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Foto di viaggio: fotografare Napoli (2° puntata)

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Seconda puntata del nostro appuntamento con il fotoreporter Guido Alberto Rossi. Dopo averci dato i consigli generali nella 1°puntata, questa settimana dà ai nostri lettori i suoi preziosi consigli su come realizzare splendide foto alle città per portare a casa ricordi preziosi dei vostri viaggi. Questa settimana, vediamo insieme a lui come fotografare Napoli.

Di Guido Alberto Rossi

Napoli è una città ad alta carica di energia positiva. Sarà per il mare, i vapori del Vesuvio o per la sua gente simpatica, non lo so con precisione, comunque dopo mezza giornata in giro per le sue strade ve ne renderete conto.

Personalmente penso che per visitarla bene ci vogliano almeno quattro giorni pieni. Per non girare a vuoto suggerisco di studiare a tavolino i punti di maggior interesse secondo i vostri interessi, poi fare un giro in internet spiando nelle maggiori agenzie fotografiche come i fotografi professionisti hanno ritratto i soggetti che intendete visitare, una volta completato l’elenco riportate ogni monumento, palazzo o castello sulla cartina di Google satellite e capirete come i vari monumenti sono illuminati dal sole. (questo vale per tutte le città)

Se non avete voglia di fare i compiti sopra consigliati, questi miei suggerimenti possono essere una scorciatoia per sfruttare al meglio il tempo che avete a disposizione.

Da dove cominciare

Vi consiglio di visitare la città partendo al mattino dal centro storico e precisamente da Piazza del Gesù Nuovo, andate verso Piazza San Domenico e girate per le pittoresche strade del quartiere fino alla via dei presepi napoletani in San Gregorio Armeno; c’è sempre un lato delle strade e vicoli illuminato dal sole a partire dal mese di maggio, mentre il campanile di San Gregorio ha un’ottima luce a partire dalle dieci del mattino.

Tenete conto che se ci sono navi da crociera in porto è meglio iniziare il giro alle otto del mattino, perché verso fine mattinata i vicoli si sovraffollano di turisti.  Una chiesa un po’ fuori dai giri è Sant’Anna dei Lombardi i cui interni meritano tante foto. La facciata della basilica di San Francesco da Paola in Piazza del Plebiscito è ben illuminata solo al mattino, mentre la Galleria Umberto va bene a tutte le ore.

Nel pomeriggio i monumenti illuminati dal sole pomeridiano sono tantissimi, possiamo partire dalla facciata del Maschio Angioino, passare a Palazzo Reale, il cui interno è ricco di soprese e poi camminare sul lungomare fino ad arrivare a Castel Dell’Ovo che personalmente preferisco illuminato dalla calda luce del pomeriggio inoltrato.

I Quartieri Spagnoli con i loro vicoli stretti sono sempre in ombra e con luce soffusa quindi giusti da fotografare a tutte le ore, mentre la facciata della cattedrale di Santa Maria Assunta o duomo di San Gennaro è meravigliosa con la luce delle prime ore pomeridiane. A seconda delle ore il sole esalta le statue e le decorazioni esterne anche se, ovviamente, il punto forte del duomo è il suo interno con i suoi affreschi, le sue cappelle e la cripta di San Gennaro tutte molto bene illuminate da varie fonti di luce che permettono alla creatività di scatenarsi.

Immortalare il Vesuvio

La panoramica della città con il Vesuvio per sfondo è bene scattarla nel pomeriggio in modo da avere tutta Napoli ed il vulcano in luce. Ci sono diversi punti, i miei due preferiti sono: dalla Certosa di San Martino e da Castel Sant’Elmo, da quest’ultimo è come scattare dall’elicottero in volo sopra i tetti. Per chiudere non lasciatevi sfuggire il tramonto nel porticciolo di Santa Lucia dove magari bevendo un gin tonic potete scattare le luci dei vari ristoranti che si specchiano nell’acqua e la silhouette del Castel dell’Ovo con i suoi lampioni.

Se poi ne avete ancora energia e il vostro accompagnatore ve lo permette potete scattare l’ultima foto con un classico romantico notturno della Fontana della Immacolatella realizzata da Michelangelo Naccherino e Pietro Bernini nel 1601 proprio per la gioia dei fotografi.

Chi è Guido Alberto Rossi

Nato a nato a Milano nel 1949, si è avvicinato alla fotografia grazie ad una macchina fotografica Kodak a soffietto trovata in casa dei nonni. Ha pubblicato il suo primo servizio pagato sullo Sport Illustrato nel Settembre del 1966. Nei primi anni alterna la fotografia di sport, automobilismo e motociclismo, al reportage di guerra. Nel giugno del 1967 va in Israele per la Guerra dei Sei Giorni ma il conflitto finisce subito e si deve accontentare di fotografare i primi giorni dopo la vittoria israeliana. Nel febbraio del 1968, va nella Guinea Bissau dove le truppe portoghesi combattevano la loro ultima guerra coloniale. Nel novembre del 1968 va in Vietnam, vi rimane 3 mesi ed in seguito ci ritorna nel 1971 e nel 1973, insieme al collega Ennio Iacobucci, percorre in macchina da Saigon a Quang Tri, facendo un reportage sulla situazione del Paese ormai al collasso.

Nel 1969 si reca a Belfast per un reportage sulle truppe inglesi. Nel 1973 parte per la Cambogia e questo sarà il suo ultimo reportage bellico. Successivamente si dedica alla fotografia geografica e nel 1979 fonda l’agenzia fotografica Action Press. Tra un viaggio e l’altro, tra il 1975 ed il 1995, si dedica agli sport nautici, fotografando le regate veliche e le gare di motonautica, utilizzando per primo l’elicottero per seguire le gare della classe offshore. Appassionato di volo, nel 1985 compra un Cessna 210T e insieme al suo amico e pilota Enzo Bianchini fotografa a tappeto tutta l’Italia, e buona parte d’Europa e del Nord Africa.  La fotografia aerea diventa una delle sue specialità e fotografa 65 paesi utilizzando sia aerei leggeri che elicotteri e ultraleggeri.

Negli anni le sue immagini sono state pubblicate praticamente su tutte le testate del mondo. Ha pubblicato 36 libri fotografici con vari editori internazionali. L’ultimo per la Mondadori Electa, “Basilicata vista dal cielo”. Da Gennaio 2015 è Capo Progetto del Rotary Club Milano Nord ed in collaborazione con la CRI ha realizzato dei corsi multimediali per l’integrazione dei migranti.

 www.guidoalbertorossi.com