare il pubblico in visita.

8. Castello di Dragdholm

Risale al 1215 ed è uno dei più antichi della Danimarca. Il Castello di Dragholm sorge nella penisola di Odsherren, a nord est dell’isola di Selandia. Nel corso dei secoli, ha subito diversi rimaneggiamenti, passando dallo stile medievale a quello barocco. Oggi, invece, si presenta con facciate interamente dipinte di bianco, mentre gli interni sono in stile romantico ottocentesco. Alcune leggende narrano che nel castello siano presenti ben tre fantasmi. Se volete incontrarli, potete anche dormire nelle stanze dell’hotel ospitato nell’antico maniero. Non si sa mai.

9. Castello di Rosenholm

Situato nei pressi della città di Århus, nella Danimarca continentale, il Castello di Rosenholm è il più antico castello privato del Paese. Appartiene alla famiglia Rosenkrants, una delle più antiche e famose di Danimarca, al punto che lo stesso Shakesperare ha preso in prestito questo nome per darlo a uno degli amici di Amleto nella sua celeberrima tragedia. Il castello è stato costruito nel 1559 da Jørgen Rosenkrantz, che ha voluto ispirarsi allo stile del Rinascimento italiano. Nel XVIII secolo, poi, è stato rimaneggiato in stile barocco, come barocco è anche lo splendido giardino con i suoi lunghi viali e il gazebo chiamato Pirkentavl, del 1560.

10. Castello di Koldinghus

Chiude la nostra TOP 10 il Castello di Koldinghus, che si trova nella città di Kolding, vicino al fiordo omonimo, nella penisola dello Jutland. Costruito nel 1268 per proteggere il regno di Danimarca dal Ducato tedesco di Schleswig, non conserva che poche vestigia della sua struttura originaria. Ricostruito più volte, deve il suo aspetto attuale a una parte più antica, ristrutturata nel XV secolo, e a una più recente, in stile rinascimentale. È uno dei castelli più visitati di Danimarca.

  




10 castelli più belli del Portogallo

Dopo il Regno Unito, e la Spagna questa settimana la rubrica TOP 10 è andata alla ricerca dei 10 castelli più belli del Portogallo. Sebbene sia uno dei Paesi più piccolo d’Europa, infatti, vanta più di 100 castelli sparsi in tutto il suo territorio, ricchi di storia e immersi in paesaggi di rara bellezza, tra le montagne, nei borghi medievali o circondati da fiumi e corsi d’acqua. Alcuni, però, sono davvero fiabeschi.

1.Torre di Belem

È il simbolo iconico della capitale portoghese e nota in tutto il mondo. Situata all’ingresso del porto di Lisbona, la Torre di Belem è stata costruita, in origine, per proteggere la città dagli assalti di predoni e invasori che provenivano dal mare. Per la sua architettura unica e il suo inconfondibile profilo, è stata inserita dall’UNESCO tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità. Nella sua storia è stata anche una prigione e vanta interni molto suggestivi. Si possono visitare sia i sotterranei sia il punto più alto, a cui si accede attraverso una piacevole camminata, per ammirare un panorama mozzafiato sulla città.

2. Castello dei Mori

Costruito tra l’8° e il 9° secolo, il Castelo dos Mouros si erge su una collina nei pressi di Sintra ed è stato costruito durante l’occupazione moresca. Immerso in un panorama lussureggiante, tra foreste e colline sinuose, è uno dei più famosi di tutto il Portogallo. Nonostante oggi si possano osservare solo alcune rovine, il sito mantiene un fascino tutto particolare e vale sicuramente la pena di intraprendere il percorso non sempre facile per arrivare al castello, dal quale si può ammirare un panorama davvero unico.

3.Palazzo Pena

Sempre sulle colline di Sintra, sulla riviera portoghese, si trova anche lo splendido Palazzo Pena che è considerato una delle Sette Meraviglia del Portogallo per la sua architettura particolare, il suo aspetto unico e la sua storia. Costruito nel XIX secolo, spicca per la sua celebre facciata, un misto di stili medievale, gotico, rinascimentale e romantico. La sensazione è quella di un castello nato mescolando e unendo diverse parti di altri castelli. Impagabili, poi, i suoi colori sgargianti e vivaci. Da vedere almeno una volta nella vita.

4.Castello di Leira

Nella nostra TOP 10 entra anche il meraviglioso Castello di Leira, in stile romanico e gotico. Costruito nel XII con la funzione originaria di fortezza, è stato in seguito trasformato in un palazzo nobiliare. Dai sui inconfondibili archi gotici si gode una vista mozzafiato su tutta la campagna circostante. Il castello viene visitato ogni anno da 50 mila persone e la sua storia è costellata di battaglie ed eventi che hanno contribuito a disegnare i confini odierni del Portogallo. La sua architettura è ancora oggi oggetto di studi e il castello è stato ristrutturato nei tempi moderni. Nelle vicinanze si trova anche una delle zone a più alta densità di ritrovamenti archeologici: il bacino del fiume Lis.

5.Castello di Arraiolos

Il Castello di Arraiolos è uno dei pochissimi castelli a pianta circolare del mondo. Si trova a poca distanza da Évora, nella regione dell’Alentejo, ed è situato sulla cima del monte San Pedro, a 410 metri sul livello del mare. Dalla sua cima si gode di una vista a 360 gradi sullo skyline dell’Alentejo. Al suo interno, poi, ospita la Chiesa Madre del Salvatore, che vanta affreschi di rara bellezza.

6.Castello di Silves

Inconfondibile per le sue possenti mura in pietra arenaria rossa, il Castello di Silves è uno dei castelli moreschi meglio conservati del Portogallo e famoso per la sua bellezza e maestosità. Si trova nella regione dell’Algarve, nei pressi del fiume Rio Arade, circondato da colline e campagne di rara bellezza. Qui, in passato, si sono svolte sanguinose battaglie, tuttavia, quel passato è ormai lontano e oggi la zona è rinomata per la sua tranquillità e la bellezza del suo paesaggio.

7.Castello di Sao Jorge

Domina la città dal più alto dei colli di Lisbona. Il Castello di Sao Jorge  è dedicato al santo guerriero, protettore delle Crociate, ed è uno dei simboli della capitale portoghese, oltre che uno dei monumenti più visitati. È visibile da tutti i punti della città ed è di origine medievale, anche se costruito su un sito di epoca romana. Nel XII secolo è stato conquistato da Don Alfondo Henriques ed è poi stato convertito circa un secolo dopo una residenza reale. Dalla sua cima si gode di una vista mozzafiato su tutta la capitale.

8.Castello di Tomar

Costruito nel 1160 dai Cavalieri Templari, il Castello di Tomar è uno dei più belli e affascinanti dei Castelli del Taro, costruiti lungo il corso del fiume all’epoca della Reconquista. L’ordine cavalleresco apportò fin dalla sua costruzione innovazioni architettoniche e il complesso è considerato uno dei capolavori dello stile manuelino. Contemporaneamente al castello, poi, è stato costruito anche il Convento di Cristo, ancora oggi ospitato all’interno del complesso.

9.Castello di Marvão

Situato sul versante settentrionale del Parco della Sierra di Sao Mamede, il Castello di Marvão ha avuto grande importanza strategica fin dai tempi dei Romani. Spicca per la sua inestimabile bellezza il borgo medievale circondato dalle mura antiche. Vicino a Marvão si trova anche il Castello di Alter do Chão, un altro dei monumenti della zona da non perdere durante una visita da queste parti.

10.Castello di Guimaraes

Chiude la nostra TOP 10 della settimana il Castello di Guimaraes, che spicca per le sue maestose sette torri. Costruito nel X secolo, è situato sulla cima di una collina e colpisce per la sua bellezza che lascia sicuramente senza fiato. Si dice poi che tra le sue mura sia nato il primo re del Portogallo. Per questo motivo, la città di Guimaraes è considerata la culla della Nazione.

 




I 10 castelli più belli di Spagna

Dopo il Regno Unito e l’Irlanda, questa settimana con la rubrica TOP 10 andiamo alla scoperta dei 10 castelli più belli di Spagna, ricchi di storia, ma anche di intrighi e segreti, oltre alla loro innegabile bellezza, frutto della commistione di stili e culture diverse.

1.Alhambra (Granada)

La Alhambra di Granada è uno dei monumenti più importanti di Spagna e una meta imperdibile per chi visita il Paese. Si tratta di una vera e propria “città nella città”, costruita dai Mori nel XIII secolo sul colle Sabika. Il suo deriva dall’arabo qasr alhamr, letteralmente “Palazzo Rosso”, per il suo colore che deriva dall’argilla rossa con cui sono state mescolate le pietre usate per la sua costruzione. Nel 1492, i re cattolici sconfiggono i mori e occupano il palazzo. Nel 1526, Carlo V commissiona la costruzione di un palazzo rinascimentale al centro della cittadella. Oggi, il palazzo, splendidamente restaurato, custodisce meravigliose decorazioni in stile moresco, risalenti al periodo di Yusuf I, a cui si affiancano pavimenti in marmo, soffitti in legno, pareti con incisioni e volte ad arco. Nei giardini, poi, si trova il Parador, cioè l’ex monastero di San Francesco, in cui venivano sepolti i re cattolici.

2.Alcazar (Segovia)

L’Alcazar di Segovia, nella regione di Castiglia e Leon, è uno dei castelli più belli di Spagna e spicca per la sua architettura “fiabesca”, al punto che la Disney si è ispirata proprio a esso per costruire il castello della Bella Addormentata a Walt Disney World. Le sue origini risalgono al periodo della dominazione araba, tra il XI e il XII secolo, anche se è stato costruito su un edificio preesistente di epoca romana, e poi visigota e araba. Si erge su uno sperone roccioso ed è stato residenza reale, poi accademia militare e prigione. Nell’Alcazar si trovano numerosi passaggi segreti che portano al fiume e alcune sale sono decorate con le effigi di tutti i re di Spagna. Magnifici, poi, i suoi dodici torrioni. Nel Medioevo è stata una delle residenze preferire dei re castigliani e luogo chiave per il dominio di Castiglia. Da qui, infatti, nel 1474 partì il cammino di Isabella la Cattolica per essere proclamata regina di Castiglia nella Piazza Maggiore di Segovia.

3. Castello di Olite (Olite, Navarra)

Terzo podio per il Castello di Olite, uno dei castelli medievali più lussuosi di tutta Europa. Costruito nei secoli XIII e XIV è stata una delle sedi della corte di Navarra a partire dell’epoca di Carlo III “il Nobile” e sorge su rovine romane del I secolo. Nel corso degli anni, i diversi sovrano lo arricchirono utilizzando stili architettonici diversi, con torri, giardini e cortili. Splendide le vetrate gotiche, la porta rinascimentale e la torre dell’Atalaya. È monumento nazionale dal 1925 e il Governo spagnolo lo sta restaurando dal 1937. Qui si tengono ogni anno suggestive feste medievali.

4. Castello di Peñafiel (Valladolid, Castiglia)

Il Castello di Peñafiel sorge su una collina che domina l’omonima città, nella provincia di Vallaloid. È stato costruito tra il IX e il XV secolo e le sue linee (è lungo 150 metri) ricordano il profilo di una nave, con un torrione alto quasi 30 metri. Di notte si illumina e regala uno spettacolo mozzafiato. Oggi è la sede del Museo del Vino, che occupa un’ala del castello, dove è possibile effettuare degustazioni guidate di rinomati vini Dop della Ribera del Duero. Dal castello, poi, si gode di una splendida vista che spazia tra la valle del Duero, la valle del Duratòn e quella dell’Arroyo Botijas. Nelle vicinanze, si trova un altro splendido castello, anch’esso nella nostra TOP 10, quello di La Mota.

5. Castello di La Mota (Valladolid, Castiglia)

La prima pietra dell’imponente Castello di La Mota risale all’XI secolo, ma, nel corso dei secoli è stato rimaneggiato e ricostruito più volte dai re di Castiglia e Aragona. Sorge su una collina che domina la zona circostante in località Medina del Campo, nella provincia di Valladolid, a poca distanza dal Castello di Peñafiel.  A pianta trapezoidale, vi si accede attraverso un ponte, oggi fisso, ma un tempo levatoio. Poco dopo il ponte si trova un arco con due torrette e lo stemma dei re cattolici. All’interno, invece, si trovano quattro torri e un cortile. Per le sue grandi dimensioni, venne adibito a uso militare e come magazzino per l’artiglieria. Durante la rivolta popolare dei Comuneros, nel XVI secolo, fu preso di mira dai Realisti, mentre nel XVI e nel XVII secolo divenne una prigione in cui furono rinchiusi anche personaggi illustri, come Hernando Pizzarro, scopritore del Perù, e Cesare Borgia. Nelle sue stanze ha dormito anche Giovanna la Pazza.

6.Nuovo Castello di Manzanares El Real (Madrid)

Conosciuto anche come Castello dei Mendoza, il Nuovo Castello di Manzanares El Real è uno dei meglio conservati di Madrid. Si tratta di un palazzo fortezza eretto nel XV secolo nel Comune di Manzanares el Real, nei pressi del lago di Santilana, ai piedi della Sierra de Guadarrama. È stato costruito su un vecchio eremo romanico, di cui conserva ancora le vestigia al suo interno. Il castello è a pianta quadrata con torri circolari e un maschio a forma poligonale. Al primo piano c’è un porticato considerato tra le più belle espressioni del gotico spagnolo. È inoltre circondato da un barbacane sulle cui feritoie è scolpita la croce del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il castello è costruito interamente in granito e conta sei piani. Oggi ospita un bel museo dedicato ai castelli spagnoli.

7. Castello di Bellver (Palma di Maiorca, Maiorca)

Il Castello di Bellver si trova a Palma di Maiorca, sull’isola di Maiorca, nel cuore del Mar Mediterraneo. È stato costruito dal re Giacomo II di Maiorca nel XIV secolo e spicca per una caratteristica davvero unica, non solo in Spagna, ma anche nel resto d’Europa: il castello ha infatti forma circolare, non solo le mura, ma anche le torri e il castello stesso. Dopo essere stato una residenza reale, + stato utilizzato come prigione militare per prigionieri politici e oggi ospita un museo dedicato alla storia locale. È il simbolo della città e ospita diversi eventi culturali, anche grazie alla sua splendida posizione, circondata da rigogliosi boschi.

8. Castello di Lorca (Murcia)

Nella nostra TOP 10 anche lo splendido Castello di Lorca, noto anche come Fortezza del Sole, che sorge nell’omonima cittadina, nella provincia della Murcia. In posizione strategica, con vista che domina la città, risale al XIII secolo su una precedente costruzione musulmana. Spicca per la sua imponente forma allungata a pianta poligonale, divisa in tre diverse zone. In corrispondenza di una di esse si innalza la Torre Alfonsì a pianta rettangolare e tre corpi ricoperti da splendide volte gotiche. Meravigliosa anche la Torre dell’Espolòn, con influssi architettonici mudejar. Oggi ospita diversi eventi culturali.

9. Castello di Coca (Coca, Castiglia e Leon)

Si trova nella città di Coca, a circa un’ora da Segovia, nella provincia di Castiglia e Leon. Il Castello di Coca  è considerato un capolavoro dell’architettura militare mudejar che mescola stile occidentale e arabo. Costruito sulle rovine di una fortezza romana tra il 1453 e la fine del XV secolo, è stato voluto dall’arcivescovo di Siviglia, e signore di Coca, Alfondso de Fonseca e progettato da Alì Caro. Durante le guerre di comunità, rimase fedele a Carlo V. La sua pianta è quadrata e, nel corso dei secoli, è stata considerata una fortezza inespugnabile, grazie alle due possenti cinte murarie e al fossato. I lussuosi interno conservano ancora le decorazioni in stile mudejar. Utilizzato successivamente come palazzo, è stato fino agli anni Cinquanta del XX secolo la residenza dei duchi d’Alba.

10. Castello di Loarre (Huesca, Aragona)

Chiude la nostra TOP 10 il Castello di Loarre, tra le più imponenti fortezze romaniche di Spagna e il più importante per la sua storia. È stata costruita nell’XI secolo per ordine di re Sancho Ramirez d’Aragona su resti di un’antica fortezza romana. Ha una pianta irregolare con una doppia cinta muraria e torri cilindriche. Al suo interno si trova la chiesa di Santa Maria, in stile romanico, risalente al XII secolo, a tre navate con volta a botte. Bellissimi anche i capitelli romanici. Dopo essere stata, in origine, una residenza reale, è diventata un convento agostiniano. La fortezza ha fatto da scenario al film di Ridley Scott “Le crociate”.




I 10 luoghi più misteriosi d’Irlanda

Terra decisamente affascinante, tra scogliere mozzafiato, castelli, una cultura antichissima e tradizioni da fare innamorare, l’Irlanda è anche una terra di misteri e segreti ancora da svelare. Come nei 10 luoghi più misteriosi d’Irlanda, protagonisti della rubrica TOP 10 di questa settimana.

1. Hell Fire Club (Dublino)

Sulle montagne che circondano Dublino, si trova l’Hell Fire Club, un rifugio davvero spettrale arroccato tra le rocce. Qui, un tempo, si ritrovavano i nobili membri di una setta che si riuniva in questo luogo per celebrare messe nere e azioni decisamente immorali. Oggi, la costruzione è ormai in rovina, ma si respira comunque un’atmosfera davvero inquietante e si dice che si avvertano ancora sinistre presenza. Solo per coraggiosi!

2. Charles Fort (Conte di Cork)

A Cork si trova il misterioso Charles Fort, risalente al XVII secolo con la sua caratteristica pianta a stella. Non solo il forte è stato teatro di assedi e massacri, ma la sua storia è legata alla leggenda della “Dama Bianca”, che infesta ancora le sue mura e appare di sovente ai turisti. La leggenda vuole che si tratti dello spettro della figlia del comandante della fortezza, innamorata di un ufficiale. Tuttavia, il suo futuro marito venne ucciso dal padre pochi giorni prima delle nozze e la sfortunata ragazza, per la disperazione si tolse la vita gettandosi nell’oceano. Da allora, la sua anima inquieta vaga tra le mura del castello con indosso ancora il suo abito da sposa.

3.Castello di Malahide (Dublino)

Non lontano dalla costa di Dublino, si trova il Castello di Malahide, una fortezza medievale nota per essere uno dei luoghi più infestati d’Irlanda. Tra le sue mura, meta di turisti provenienti da tutto il paese e dal mondo, attratti dalla sua bellezza, ma anche dai suoi misteri, aleggerebbero diverse presenze. Tra queste lo spirito del figlio del barone di Galtrim, che qui si innamorò perdutamente di una fanciulla e decise di prenderla in moglie, ma venne ucciso proprio il giorno del matrimonio. Per questo si aggira pieno d’ira tra le mura del castello. Un’altra presenza costante sarebbe quella del fantasma di Puck, un giullare di corte che venne pugnalato al cuore e, prima di esalare l’ultimo respiro, avrebbe giurato vendetta, perseguitando e terrorizzando i visitatori del castello.

4.Crumling Road Gaol (Belfast)

Nella nostra TOP 10 entra anche il Crumling Road Gaol, una sinistra prigione di epoca vittoriana, considerata una dei luoghi più infestati dell’Irlanda del Nord. Si trova a Belfast è ha ospitato i personaggi più inquietanti, tra assassini e criminali. Si dice che di notte le anime inquiete dei detenuti si aggirino ancora tra queste mura. Tra queste c’è il fantasma di Gaol, un giovane che preferì suicidarsi piuttosto che venire impiccato, e quello di un prigioniero americano che venne giustiziato per un crimine mai commesso. Oggi, tuttavia, la vecchia prigione è diventata una grande attrazione turistica, dove, oltre ai classici ghost tours, si celebrano anche matrimoni e si tengono feste a tema ed eventi di vario tipo.

5. Leap Castle (Coolderry, Contea di Offaly)

Costruito nel XIII secolo, Leap Castle è stato teatro di una lunga serie di delitti e tradimento. Quello più cruento è quello perpetrato nella cappella, che da allora prende il nome di Bloody Chapel (Cappella insanguinata). Si racconta che mentre il sacerdote, un certo O’Carroll, stava celebrando la messa, suo fratello fece irruzione e lo uccise con un colpo di sangue. Il sacerdote, morendo, cadde davanti all’altare, insanguinandolo. Tuttavia, qui si aggira anche il fantasma di una fanciulla morta per amore, è stata trovata un’inquietante prigione segreta e, nel 19° secolo, una medium, una certa Miss Darby, ricorrendo alla magia nera evocò uno spettro elementale, che si dice, abbia aperto una porta tra due dimensioni parallele consentendo un’intensa attività spiritica.

6. St Columb’s Cathedral (Derry, Irlanda del Nord)

Certamente bella da vedere, ma altrettanto sinistra, la Cattedrale di Santa Colomba di Derry è sovente teatro di episodi inquietanti. Come, per esempio, sentire un organo che comincia a suonare da solo. Si racconta che tutto è iniziato nel 1867, quando alcuni lavori di ristrutturazione profanarono la tomba dell’ex vescovo William Higgins, turbandone il sonno eterno. La tomba di Higgins venne trasferita dalla sede originaria all’interno della cattedrale e, da quel momento, sia gli operai che i visitatori vennero tormentati da oscure presenze. I primi cominciarono a sentire dei passi in una galleria chiusa, mentre i secondi il suono dell’organo, ma senza nessuno che lo suonasse. Inoltre, nelle fotografie scattate all’interno dell’edificio cominciarono a comparire misteriose figure.

7. Castello di Kilkenny (Kilkenny)

Il Castello di Kilkenny è tristemente famoso perché qui si tenne il primo processo alle streghe d’Irlanda ed è legato, in particolare, alla figura di Alice Kyteler, la prima donna irlandese accusata di stregoneria. Alice, attorno al 1300, grazie all’eredità del padre trasformò la sua casa in un luogo di ritrovo per uomini e donne perseguitati come eretici in un’Irlanda fortemente cristiana. Si sposò quattro volte, con uomini legati all’ordine dei Templari, ma il quarto marito l’accusò di stregoneria. Processata dalla, venne condannata al rogo per eresia insieme ad altri undici frequentatori. Tuttavia, riuscì a fuggire dal carcere e a nascondersi nei pressi di Londra. Non così per gli altri condannati, tra cui una certa Petronilla, la prima donna Santa Inquisizione irlandese a essere bruciata viva nella piazza di Kilkenny il cui spirito vaga ancora tra le mura del castello. Qui, poi, nella Torre della Parata, si trova un inquietante “contatore di fantasmi”. In teoria, serve per conteggiare i visitatori, ma continua a segnalare passaggi di persone anche di notte, quando il castello è vuoto.

8. Ballygally Castle (Contea di Antrim)

Sulla costa di Antrim, a circa 40 km da Belfast, si trova il castello di Ballygally, risalente al 1635. In posizione notevole, sulla celebre Causeway Coustal Route, oggi è un hotel in cui si può anche dormire. Tuttavia, diverse leggende raccontano che tra queste mura aleggerebbero diverse inquietanti presenze, come lo spirito inquieto di Lady Isobel Shaw, colpevole di non avere dato al marito un figlio maschio e per questo rinchiusa dal marito in una delle torri del castello. Dalla disperazione, la poveretta si suicidò. Da allora, si dice che il suo spirito compaia nella notte di Halloween e bussi alle porte delle stanze per poi scomparire. Insieme a lei ci sarebbe anche il fantasma di una certa Madame Nixon, vissuto nel XIX secolo, che ancora cammina per i corridoi strusciando il suo vestito.

9. Leamaneh Castle (Conte di Clare)

Il Castello di Leamaneh di cui rimangono solo le rovine, si trova nell’omonima cittadina, nella contea di Clare. Qui si sentono sovente le inquietanti risate provenienti da punti imprecisati delle sue mura. Ma, soprattutto, vagherebbe lo spirito di Red Mary, una delle donne più famose del folklore irlandese, famosa per i suoi capelli rossi. Vedova del marito, Daniel O’Neylan, che morì giovane, ereditò una fortuna e divenne la proprietaria del castello. Da cui ancora non se ne vuole andare.

10. Carrickfergus Castle (Contea di Antrim, Belfast)

Chiude la nostra TOP 10 il Castello di Carrickfergus, che si trova nella contea di Antrim, sulla Causeway Coastal Route. Di epoca normanna, è ancora la dimora del fantasma di Buttoncap, che morì decapitato, e che si aggira nei corridoi e sui bastioni con la sua testa sotto al braccio. Affacciandosi dalle mura si può poi osservare il Dobbin’s Inn dove si dice che si possa scorgere lo spettro della sua innamorata.

  




I 10 castelli più belli della Gran Bretagna

Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è un concentrato di castelli, ville e dimore storiche. In questo appuntamento settimanale con la rubrica TOP 10 siamo andati alla ricerca dei 10 castelli più belli d’Inghilterra, quelli che proprio lasciano senza fiato e che si possono visitare.

1. Castello di Arundel (West Sussex)

Si trova nel West Sussex, in Inghilterra, il meraviglioso Castello di Arundel, la cui prima pietra fu posata dai Normanni al seguito di Guglielmo il Conquistatore. Nel corso dei secoli ha aumentato notevolmente il suo splendore grazie a migliorie e ristrutturazioni. Qui risiedono i duchi di Norfolk e i conti di Arundel e nella tenuta sono compresi anche 16 rigogliosi ettari di verde e giardini, in cui è possibile passeggiare tra le aiuole di fiori multicolore. Salendo sul maschio, poi, si può ammirare un panorama mozzafiato che spazia dal fiume Arun, ai South Downs al West Sussex. All’interno del castello, poi, sono custoditi capolavori di grandi artisti, tra cui Canaletto, Van Dyck, Gainsborough e vi sono state girate alcune scene di famose serie TV, come Doctor Who e “La giovane Victoria”.

2. Castello di Dunrobin (Sutherland, Scozia)

Tutto il fascino della Scozia, ma con sfumature francesi, al Castello di Dunrobin, risalente al XIV secolo e dimora del clan Sutherland. Si affaccia sulla splendida insenatura di Dornoch Firth e dalle sue finestre si ammira l’affascinante paesaggio delle acque del Mare del Nord su cui si riflettono i raggi del sole. Il castello ne ricorda uno di quelli delle fiabe, con influenze architettoniche francesi, tra punte e torrette. In particolare, il curatissimo giardino ricorda quelli della reggia di Versailles tra siepi, fontane statue e giochi d’acqua.  

3.Castello di Warwick (Warwickshire, Inghilterra)

Il Castello di Warwick è uno dei castelli medievali meglio conservati d’Inghilterra. La struttura originale è di origine normanna ed è sopravvissuto al un attacco nel 1264, all’assedio da parte dell’esercito regio nel 1642 e a un devastante incendio nel 1871. I proprietari, i conti di Warwick, ne hanno fatto la loro residenza di lusso, come si può vedere nella splendida e lussuosa Great Hall del XVII secolo e negli appartamenti in cui sono custoditi i tesori di famiglia. Dalla torre si può ammirare il panorama del Warwickshire. Immancabile, poi, una visita ai giardini, alla residenza privata del conte e alle volte medievali. Inoltre, ogni anno il castello ospita un nutrito calendario di eventi, rievocazioni e tornei a tema medievale.

4.Castello di Windsor (Berkshire, Inghilterra)

Non può mancare nella nostra TOP 10, il leggendario Castello di Windsor, forse la più famosa delle residenze reali. Fondato da Guglielmo il Conquistatore nell’XI secolo, è il più antico e il più grande castello abitato del mondo. Nei secoli ha ospitato infatti ben 40 sovrani, che vi hanno celebrato numerosi matrimoni, come quello più recente tra il Principe Harry e Meghan Markle. Il Castello è aperto al pubblico, che può ammirare le sue splendide architetture in stile georgiano e vittoriani mescolati a elementi più moderni. Da non perdere la splendida vista che si ammira percorrendo la Long Walk che porta dal parco al castello.

5.Castello di Conwy (Conwy, Galles)

Sembra uscito da una saga fantasy l’imponente Castello di Conwy, fatto costruire a scopo difensivo da re Edoardo I. Ancora oggi, con le sue torri ravvicinate che lo rendono un complesso fortificato di rara bellezza, è uno dei migliori esempi di fortificazione medievale di tutto il Regno Unito. Se, tuttavia, le torri altissime ne caratterizzano l’esterno, l’interno è suddiviso in un’area esterna, con un salone principale, le sale per i ricevimenti e la cucina, e una più interna, con la cappella reale e le stanze private. Si può camminare anche lungo le mura e salire in cima alle torri.

6. Castello di Edimburgo (Edimburgo, Scozia)

Simbolo della Scozia, il Castello di Edimburgo domina la città dalla collina su cui sorge. Il primo nucleo risale almeno al VII secolo, mentre la struttura attuale risale al XVI a eccezione della St Margaret’s Chapel che risale al XII. Vanta anche il primato di edificio più antico di Edimburgo ancora integro. È inoltre l’unico, tra tutte le fortezze della Gran Bretagna in cui vi è una guarnigione militare permanente, anche se solo per motivi di rappresentanza. Inoltre, è i l quartier generale della Royal Regiment of Scotland e del British 52nd Infantry Brigade. Qui si trovano anche i musei dei Royal Scots e dei Royal Scots Dragon Guards. Per arrivare al castello si deve fare una lunga salita, ma dall’alto si può ammirare una vista meravigliosa sullo skyline della città.

7.Castello di Caernarforn (Gwynedd, Galles)

Da non perdere anche una visita al Castello di Caernarfon, considerato il più espugnabile dei castelli del cosiddetto “anello di ferro” di Edoardo I. Sorge nel Galles nord occidentale e le sue imponenti torri si riflettono nelle acque del fiume Seiont, creando giochi di luce di rara bellezze, soprattutto al tramonto. È anche uno dei castelli medievali più belli e straordinari di tutta la Gran Bretagna, tra le campagne e l’isola di Anglesey. Spicca per le sue imponenti torri ottagonali, tra cui la Torre dell’Aquila, che ha dieci lati e si vede dalla baia.

8.Castello di Bodiam (East Sussex, Inghilterra)

Sembra uscito dal mito di re Artù e dei suoi Cavalieri della Tavola Rotonda il Castello di Bodiam, che risale al XIV secolo. Circondato da un fossato, che fa sembrare che le sue imponenti mura sorgano dalle acque, per raggiungerlo è necessario attraversare il pittoresco ponte e passare sotto alle imponenti torri dell’ingresso. Da non perdere una foto al tramonto, quando il castello si riflette nelle acque del fossato. Si accede solo attraverso un tour guidato.

 9.Castello di Stirling (Stirling, Scozia)

Per la sua bellezza e importanza storica, entra nella nostra TOP 10 anche il Castello di Stirling, uno dei più grandi e importanti di tutta la Scozia. Era, infatti, la residenza di re e regine della dinastia Stuart, e qui è cresciuta la celebre Maria Stuarda, regina di Scozia. Le sue grandiose sale in stile rinascimentale hanno ospitato, nei secoli ambasciatori, nobili e cavalieri. Tuttavia, è possibile rivivere i fasti dell’epoca grazie ai numerosi eventi e rievocazioni storiche che si tengono qui ogni anno.

10. Castello di Glamis (Angus, Scozia)

Chiude la nostra TOP 10 il fiabesco Castello di Glamis, ad Angus, in Scozia. Residenza ufficiale dei conti Strathmore e Kinghorne è stato anche il luogo natale della regina consorte Elizabeth Bowes – Lyon, madre della regina Elisabetta II. La sua secondogenita, la principessa Margareth, è nata nelle sue stanze. Non solo, sembra che le sue spettacolari torri immerse nella campagna scozzese abbiano ispirato anche William Shakespeare per l’ambientazione del Macbeth. Negli anni Ottanta, poi, il castello è stato stampato sulla banconota da 10 sterline emessa dalla Royal Bank of Scotland. Dopo la visita al castello, da non perdere una passeggiata negli splendidi giardini italiani e olandesi.

  




I 10 ponti più belli del mondo

Collegano le isole alla terraferma, oppure due lati di una baia o attraversano strade, sono i ponti, grandi invenzioni di ingegneria e arte. Alcuni sono davvero bellissimi, ma quali sono i 10 ponti più belli del mondo? Siamo andati a cercarli per la rubrica TOP 10 di questa settimana.

1.Golden Bridge (Ba Na, Vietnam)

Questo splendido ponte sospeso, sorretto da due gigantesche mani di pietra, alte 24 metri e larghe 13, con ogni dito dal diametro di 2 metri, si trova sulle colline di Ba Na, in Vietnam. Sorge a 1400 metri di altezza ed è un pedonale di 150 metri che attraversa i giardini del resort Thien Thai, lunga la catena montuosa che attraversa Vietnam, Laos e Cambogia. Per raggiungere il Golden Bridge, il cui nome vietnamita è Cau Vang, si deve prendere una funivia a cavo unico che è sempre in funzione e che è entrata nel Guinness dei Primati per la sua lunghezza. Il ponte sembra poi spuntare dalle nuvole. Uno capolavoro nato dalla collaborazione tra uomo e natura.

2. Langkawi Sky Bridge (Kedah, Malesia)

Un lungo ponte curvo, sospeso a 700 metri in mezzo al verde. È il Langkawi Sky Bridge che si trova nel Kedah, in Malesia. Lungo 125 metri, è provvisto di due piattaforme triangolari, poste alle sue estremità, dove si può sostare per ammirare un panorama strepitoso, che spazia tra le verdi montagne ammantate dalla rigogliosa jungla tropicale al mare delle Andamane alla Baia di Langkawi. Al ponte possono accedere solo 200 persone alla volta, che arrivano qui tramite una funivia o un ascensore inclinato.

3. Chengyang Bridge (Cina)

Terzo posto per il “Ponte del vento e della pioggia” di Chengyang, nel distretto del Guanngxi, in Cina. La sua bellezza ha del surreale. Terminato nel 1912, è costruito per la maggior parte con legna e pietra e, durante la sua realizzazione, non è stato utilizzato nessun chiodo singolo. Simbolo dell’architettura dell’etnia Dong, è composto da cinque padiglioni in cui ci si può fermare per riposarsi o ripararsi dal vento e dalla pioggia (da qui il suo nome). Stupefacente, poi, la combinazione tra corridoi, padiglioni e verande che lo rendono davvero unico.

4. Helix Bringe (Singapore)

Inaugurato il 18 luglio 2010, l’Helix Bridge di Singapore si trova a Marina Bay e Collega il Marina Center con Marina South. Lungo 280 metri, stupisce per la sua forma a doppia elica, che ricorda la struttura del Dna, come era in effetti nell’intenzione dei suoi architetti. Il meglio di sé, tuttavia, lo dà al calare del sole, quando si illumina con migliaia di luci LED. È il momento più magico per percorrerlo a piedi e soffermarsi su una delle due quattro piattaforme di osservazione che consentono di ammirare lo spettacolo dei giochi di luce sull’acqua.

5. Pont du Garde (Francia)

Dalla modernità all’antichità con lo splendido Pont du Garde, che si trova a Vers-Pont-du-Gard, vicino a Remoulins, nel dipartimento di Gard, nel Sud della Francia. Si tratta di un acquedotto romano alto 49 metri e lungo 275 che domina il fiume Gardon. È costituito da tre serie di arcate ed è il più alto costruito nell’Antichità, oltre a essere l’unico al mondo a tre piani ancora esistente. Per realizzate l’arco centrale che attraversa il Gardon è stata elaborata la più grande volta allora esistente.

6. Kapellbrücke (Lucerna, Svizzera)

Nella nostra TOP 10 anche il ponte Kapellbrücke di Lucerna, che vanta anche il primato di ponte di legno più antico d’Europa. È stato infatti costruito tra il 1300 e il 1333 e faceva parte della fortificazione cittadina. Si tratta di uno splendido ponte pedonale coperto e, al suo interno, si possono ammirare splendide tavole dipinte che ripercorrono i momenti più salienti della storia della città, di cui è diventato un simbolo. Quando calano le luci, poi, il ponte regala atmosfere davvero magiche.

7. Ponte Vecchio (Firenze, Italia)

Non poteva mancare nella TOP 10 un capolavoro italiano, il Ponte Vecchio di Firenze, il primo e il più antico della città che attraversa il fiume Arno nel suo punto più stretto. È composto da tre valichi ad arco ribassato con il passaggio fiancheggiato da botteghe artigiane intervallate da terrazze panoramiche. Fino al 1218 è stato l’unico ponte di Firenze. L’aspetto attuale risale al 1345, quando fu ricostruito dopo essere stato distrutto da una violenta alluvione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi distrussero tutti i ponti fiorentini tranne Ponte Vecchio, distruggendo però le due costruzioni medievali ai lati per impedirne l’accesso. Sopra al ponte si può vedere una parte dello splendido Corridoio Vasariano, costruito nel 1565 da Giorgio Vasari su commissione dei Medici per spostarsi da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti senza dover attraversare le strade.

8. Puente Nuevo (Ronda, Spagna)

Sospeso tra cielo e terra, il Puente Nuevo si trova nella città di Ronda, in Andalusia, nel sud della Spagna, di cui è la principale attrazione. Alto ben 98 metri, sovrasta il burrone El Tajo e il fiume Guadalevin, collegando la splendida città vecchia, con edifici in stile moresco, al mercadillo, cioè il mercato. La sua costruzione ha richiesto ben 42 anni, dal 1759 al 1793, su progetto dell’architetto Josè Martin de Aldenhuela.

9. Birky Creek Bridge (California, USA)

Il Birky Creek Bridge è un ponte ad arco mozzafiato che si trova nel Big Sur, una regione costiera della California. È uno dei ponti più alti nel suo genere e si eleva per ben 80 metri sul canyon scavato dal Birky Creek. Percorrendo il ponte si ammirano le meravigliose e suggestive scogliere. È uno dei ponti più fotografati degli Stati Uniti, esempio magnifico tra capolavoro dell’opera umana e ambiente naturale.

10. Ubein Bridge (Myanmar)

Chiude la nostra TOP 10 il Ponte Ubein, che attraversa il lago Taungthaman vicino ad Amarapura, in Myanmar. Lungo 1,2 km, il ponte è stato costruito nel 1850 ed è il ponte più antico del mondo realizzato in legno di tek. Nella sua semplicità, è di rara bellezza ed è molto frequentato, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando il sole crea luci e riflessi molto particolari, che attirano turisti e fotografi da tutto il mondo.




I 10 musei più grandi del mondo

La scorsa settimana vi abbiamo presentato la TOP 10 dei Musei più piccoli del mondo. Ma quali sono quelli più grandi? Non sono necessariamente quelli più noti, visitati e famosi. Ecco perché qualche nome può sorprendervi.

1. Museo del Louvre (Parigi, Francia)

Il museo più grande del mondo è il celeberrimo Louvre di Parigi, che con una media di 10 milioni di visitatori all’anno è anche uno dei più visitati. Si estende infatti su una superficie di 72.735 mq ed espone 35 mila pezzi, tra reperti e opere d’arte. La sua intera collezione, tuttavia, vanta in totale 615.797 pezzi. Situato sulla riva destra della Senna, è stato inaugurato nel 1793 e, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato utilizzato dai nazisti come magazzino in cui accatastare le opere rubate agli ebrei. L’opera più famosa ospitata al suo interno è la Gioconda di Leonardo da Vinci, ma pezzi notevoli sono anche la Nike di Samotracia, l’iconica Venere di Milo e “Psiche resuscitata da Cupido” di Antonio Canova. Si calcola che, per visitarlo bene tutto siano necessari ben 100 giorni!

2. Museo dell’Ermitage (San Pietroburgo, Russia)

Al secondo posto troviamo il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, con una superficie di 66.842 mq. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ò stato fondato nel 1754 e aperto al pubblico nel 1852. Si compone di sei edifici storici, costruiti nei secoli per i diversi zar: l’Hermitage Theatre, lo Small Hermitage, l’Old Hermitage, il New Hermitage e il Palazzo d’Inverno, situati lungo l’argine del fiume Neva. La sua collezione vanta più di tre milioni di pezzi, tra cui la più grande collezione di dipinti esistente al mondo, con opere di Leonardo, Tiziano, Raffaello, Van Dyck, Monte, Renoir, Gauguin, Matisse, Van Gogh e Picasso. La collezione è disposta in ben 350 stanze. Tra le curiosità di questo enorme museo, il nome, Ermitage, che significa “eremo”, poiché la zarina Caterina La Grande amava trascorrere qui il suo tempo libero, in compagnia di pochi e fidati amici. Un’altra curiosità riguarda i gatti dell’Ermitage. Si narra infatti, che fin dal 1764 i gatti hanno vissuto indisturbati tra solai e sotterranei dei palazzi e oggi sono stati reclutati nella “Guardia felina” a difesa delle opere. Ogni gatto ha anche un passaporto con tanto di nome e foto.

3.Museo Nazionale della Cina (Pechino, Cina)

Al terzo posto c’è il Museo Nazionale della Cina, che si trova nel cuore della Città Proibita e si affaccia su piazza Tienanmen. É nato nel 1959 dalla fusione del Museo della Rivoluzione Cinese e dal Museo Nazionale della Storia Cinese e si estende su una superficie di 65 mila mq. La sua collezione è stata stimata in più di un milione di pezzi, tra cui spicca la scultura di bronzo più pesante del mondo, la Simuwu Ding. Il Museo è nato con il fine di promuovere la storia e le arti cinesi e vanta un’imponente collezione di antichità, tra cui tesori imperiali dell’epoca Qing (dal 1644 al 1912), ma anche porcellane antiche e cloisonnè, per un periodo che si estende da 1.7 milioni di anni fa fino alla fine della dinastia Qing.

4.Metropolitan Museum of Art (New York, USA)

Quarta posizione per uno dei musei più famosi e visitati del mondo, il Metropolitan di New York, noto anche come MET. Si estende su una superficie di 58.820 mq ed è situato sul lato orientale di Central Park. Inaugurato nel 1870, vanta una collezione di due milioni di pezzi, suddivisi in diciannove sezioni. Tra le opere permanenti ci sono quelle che vanno dall’Antico Egitto alle antichità classiche, ma anche dipinti e sculture dei più grandi maestri europei, una vasta collezione di opere provenienti dall’Africa, dall’Asia, dall’Oceania, bizantine e islamiche, oltre a strumenti musicali, armi e armature antiche. Tra i pezzi più belli c’è il tempio egizio di Dendur, smontato e ricostruito fedelmente accanto a una vasca piena d’acqua. Ogni anno, poi, il Museo ospita il celebre MET Gala, la famosissima ed esclusiva serata benefica a favore del Costume Institute del Metropolitan.

5.Musei Vaticani (Città del Vaticano)

Con una superficie di 43 mila mq i Musei Vaticani, sono anch’essi nella TOP 10 dei musei più grandi del mondo, ma anche tra i più famosi e visitati. Si estendono su una superficie di 43 mila mq e per visitarli tutti non basta una giornata. Sono anche tra i più antichi, sono infatti stati inaugurati nel 1506 e custodiscono più di 70 mila opere d’arte che coprono più di venti secoli di storia. Occupano parte del vasto cortile del Belvedere, e includono, tra i capolavori, la celeberrima Cappella Sistina di Michelangelo, gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello e antichità greco-romane come il Lacoonte, l’Apoxyomenos e l’Apollo del Belvedere, oltre a capolavori etruschi ed egizi. Ogni anno i Musei Vaticani vengono visitati da più di 7 milioni di visitatori.

6.Tokyo National Museum (Tokyo, Giappone)

Tra i musei più grandi del mondo c’è anche il Tokyo National Museum, con una superficie di 38 mila mq. Fondato nel 1872, è anche il più antico del Giappone e comprende anche il Museo Nazionale di Kyoyo, il Museo Nazionale di Nara e il Museo Nazionale del Kyushu. In origine era ospitato nel Santuario di Yushima Seido, ma pochi anni dopo la sua inaugurazione, è stato spostato nel Parco di Ueno, dove si trova ancora oggi. Vanta una collezione di più di 110 mila pezzi singoli, di cui quattromila in esposizione permanente, concentrati sull’arte antica giapponese e asiatica della Via della Seta. Comprende anche una collezione notevole di arte greca e buddista e vengono allestite regolarmente grandi mostre temporanee tematiche.

7. Museo Nazionale di Antropologia (Città del Messico, Messico)

Il Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico, con una superficie di, è il più grande e importante del Paese. Inaugurato nel 1964, spicca per la sua insolita posizione, all’interno del Bosco di Chapultepec e include anche una vasta area esterna. 33 mila mq Qui si trova la più grande collezione del mondo di arte precolombiana, che raccontano la storia, l’arte e la cultura delle civiltà dei Maya, degli Aztechi, ma anche le culture Olmeca, Teotihuacana, Tolteca, Mixteca e Zapoteca. Al piano superiore, invece, si trova una vasta esposizione di reperti dei popoli indigeni odierni. All’entrata, poi, si trova un monolite di origine teotihiacano, posizionato su una suggestiva fontana che, secondo la tradizione, raffigura il dio dell’acqua Tlaloc.

8. Victoria & Albert Museum (Londra, Regno Unito)

 Inaugurato nel 1852, prende il nome della Regina Vittoria e dal suo consorte, il principe Alberto. Si estende per 30 mila mq ed è il complesso più grande del mondo fra quelli dedicati alle arti minori. La sua collezione vanta 4,5 milioni di pezzi, disposti in 145 gallerie. Le opere coprono più di cinquemila anni di storia, dall’antichità ai giorni nostri, dalle culture d’Europa al Nord America, ma anche Asia e Nord Africa. Inoltre, il museo possiede la più grande collezione al mondo di opere del Rinascimento Italiano, al di fuori dall’Italia con opere di Botticelli, Leonardo, Donatello, Raffaello, Canova, Crivelli e Bernini. Alcune sale, poi, sono dedicate alla Cast Courts, con un’ampia raccolta di calchi integrali eseguiti a fine Ottocento che riproducono le più importanti opere scultoree italiane, tra cui anche il portale maggiore della Basilica di San Petronio a Bologna e il portico della Gloria della Cattedrale di Santiago de Compostela.

9-Museo Nazionale della Corea (Seoul, Corea del Sud)

Con 27.090 mq di superficie, il Museo Nazionale della Corea di Seoul è al nono posto della TOP 20 dei Musei più grandi del mondo. Fondato nel 1852, ha cambiato diverse volte sede, fino a essere posizionato in quella attuale, nel parco Yongsan di Seoul, nel 2005. È il principale museo di arte e storia della Corea del Sud con una media di circa tre milioni di visitatori all’anno. Vanta una collezione di 220 mila oggetti, disposti su tre piani, testimonianze dell’arte coreana, asiatica e buddista, tra cui una preziosa corona d’oro e una delle poche pagode in marmo del mondo (la maggior parte sono in granito), risalente al 1348 e alta 13 metri.

10. Art Institute of Chicago (Chicago, USA)

Chiude la nostra TOP 10 l’Art Institute di Chicago, Illinois che vanta una superficie di 26 mila mq. Situato al centro del grandissimo Grant Park, sulle sponde del lago Michigan, di fronte alla National Louis University, è stato inaugurato nel 1893 ed è il secondo più importante museo d’arte degli Stati Uniti con opere dell’Ottocento ma anche dell’arte classica e contemporanea, per un totale di 300 mila pezzi permanenti. Ospita anche 30 esposizioni a rotazione e centinaia di spettacoli in galleria. È stato inaugurato nel 1879.

  




Le 10 città più antiche del mondo

di Benedetta D’Argenzio

Una vera sfida quella di questa settimana per la rubrica TOP 10. Siamo andati alla ricerca delle 10 città più antiche del mondo, prendendo in considerazione quelle che oggi sono ancora esistenti e abitate e che, all’inizio, prima di diventare grandi centri, erano solo piccoli insediamenti. Naturalmente, nessuna posizione è assoluta, dal momento che un nuovo ritrovamento archeologico può fare salire o scendere di posizione.

1. Aleppo (Siria Meridionale, 13.000 anni)

Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1986, Aleppo, in Siria, nota anche come “La capitale del Nord”, ha scippato il primo posto a Gerico nella classifica mondiale e alla “conterranea” Damasco grazie a un ritrovamento archeologico: a circa 25 km è stata infatti rinvenuta una torre la cui datazione risalente a ben 13 mila anni fa. Gli esperti non sono tutti concordi sull’antichità di Aleppo, ma è certo che la zona in cui si trova la città era abitata già 8000 anni fa. Alcune con scrittura cuneiforme ritrovate in situ, poi, risalenti a 5000 anni fa, descrivono la città come importante centro del mondo antico sia per i commerci sia dal punto di vista militare per la sua posizione strategica tra il Mediterraneo e la Mesopotamia.

2. Gerico (Cisgiordania, 12.000 anni)

Seconda posizione per Gerico, in Cisgiordania, che vanta anche il primato di “città più bassa della Terra” poiché si trova a circa 240 metri sotto al livello del mare. Situata 30 km a est di Gerusalemme, nella fertile valle del fiume Giordano, vede i suoi primi insediamenti umani organizzati nel 10.000 a.C. I primi edifici di mattoni e fango, invece, cominciano a comparire nel 9.400 a.C. Gli archeologi hanno stabilito che, all’epoca, qui viveva un nucleo di circa 1000 persone.

3. Matera (Basilicata, Italia, 10.000 anni)

Ebbene sì, terzo podio per una città italiana. Matera, la “città dei Sassi”, che dal 1993 fanno parte dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO è vecchia di 10.000 anni. A quest’età, infatti, risalgono i primi ritrovamenti nelle grotte attorno alle gravine materane che fanno pensare alla presenza di cacciatori nomadi. Gli insediamenti umani diventano poi più stanziali durante il Neolitico, come testimoniano i resti dei primi villaggi. Interessante poi, che molte delle case che oggi sembrano nascere dalle gravine, sono state abitate continuamente dall’Età del Bronzo agli anni Cinquanta del XX secolo, quando gli abitanti sono stati sfollati.

4. Çatalhöyük (Turchia, 9.500 anni)

Scendiamo di una posizione e troviamo Çatalhöyük, che sorge a circa 60 km a sud di Konya, in Turchia e che vanta il primato di “prima città della storia dell’umanità” testimoniando il passaggio da villaggio a insediamento urbano vero e proprio con un numero di abitanti stimato tra i 5000 e i 10 mila. I primi ritrovamenti risalgono a circa 9.500 anni fa, mentre sulla parte più alta, a est, sono stati ritrovati i resti di 18 insediamenti neolitici riconducibili al periodo tra il 7.400 e il 6.200 a.C. Qui si possono ancora vedere diversi dipinti murali, rilievi, sculture che fanno pensare a un culto di una divinità femminile. È Patrimonio UNESCO dal 2012.

5. Atene (Grecia, 7.000 anni)

Se si parla di “culla della civiltà e del pensiero occidentale”, il pensiero corre subito ad Atene. La capitale della Grecia, considerata anche la patria delle moderne democrazie, ha una storia millenaria ed è stata ininterrottamente abitata negli ultimi 7.000 anni. Il primissimo insediamento su quella che oggi è la celeberrima Acropoli risale invece al 3000 a.C.

6. Ur (Iraq, 6.000 anni)

Situata sulla riva sinistra dell’Eufrate, a sud di quella che un tempo era la Mesopotamia, Ur è stata una delle città più importanti della civiltà Sumera, raggiungendo il suo massimo splendore nel III millennio a.C, in particolare sotto la I dinastia (2500-2400 a.C) e sotto la III (2110-2000 a.C). Tuttavia, i primi insediamenti abitato risalgono a prima del 4000 a.C. La città si trasformò da piccolo centro agricolo e pastorale a centro urbano attorno al 3000 a.C. Un tempo, Ur era situata tra la foce del Tigri e l’Eufrate, sul Golfo Persico. Oggi, a causa dello spostamento dei detriti portati dai fiumi, le sue rovine si trovano 15 km a ovest della città di Nassirya, in Iraq. Qui si possono ancora vedere i resti di uno Ziggurat e di un tempo dedicato alla dea sumera Inanna.

7. Uruk (Iraq, 5.000 anni)

 Secondo una teoria ancora controversa, il nome Iraq deriverebbe proprio da Uruk. Questa antichissima città, che oggi si chiama Warka, si trova in una zona paludosa a circa 230 km da Baghdad e a 20 km dal fiume Eufrate. I primi insediamenti nella zona sono datati alla fine del IV millennio a.C. In seguito, Uruk divenne uno dei centri più importanti della Mesopotamia, culla della civiltà sumerica. Qui, infatti, fu inventata la scrittura cuneiforme, come testimoniano i documenti ritrovati durante gli scavi. A Uruk dimoravano i re e fioriva l’arte, la cultura e l’architettura, insomma, un vero gioiello del mondo antico.

8. Damasco (Siria, 4.500 anni)

Ufficialmente, Damasco, la Capitale e la città più affascinante e misteriosa della Siria, è stata fondata nel 2.500 a.C nell’oasi Ghouta, ma i primissimi insediamenti umani risalgono ad almeno duemila anni prima, al 4.500 a.C. Quello che la rende unica, tuttavia, è la sua storia che ne ha fatto la culla di diverse civiltà, da quella bizantina a quella araba a quella ottomana, creando un mix di culture, arte e stili davvero ineguagliabile.

9. Gerusalemme (Israele, 4.000 anni)

 Nono posto per la città santa per Ebrei e Cristiani e terza al mondo in ordine di importanza dopo La Mecca e Medina, città sante per l’Islam. In realtà, la storia di Gerusalemme sarebbe anche più antica dei 4000 anni ufficiali, da quando, cioè, è stato possibile risalire alla sua storia attraverso la parola scritta. Viene infatti citata in alcuni testi egizi solo nel II millennio a.C e in alcune lettere risalenti al 1.400 a.C. In realtà, le prime testimonianze umane risalirebbero all’Età della Pietra. Il re David la conquistò poi nell’anno 1000 a.C, strappandola ai Gebusei, e ne fece la capitale del suo regno. Il resto è storia.

10. Varanasi (India, 3.500 anni)

Chiude la nostra TOP 10 Varanasi, la città sacra per gli Induisti. Il suo nome deriva da quello dei fiumi Varuna, che scorre a nord, e Assi, a sud. Gli inglesi la ribattezzarono invece Benares. Oggi, invece, è tornata al suo nome antico. I primi insediamenti risalgono al 3.500 a.C, mentre lo status di città è stato sancito nel 1.200 a.C. Oggi, Varanasi è una delle città più mistiche dell’India. Sacra a Shiva, accoglie ogni giorno persone che vengono qui in pellegrinaggio per immergersi nelle acque del Gange che, secondo la religione Indù è il fiume del Paradiso. Ogni fedele ha poi l’obbligo di immergersi nelle sue acque almeno una volta nella vita per purificarsi dai suoi peccati. Il momento più affascinante della giornata è attorno alle 18, l’ora della Puja, quando si celebrano riti e di recitano preghiere sul fiume.

 




I 10 hotel da film più famosi del mondo

di Benedetta D’Argenzio

Belli lo sono davvero, ma alcuni sono proprio “da film”. Sono gli hotel che hanno fatto da sfondo ad alcune delle pellicole più famose e iconiche della storia del cinema. Tanto che proprio questo particolare li ha resi “oggetto del desiderio” dei turisti, desiderosi di soggiornare nelle stesse stanze dei protagonisti, o anche solo vederli dall’esterno. In questa puntata della rubrica TOP 10 siamo andati alla scoperta dei 10 hotel da film più famosi del mondo.

1. Timberline Lodge (Oregon, USA)

Al primo posto, non può che esserci il Timberline Lodge, in Oregon, ma più che un hotel da sogno è piuttosto un hotel da incubo! Non certo per la struttura in sé, che si trova immersa nella splendida natura del Mount Hood National Forest, tra aree protette e una rarissima, per il Nord America, foresta pluviale, quanto per il fatto che qui sono state girare le famosissime scene in esterna de film “The Shining” tratto dal romanzo del re del brivido Stephen King con Jack Nicholson. Nel film, il Timberline si chiamava Overlook Hotel. Forse non vorrete soggiornare qui per terminare il vostro ultimo romanzo, ma vale la pena fermarsi se siete amanti dello sci, delle escursioni e della natura.

2. Beverly Wilshire (Los Angeles, California, USA)

Una giovanissima e splendida Julia Roberts rimaneva letteralmente a bocca aperta (e noi con lei) quando, in Pretty Woman, metteva per la prima volta piede nel lussuosissimo Beverly Wilshire Hotel, tanto da farle pronunciare l’indimenticabile battuta “Wow, wow e ancora wow!” . Fiore all’occhiello della catena Four Seasons, si trova nel quartiere di Beverly Hills e vicino a Rodeo Drive. Qui sono stati girati anche “Ragazze a Beverly Hills” e “Sex and the city”.

3.Mountain Lake Lodge (Virginia, USA)

A prima vista, non è grandioso come gli altri e forse nemmeno tanto riconoscibile. Eppure, il Mountain Lake Lodge di Pembroke, in Virginia ha fatto da sfondo a una delle storia d’amore più iconiche degli anni Ottanta, quella tra Johnny e Baby, interpretati dall’indimenticabile Patrick Swayze e Jennifer Grey, in “Dirty dancing”, che ha fatto sognare i giovani (e anche i meno giovani) di allora come di oggi. Indimenticabile anche la canzone “(I’ve had) the time of my life”, vincitrice dell’Oscar come miglior canzone nel 1988. Basta solo guardarlo per sentirci un po’ tutti come Baby.

4. Grand Hotel Plaza (Roma, Italia)

A due passi da Piazza di Spagna, il Grand Hotel Plaza ha fatto da set cinematografico al capolavoro di Federico Fellini “La dolce vita” con Marcello Mastroianni e Anita Ekbert, resa immortale dall’iconica scena del bagno nella Fontana di Trevi. Ma non solo. Il luxury hotel di via del Corso è apparso anche nel “Gattopardo” in “Un tè con Mussolini” e in “Ocean’s Twelve”.

5. The Plaza (New York, USA)

Indimenticabile anche “The Plaza”di New York, nome storico dell’hotellerie di lusso della Grande Mela. Inaugurato nel 1907, si affaccia su South Central Park ed è quello in cui Macaulay Culkin, il piccolo Kevin di “Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York” si godeva i suoi servizi a cinque stelle. In una scena del film è presente con un cameo, nei panni di sé stesso, anche l’ex presidente americano Donald Trump. Al Plaza sono poi state girate anche alcune scene di “Mr Crocodile Dundee” in cui il protagonista passava dal selvaggio entroterra australiano ai lussi della Grande Mela.

6. Fontainebleau (Miami, Florida, USA)

Nella TOP 10 degli “hotel da film” anche il Fontainebleu di Miami Beach, in Florida, che si è guadagnato una fama mondiale dopo avere fatto da sfondo alla celebre scena di Scarface in cui Al Pacino, nei panni di Tony Montana, discute con Manny a bordo piscina, circondato da bellezze mozzafiato. Qui è stata girata anche la scena iniziale di James Bond Goldfinger, e vi hanno alloggiato personalità leggendarie come Elvis Presley, Frank Sinatra e Jerry Lewis.

7. Waldorf Astoria (New York, USA)

Tra i set cinematografici più popolari negli USA c’è il Waldorf Astoria di New York, che si affaccia su Park Avenue. Qui, infatti, sono stati girati tantissimi film, tra cui A Manhattan Love Story, Serendipitu, Nancy & Frank, Coming to America e Scent of a Woman (Profumo di Donna), con Al Pacino e Chris O’Donnell.

8. Caesars Palace (Las Vegas, Nevada USA)

Impossibile non camminare nella sala di ingresso e fermarsi alla reception del Caesars Palace di Las Vegas senza pensare alle scene di Una notte da leoni, che sono state girate qui. Tuttavia, questo hotel di lusso decisamente stravagante, in puro stile “Las Vegas”, con annesso casinò ha fatto da sfondo anche a Rain Man con Tom Cruise e Dustin Hoffman, Iron Man e La grande scommessa.

9. Fairmont (San Francisco, California, USA)

Anche il Fairmont di San Francisco è uno dei set più iconici del cinema. È stato infatti scelto da Alfred Hitchcock per girarvi “La donna che visse due volte”, ma ha fatto da sfondo anche ad alcune scene de “L’ultimo Samurai”, “Junior” e “The Rock”. Basta entrare qui per fare un salto nel passato e nella storia del cinema.

10. Hotel degli Orafi (Firenze, Italia)

Chiude la nostra TOP 10 l’Hotel degli Orafi di Firenze, dove è stato girato il celebre film di James Ivory “Camera con vista”, del 1985, con Helena Bonham Carte e Julian Sands, vincitore di tre Premi Oscar. La “camera” del film è la numero 414, con una vista davvero mozzafiato sul Ponte Vecchio. Da non perdere se passate da Firenze.




Le 10 case più spettacolari del mondo

Casa dolce casa. A ognuno di noi la propria sembra una reggia, il nido in cui ci sentiamo sicuri e che condividiamo con i nostri affetti. Qualcuno, tuttavia, ha voluto esagerare. Ma quali sono le 10 case più spettacolari del mondo? Che siano capolavori di architettura o abbiano panorami mozzafiato, siamo andati a cercarle per la nostra rubrica TOP 10 della settimana.

1.Fallingwater (Pennsyvania, USA)

Si trova nel sud ovest della Pennsylvania ed è talmente bella e particolare da avere affascinato personalità del calibro di Alfred Hitchcock, che ne fece il set del suo film “Intrigo internazionale” del 1959. La Fallingwater House, o “Casa sulla cascata”, è stata progettata da Frank Lloyd Wright nel 1935 e si trova proprio su un ruscello, il Bear Run. È stata realizzata interamente con pietra reperita nelle vicinanze. Immersa nella foresta, gode naturalmente di una vista mozzafiato, con tanto di cascata che sembra diventare un tutt’uno con la costruzione. Al primo piano si trova poi un salone circondato da enormi vetrate da cui si gode di una vista spettacolare, mentre le camere sono tutte dotate di terrazze. Anche le pareti e i pavimenti sono di pietra. Uno splendido esempio di integrazione tra uomo e natura.

2. Nova Lima House (Brasile)

Una delle ville più spettacolari del mondo è certamente la Nova Lima House, che si trova a 22 km da Belo Horizonte, capitale dello Stato del Minas Gerais, in Brasile. Si estende per ben 4000 mq, ma si nasconde totalmente nella foresta pluviale, a 1700 metri di altezza. Totalmente realizzata in legno, è suddivisa in quattro grandi blocchi. Nel primo si trovano otto suite e uno studio, nel secondo una sala cinema e una piscina riscaldata, nel terzo un’enorme cucina, un centro benessere e un’area giochi. Il quarto, invece, è riservato al personale che si occupa della villa. Ma non è finita. Perché all’esterno ci sono anche un’altra immensa piscina, una cascata artificiale e un campo da tennis.

3. Aqua Liana Residence (Florida, USA)

Non solo è nella TOP 10 delle dimore più belle e lussuose del mondo, ma anche tra quelle più eco green e la prima in America per eco sostenibilità. L’Aqua Liana Residence si trova a Manalapalm, a Palm Beach, in Florida e si affaccia direttamente sull’Oceano Atlantico. Progettata da Frank McKinney è valutata 24 milioni di dollari e il suo nome, in tahitiano, significa “Fiore d’acqua”. Ha una superficie di 1,6 ettari e comprende quattordici camere da letto, un casinò, una sala cinema, due cantine, due cucine, una sala da ballo, diciotto garage, una suite, 24 bagni, tutti in marmo pregiato, diverse palestre, una spa e una spiaggia privata con un molo che può ospitare uno yacht da 40 metri. Per costruirla, poi, è stato utilizzato legno recuperato, che ha consentito di salvare 40.500 metri quadrati di foresta pluviale, 155 mila chili di rifiuti riciclato, di cui il 65% provenienti da una discarica. La villa è poi interamente alimentata da pannelli solari.

4. Fleurs de Lys (Los Angeles, California, USA)

Per progettarla, l’architetto Richardson Robertson III si è ispirato alla Reggia di Versailles. Non per niente Fleurs de Lys, che si trova a Holmy Hills, Los Angeles, California, è anche considerata una delle più costose abitazioni del mondo: ben 125 milioni di dollari. Si estende per 4200 mq e comprende dodici camere da letto, quindici bagni, una sala da ballo, piscina, palestra, un teatro, un campo da tennis e perfino una pista da corsa. Il salone, poi, è arricchito con decorazioni e stucchi dorati che ricordano la reggia parigina. Attualmente è di proprietà della cantante americana Mariah Carey.

5. The Manor (Los Angeles, USA)

The Manor, o Spelling Manor, è una delle dimore più grandi, lussuose e costose del mondo. Si trova su Mapleton Drive, nel quartiere di Holmby Hills, a Los Angeles, ed è stata costruita nel 1988 per il produttore televisivo Aaron Spelling, ma è stata poi acquistate per 85 milioni di dollari da Petra Ecclestone, figlia di Bernie Ecclestone, magnate della Formula Uno. Il suo stile si ispira, sia all’interno che all’esterno, ai Castelli della Loira e comprende 123 stanze, di cui 14 camere da letto, 27 bagni, una palestra, un cinema, una pista da bowling, una sala giochi, una sala massaggi, una discoteca e una spa. Al suo interno, poi, si trova un parcheggio da cento veicolo, oltre a un campo da tennis, una piscina, un solarium e un centro benessere. Si estende su ben 5200 mq.

6. Hala Ranch (Colorado, USA)

Hala Ranch, che si trova nella nota località turistica montana dei Vip, Aspen, è considerato il ranch più bello e costoso del mondo, e tra le abitazioni più costose degli Stati Uniti. Si estende su una superficie di 5200 mq ed è più grande della Casa Bianca. Il fiore all’occhiello è il salone, interamente costruito in legno di mogano e pietra. Ci sono poi una sauna, una piscina con cascata, un percorso privato di sci, due campi da gioco, un impianto di depurazione, una stalla e persino una pompa di benzina. All’interno, invece, ci sono quindici stanze, ognuna con bagno privato, camino, patio e travi in legno a vista. Costruita per il principe saudita Bandar bin Sultan, è stata messa in vendita poiché il proprietario l’ha utilizzata solo pochissime volte.

7. House of Reaf (Rio de Janeiro, Brasile)

Si trova a Rio de Janeiro e si estende su una superficie di ben 8600 mq. La House of Reaf, o “Casa delle foglie” spicca non solo per la sua spettacolarità, ma anche per la sua sostenibilità. Non solo è stata realizzata con materiali green, come il legno, ma si avvale di avanzate eco tecnologie per renderla il più “verde” possibile. Il nome deriva dalla forma del tetto, che ricorda le foglie di banano, mentre, all’interno, l’altezza degli spazi varia da 3 a 9 metri. All’esterno, poi, un laghetto costeggia il patio. Inoltre, si trova a pochi passi dal mare. Un vero paradiso.

8. Casa Antilla (Mumbai, India)

Casa Antilla si trova sulla collina di Cumbala, a sud di Mumbai, ed è un palazzo di 168 metri e 27 piani di proprietà di Mukesk Ambani, l’uomo più ricco dell’India, che l’ha fatto costruire per la sua famiglia. I sei piani inferiori sono adibiti a garage, i piani di mezzo sono riservati agli ospiti, mentre quelli superiori sono adibiti a residenza dei membri della famiglia Ambani e sono dotati di giardini. All’interno del palazzo non possono poi mancare una spa, una sala da ballo, una biblioteca, un teatro, una stanza del ghiaccio per rinfrescarsi e tre eliporti. Il suo valore è da capogiro: ben due miliardi di dollari.

9. Updown Court (Surrey, Regno Unito)

Si trova a Windlesham, nel Surrey, a quaranta km da Londra ed è considerata una delle dimore più lussuose e costose del mondo, oltre che tra le più belle. Costruita in stile neoclassico californiano, su un’area di 4600 mq, si compone di 150 stanze, trenta bagni, un teatro, una sala da bowling e cinque piscine. La villa è circondata da 58 acri di giardini in diversi stili e boschi privati. Il suo prezzo? La stima è di 145 milioni di dollari.

10. Villa Leopolda (Francia)

Chiude la nostra TOP 10 Villa Leopolda, che si trova a Villefranche-sur-Mer, in Costa Azzurra, una grande casa unifamiliare che si estende su circa 8 ettari di terreno. Fatta costruire tra il 1929 e il 1931 deve il suo nome a re Leopoldo II del Belgio, possessore dei terreni. Spicca per i suoi lussureggianti e curatissimi giardini e fanno parte dei suoi possedimenti anche un uliveto, un solarium e una piscina decorata in marmo. La villa ha avuto diversi proprietari, tra cui Gianni e Marella Agnelli. Attualmente è di proprietà della vedova del banchiere libanese Edmund Safra.




Le 10 città più care del mondo

di Benedetta D’Argenzio

Bellissime da visitare da turisti, ma assolutamente proibitive per viverci, anche se qualcuno ha fatto il “grande salto”. Sono le città più care del mondo, protagoniste della nostra TOP 10 della settimana. A stilare la lista è stato l’Economist che ha stilato il Worldwide Cost Living, da cui è emerso che, in generale, c’è stato un aumento generale del costo della vita dell’8,1%, il più veloce degli ultimi 20 anni. Tra le cause, la pandemia, ma anche la guerra in Ucraina. Pesano anche l’inflazione e la ripresa del dollaro sull’euro. Ecco, allora, quali sono le 10 città più care del mondo.

1.New York (USA)

Sul podio delle città in cui viverci ha costi proibitivi c’è New York, che vanta il primato di città più costosa degli Stati Uniti e del mondo. Insomma, vivere nella Grande Mela ha certamente il suo fascino, ma occorre avere le tasche ben piene. Gli stipendi, ovviamente, sono adeguati, ma basta anche farci un giro da turisti per rendersene conto.

2. Singapore

Non è un secondo posto, ma un parimerito. La città-Stato di Singapore condivide con New York il titolo di città più costosa del mondo, ma è anche quella con un reddito pro capite più alto. È anche il principale polo attrattivo per i mercati finanziari di tutto il mondo e punto di riferimento per gli affari in Oriente. A ciò si aggiunge che è davvero una città affascinante, pulita, multietnica, che vale assolutamente una visita.

3. Tel Aviv (Israele)

Scivola invece in terza posizione Tel Aviv, che lo scorso anno era in prima. A farla scendere nella classifica hanno giocato la combinazione di redditi più alti e un tasso di cambio più forte schizzati alle stelle per altre città. Per chi ci vive, invece, forse è una buona notizia.

4. Hong Kong (Cina)

Scala alcune posizioni anche Hong Kong. Passata alla Cina nel 1997, tuttavia, la metropoli vanta il primato di città più cara di tutta l’Asia. Alcuni esperti di economia, poi, hanno calcolato che è più costosa del 97% di tutte le altre città del mondo.

5. Los Angeles (California, USA)

Anche qui, non è esattamente una quinta posizione, ma una quarta a parimerito. Los Angeles, la mecca del cinema e della “riccanza” condivide il quarto podio con Hong Kong. Tuttavia, nonostante la sua ragguardevole posizione, è più economica di altre città degli Stati Uniti per alcune voci di spesa.

6. Zurigo (Svizzera)

In sesta posizione troviamo invece la prima città europea. Si tratta di Zurigo, in Svizzera, che conquista anche il primato di “città più cara d’Europa” per costo della vita. Tuttavia, gli stipendi sono adeguatissimi, come del resto in tutta la Svizzera, che vanta un alto numero di persone benestanti e un’economia fortissima.

7. Ginevra (Svizzera)

E, infatti, a conferma di quanto scrivevamo proprio qui sopra, segue a ruota Zurigo un’altra città della Svizzera: Ginevra. Ma quanto cara? Secondo Numbeo, uno dei database più aggiornati a livello mondiale sul costo della vita, Ginevra è più cara di Roma di quasi il 68%. In particolare, poi, sono gli affitti che nella città svizzera sono più alti del 118% rispetto a quelli della Capitale. Roma, infatti, nella classifica delle città più care del mondo è al 48° posto.

8. San Francisco (California, USA)

Avvicinandosi in fondo alla TOP 10 troviamo San Francisco con il suo simbolico Golden Gate. Quella che oggi è comunque nella decina di città più care del mondo, solo pochi decenni fa era invece considerata la più libera del mondo, aperta alle minoranze e punto di riferimento per la comunità hippie ed LGBTQ+.

9. Parigi (Francia)

Si difende bene anche Parigi, che troviamo al nono posto. Anche se ha perso diverse posizioni rispetto al passato, quando per anni è stata in cima alla classifica delle città più care del mondo. Vivere nella capitale francese resta comunque molto caro. Ma per la sua bellezza ne vale la pena, visto che vanta una numerosa comunità italiana.

10. Copenaghen (Danimarca)

Chiude la TOP 10 la capitale danese, il cui costo della vita, negli ultimi anni, è notevolmente aumentato, come quello delle case e degli affitti. Tuttavia, vivere in questo gioiello del nord Europa può essere davvero stimolante.