BAROLIAMO! Un weekend con il “Re dei Vini”
Testo e Foto di Cesare Zucca
Benvenuti a Barolo (Piemonte) suggestivo borgo delle Langhe e patria del Barolo, il “Re dei Vini” prodotto esclusivamente da uve Nebbiolo, un vitigno autoctono a bacca nera le cui radici raggiungono quasi 7 metri di lunghezza, qualità che permette di estrarre e di riportare sul vino le caratteristiche delle varie stratificazioni del terreno. È considerato uno dei vini italiani più prestigiosi, riconosciuto in tutto il mondo per i tannini decisi, il lungo potenziale di invecchiamento, gli aromi e i sapori che spaziano da petali di rosa a frutti di bosco rossi, catrame, caffè, cioccolato e terra.CONOSCIAMO IL BAROLO
Nel Castello comunale Falletti, ci attende il Museo WiMu che racconta la storia e le personalità che dal 1800 hanno contribuito a portare il vino Barolo sulle tavole dei regnanti d’Europa.
Avventuratevi in un viaggio interattivo attraverso la cultura e la tradizione del vino dalla preistoria fino a oggi.
Uno spazio museale diverso dal solito che non si limita a dare informazioni in maniera fredda ma coinvolge il visitatore nei colori, nei profumi, nelle sensazioni e nelle suggestioni che da secoli aleggiano intorno alla bevanda più buona del mondo. La visita si snoda attraverso quattro piani e 25 stanze, tra eleganti sale a ambienti di fantasia e divertimento, come la “panchina ruotante colle ruote” su cui sedersi e pedalare!
Si parte dal terzo piano, dedicato alle divinità, alla natura, alle stagioni, alla notte ed al buio delle cantine dove il carattere del vino ha tempo di maturare. Nel secondo piano si passa dalla Mesopotamia, Egitto, Grecia e Impero Romano fino a oggi, scoprendo le influenze del vino nell’arte, nella musica e nella letteratura. Il piano nobile conserva gli arredi degli ultimi marchesi Falletti di Barolo, Carlo Tancredi e sua moglie Giulia di Barolo, figure fondamentali nella creazione del vino barolo
ARTE E VINO
All’uscita dal museo, vi aspettano due imperdibili esperienze: il MAP (Museo Aula Picta) che ospita le opere dei tre grandi Maestri spagnoli: Mirò, Dalì, Picasso e l’Enoteca Regionale del Barolo che vanta più di 120 etichette di Barolo di annate e produttori differenti. Qui le degustazioni sono pensate proprio per offrire la possibilità di un primo approccio al Barolo a chi non lo conosce o lo conosce ancora poco e proponendo così un’occasione di approfondimento.

E NEL CALICE?
Dalla mente creativa di Sandra Vezza è nata un’etichetta dal nome curioso “L’Astemia” simpaticamente ribattezzata l’“Astemia Pentita”.
Scoprirete un’enoteca davvera insolita, quasi una galleria d’arte dall’atmosftera pop, a cominciare dalle pareti floreali, all’ imprevedibile design delle bottiglie del rosato Adorabile, del bianco Arminico e del rosso Dinamico.
Ottimo il Barolo Cannubi 2020, elegante e setoso, capace di invadere con grazia il palato, dispiegando disparate sensazioni olfattive con vi porteranno a freschi sentori di bacche rosse e di frutta matura. Terlo, un barolo affinato secondo il metodo tradizionale in grandi botti di rovere di Slavonia, per preservare le caratteristiche dell’uva e trasferire nel bicchiere i sentori autentici della vigna, arricchiti da note tostate di fiori e liquirizia che evolvono in un profumo di frutti neri e spezie.
Terlo è un vino dalla struttura olfattiva giovane e attraente dai tannini molto intensi, ma eleganti con un tocco balsamico. Ideale con carni, bolliti e brasati e (per chi come me ama le frattaglie) l’iconica “finanziera”. piemontese. Tradizione e contemporaneità distinguono questa cantina davvero unica.
Passiamo a Vajra, un vigneto storico nato nel 1650 e ripreso nel 1971 da Aldo Vajra, uno dei primi piemontesi ad abbracciare l’agricoltura biologica. Tra i sui “gioielli” spiccano Albe un classico barolo di assemblaggio dal colore rosso granato, piacevolmente fruttato, con sentori di petali di rosa, frutti rossi freschi, spezie, tabacco e buccia d’arancia. “La vera bellezza racchiusa nell’Albe, racconta Milena Vajra è la carezza del sole e l’eccezionale semplicità della natura che rende possibile il quotidiano miracolo della vita che si risveglia.”
Costa di Rose prodotto da vitigni nebbiolo su sabbia è un vino intenso, persistente al palato, minerale, da vitigni nebbiolo su sabbia, ideale con carni rosse. Ravera, balsamico al naso, frutta speziata, aroma intenso. per finire in bellezza, il Bricco delle Viole, il cui nome deriva dalle violette che sbocciano a primavera. Profondo e setoso al palato, con tannini ben integrati, frutti rossi, ribes nero, eucalipto e un finale minerale di incredibile persistenza.
Insomma, un barolo da Oscar!
Shopping “gourmet” a Barolo
Scoprite la storica Macelleria Sandrone, un vero paradiso di carni di razza bovina piemontese. Spiccano la carne cruda, ottenuta da un 70% di carne suina e 30% bovina, il salame crudo e cotto al Barolo e i saporiti cacciatori, mentre nella Macelleria Graziano a Cherasco, troverete l’irresistibile salsiccia al barolo, ottima anche cruda.
Un dolce souvenir?
Lasciatevi sedurre dai baci di Cherasco, cioccolatini dalla forma irregolare fatti con cioccolato fondente e le famose nocciole “gentili”del Piemonte
DOVE MANGIARE
RossoBarolo, nel centro del borgo. Questa tradizionale osteria vi delizierà con il suo menu ricco di piatti tipici. Spettacolari antipasti, dalla frittatina di spinaci con raschera di formaggio. alla tartare di fassona. al vitello tonnato con crema di rosso d’uovo, tonno, acciughe, capperi e majonnese.
Come primo ho assaggiato i quadrotti di pasta ripieni di brasato e timo, seguiti da una “finanziera” di frattaglie, il classico brasato al barolo
Per terminare i dolcezza con una spettacolare torta di nocciole “battezzata” da un meraviglioso zabajome servito direttamente dal pentolino della simpaticissima Signora Patrizia, che assieme al marito Chef Emanuele cura con garbo e simpatia le tavole degli ospiti.
Tra i “piatti forti” troviamo una gustosissima “Cipolla ripiena con salsiccia e toma di Langa”. Vivace e saporita. Volete la ricetta? Eccola, direttamente dallo Chef!
CIPOLLA RIPIENA CON SALSICCIA E TOMA DI LANGA
Ricetta dello Chef Emanuele Garda, RossoBarolo, Barolo
Ingredienti
Cipolla bionda 380.gr circa, pasta di salsiccia 180 gr. circa, toma di langa o robiola 100.gr, un bicchiere di latte, amido di mais 1 cucchiaio.
Preparazione
Tagliare la cipolla al di sopra della meta’ per ottenere il contenitore e ottenere il coperchio ,infornare a 180 gradi per 40 minuti.una volta raffreddata svuotare la cipolla della sua polpa lasciando uno strato di cipolla. Per la fonduta :tagliare la toma di langa a dadini spolverare con la maizena, mettere in un pentolino coprire con il latte e a fuoco lento mescolare fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Per la salsiccia: spadellare la pasta di salsiccia con la polpa della cipolla tagliata a dadini a coltello. Unire la fonduta e la pasta di salsiccia con la cipolla una volta raffreddate per ottenere il ripieno, farcire la cipolla abbondandemente e spolverare con un po’ di parmigiano. Infornare a 150 gradi per 15 minuti o finche non faccia una bella crosticina. Abbinare un buon bicchiere di barolo.
INFO
Vajra
L’Astemia pentita
WiMu
MAP
RossoBarolo
Un grazie speciale a Mario Ferrero/Strada del Barolo e Chiara Roggero/Ente Turismo Langhe Monferrato Roero
