Non è la prima volta che arriviamo a Soave, di nome, di paesaggio e di ospitalità, ma città anche intensa e forte nei sapori, nei prodotti.
Usciamo dal casello dell’autostrada A4-E70 provenendo da Vicenza, a Montebello Vicentino e costeggiamo l’autostrada percorrendo la SR11 fino a Torri di Confine, giriamo l’auto verso le prime colline, a nord, fra la valle Chiampo e la valle d’Alpone, prendiamo la SP22.
Transitiamo per Gambellara, città del vino, poi passiamo la frazione di Terrossa e seguendo la strada SP17c, arriviamo al paese di Moschina e quindi a Roncà dove ci fermiamo alla cantina Marcato per assaggio vini. Luogo di saperi e sapori, patria del Soave Classico, del particolare Recioto, noto in tutto il mondo, dal termine del dialetto veronese “recia” che vuol dire baciato dal sole, quella parte del grappolo di uva Garganega di colore più dorato e ambrato.
Facciamo un giro per Roncà a visitare la chiesa di Santa Margherita che porta con sè l’impronta del popolo Cimbro (sec XIV°), il museo dei Fossili e, nei dintorni, diverse ville di campagna di pregevole architettura rurale.
Proseguiamo sull’SP17d costeggiando le prime prealpi verso Montecchia di Crosara dove ci fermiamo per entrare nella chiesa romanica (sec XIII°) di San Salvatore e ammirare il campanile del Duomo. Poi scendiamo verso la pianura sempre seguendo la SP17, e passando per la frazione di Pergola, arriviamo a Monforte d’Alpone che merita una sosta prolungata per gli affreschi interni alla antica chiesa dei Cappuccini, la visita dell’Oratorio di Sant’Antonio (origine del XIII°sec), il palazzo vescovile e il borgo caratteristico di Sarmazza, nei cui dintorni transita il sentiero dei 10 Capitelli, una escursione cara agli appassionati di trekking, nordic walking.
Monteforte d’Alpone è uno dei comuni d’Italia più vitati, 1600 ettari su 2000 totali, con un gran numero di eventi dedicati ai winelovers. Consigliamo la cena presso l‘Enoteca di Monteforte, dove si può gustare la semplice e gustosa cucina del territorio.
Chiesa Monteforte d’Alpone
Seguendo poi via Alpone e la SP39 raggiungiamo la città di Soave e pernottiamo al Relais Damaranto (euro 90 a camera), al civico 50 in corso Vittorio Emanuele II°. Soave ha nel suo castello scaligero, orlato da una antica cinta muraria e 24 torri, il simbolo ed emblema che spicca tra i monti Lessini e domina la vallata del torrente Tramigna. Il mastio, testimone di storia, di torture e ex prigione, oggi è punto di riferimento sede di rievocazioni storiche di tutta la “Pedemontana e Colli”. Da non perdere la Loggia del palazzo di Giustizia, il palazzo comunale Scaligero, l’antico Duomo, la biblioteca dei padri Domenicani in Santa Maria. Soave vanta la Bandiera arancione del Touring Club Italiano quale cittadina che si distingue per bellezza delle attrattive turistiche, l’accoglienza, i servizi al turista e la sostenibilità ambientale.
Soave
Lasciamo Soave e riprendiamo l’autostrada A4-E70 proprio dal casello di Soave San Bonifacio.
BOX TASTE WINE
36 Mesi Marcato
Lessini Durello Dop Spumante Metodo Tradizionale – Verona – Regione Veneto. Blend di uve Durella per l’85%, con Pinot Nero e Chardonnay. Corona di perle intensa e fine su un corpo colore giallo dorato brillante e lampi verdolini; profumo complesso di gelsomino e di pesca bianca e altri fiori bianchi selvatici; in bocca impatto delicato e nitido di netta e suadente struttura, toni elevati di crosta cotta pasticcera, sapido di gesso basaltico, finale ancora picante e pulito. € 17/26 (in cantina/in enoteca). Abbinamento consigliato: la pastissada di cavallo
Marcato società agricola, via Prandi 10, 37030 Roncà (Verona), www.marcatovini.it , tel. +390457460070
RICETTA DI VIAGGIO
La Pastissada di cavallo è un piatto dall’origine leggendaria e antica. Risale al V° sec d.C., con la battaglia cruenta fra due grandi Re che si contendevano la Pianura Padana, Odoacre e Teodorico. Sul terreno rimasero molti cavalli morti e feriti. Vista la fame, la carne non andava sprecata e il popolo si inventò di conservare la carne e non sprecare. Tagliata la carne a piccoli bocconi, posta a “cuocere” nel vino rosso tannico, fortemente aromatizzata con spezie ed erbette, va cotta poi a fuoco lentissimo per lungo tempo. Accompagnata non da pane, ma da polenta gialla cotta in acqua fortemente salata.
(per 4 persone): carne di cavallo magra anteriore gr 600; cipolle, carote, croste di sedano gr 200; passata di pomodoro fresco a pezzetti gr 400; vino rosso ml 100; olio extra vergine e burro a piacere; odori chiodi di garofano, cannella, pepe, sale a piacere. Tempo cottura 3 ore.
WEEKEND PREMIUM: APRILE-MAGGIO 2025
Editoriale
Pasha, un buon giorno per rinascere
Oggi, ieri o domani? È, era o sarà il mio compleanno, o anche il tuo, e a volte pensi che sei poca cosa. Invece, poi, ti accorgi che tanti trilli, un augurio dopo l’altro, ti dicono che qualcuno ti stima e, forse, ha anche dell’affetto per te. E allora sorridi e guardi ai grattacieli di fronte alla redazione, non come a macigni verticali che ti schiacciano, ma a come frecce di cristallo che ti indicano una strada che porta verso l’alto. Sorridi e ti mangi una brioche, intera.
SÌ, È UN BUON GIORNO PER RINASCERE.
D’altronde è, era o sarà, anche PASQUA e, se leggiamo il suo significato, scopriamo che non siamo soli, che siamo in compagnia del nostro futuro, dei nostri progetti. Infatti Pasqua viene dall’antica parola aramaica pasha, che vuole dire “andare oltre”, superare. E fu la parola che anche Mosè gridò agli Ebrei quando li guidò nella marcia dall’Egitto, dove erano schiavi, verso la Terra Promessa.
PASHA! E LI LIBERÒ DALLA SCHIAVITÙ DEL FARAONE
Se noi oggi ci sentiamo ancora schiavi di un virus, della solitudine, gridiamo anche noi PASHA e saremo in compagnia dei nostri progetti, per superare i nostri momenti più duri.
Pasha! E come disse Gesù, e riprese Dante, “separiamo il grano dal loglio”, (detto anche zizzania), le parole dai fatti, lo show dalle cose concrete, dal far vedere al fare vero. Oggi possiamo non essere soli, perché possiamo essere insieme al nostro futuro, alla nostra missione del superare, dell’andare oltre. Ognuno di noi ha una terra promessa.
SÌ, È UN BUON GIORNO PER RINASCERE,
BUONA PASHA!
WEEKEND PREMIUM: OTTOBRE-NOVEMBRE 2024
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QUELLA VOLTA CHE DE ANDRE’ MI DISSE
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