I 10 animali più strani al mondo – Edizione 2025
Se pensavate di aver visto animali strani, aspettate di scoprire l’ultimo di questa lista! Quando la natura ci si mette, si sa, sa essere sorprendente, meravigliosa o bizzarra. In questo articolo per la rubrica TOP TEN (che comprende classifiche su molti temi curiosi, dai piatti più disgustosi, ai vulcani più belli, alle ruote panoramiche più alte), ci siamo divertiti ad andare alla ricerca degli animali più bizzarri del mondo (e dove trovarli). E, anche questa volta, la scelta è stata difficilissima. Alcuni li conoscete già, altri vi sorprenderanno.
(Articolo aggiornato al primo gennaio 2025, con nuove scoperte del 2024)
1. Ornitorinco (Australia)
L’ornitorinco è una delle creature più enigmatiche del pianeta, un vero capolavoro dell’evoluzione. Con il corpo che ricorda quello di un castoro, il becco e le zampe palmate di una papera, sembra un animale creato assemblando pezzi di altre specie. Quando venne scoperto dai naturalisti britannici alla fine del XVIII secolo, si pensò addirittura a una frode: si credeva che qualcuno avesse cucito insieme parti di animali diversi. Il suo nome deriva dal greco òrnis (“uccello”) e rhynchos (“muso”), richiamando proprio questa strana combinazione. L’ornitorinco, sebbene sembri innocuo, nasconde una sorpresa: il maschio è dotato di un artiglio velenoso sulle zampe posteriori. Questo veleno non è letale per l’uomo, ma provoca un dolore intenso e persistente. Vive nelle acque dolci dell’Australia e, nonostante deponga uova, allatta i piccoli. Un mix tra mammifero, rettile e uccello che continua a sorprendere e incuriosire gli scienziati.
2. Aye-aye (Madagascar)
L’aye-aye è un lemure notturno dal fascino inquietante, con occhi gialli sporgenti, dita scheletriche e un aspetto arruffato. Questo animale, endemico del Madagascar, è il più grande tra i lemuri notturni e può raggiungere le dimensioni di un opossum. Il dito medio allungato dell’aye-aye è una delle sue caratteristiche più distintive: lo utilizza per scavare nella corteccia degli alberi alla ricerca di larve, come un picchio con le ali. Purtroppo, l’aye-aye è vittima di superstizioni locali, essendo considerato un presagio di sfortuna o morte. In alcune comunità viene ucciso appena avvistato. Questa credenza ha contribuito al declino della sua popolazione, rendendolo una specie a rischio. Nonostante il suo aspetto insolito, è una creatura straordinaria, celebrata anche dal cinema: Maurice, il personaggio del film Disney “Madagascar”, è proprio un aye-aye.
3. Blobfish (Australia)
Il blobfish è stato incoronato l’animale più brutto del mondo, ma solo se osservato fuori dal suo habitat naturale. Vive nelle profondità dell’oceano, tra i 200 e i 1.000 metri, dove l’elevata pressione schiaccia il suo corpo, mantenendolo compatto. Quando viene portato in superficie, la differenza di pressione lo fa espandere, dandogli l’aspetto molle e informe che lo ha reso celebre. Lungo circa 30 cm, è sprovvisto di vescica natatoria, il che lo rende inadatto a vivere a profondità minori. Nonostante il suo aspetto, svolge un ruolo importante nell’ecosistema marino, anche se rischia l’estinzione a causa della pesca a strascico.
4. Granchio Yeti (Pacifico meridionale)
Il granchio yeti, o Kiwa hirsuta, sembra uscito da un racconto mitologico. Scoperto nel 2005 a oltre 2.200 metri di profondità al largo delle Isole di Pasqua, deve il suo nome alla peluria biancastra che ricopre le chele e parte del corpo. Questa peluria, simile alle setole di uno spazzolino, ospita batteri simbionti che potrebbero aiutarlo a disintossicare i cibi o a ottenere nutrienti. Del granchio yeti si sa ancora poco: non si conoscono con certezza le sue abitudini alimentari né il metodo di riproduzione. La sua scoperta, avvenuta durante una spedizione esplorativa, dimostra quanto poco sappiamo ancora delle profondità oceaniche.
5. Salamandra di Axolotl (Messico)
L’axolotl è una salamandra dall’aspetto giocoso e sorridente che sembra venire da un altro mondo. Vive esclusivamente nel lago di Xochimilco, vicino a Città del Messico, e si distingue per la capacità di rigenerare interi arti e organi. Questa straordinaria abilità lo ha reso un oggetto di studio per la ricerca medica. Nonostante la sua fama tra gli appassionati di acquari, l’axolotl è in pericolo critico a causa della perdita del suo habitat naturale. Le diverse varianti di colore, che vanno dal bianco al nero, lo rendono ancora più affascinante.
6. Uacari calvo (Brasile e Perù)
L’uacari calvo è una scimmia con un volto rosso acceso e una folta pelliccia che lo fa sembrare uscito da un fumetto. Vive lungo il Rio delle Amazzoni e si sposta tra gli alberi in grandi gruppi. Il colore rosso del viso è un indicatore di salute: più è intenso, più l’animale è in forma. La sua robusta corporatura contrasta con la coda corta, che misura appena 13 cm.
7. Rana viola (India)
Scoperta nel 2003 sui monti Ghati occidentali, la rana viola ha un muso che ricorda quello di un maiale. Vive sottoterra, emergendo solo durante la stagione degli amori. Questo anfibio è straordinariamente raro: ne sono stati trovati meno di 150 esemplari. Si nutre di formiche e termiti, usando la sua lingua per catturarle.
8. Narvalo (Mari del Nord)
Famoso per il lungo dente a spirale che può raggiungere i 2,5 metri il narvalo è chiamato noto anche come “Unicorno del mare”, mentre il suo nome, dal norvegese narvhal, significa “balena cadavere”. Nell’antichità era annoverato tra i mostri marini per il suo aspetto, che ricorda quello di un beluga, dalla lunghezza che può arrivare fino a 7 metri nei maschi. Il narvalo vive nei mari artici e lo si può incontrare vicino al Polo Nord, in Norvegia vicino a Capo Nord, in Alaska nei pressi di Barrow, qualche volta nelle fredde acque del Canada. In natura, questi singolari cetacei possono vivere fino a 50 anni. Sulla funzionalità del “corno”, invece, gli scienziati sono divisi. Presente solo nei maschi, alcuni sostengono che sia funzionale alle “lotte” per l’accoppiamento, altri che sia un modo per intimorire i nemici naturali, come le balene e gli orsi polari.
9. Talpa dal muso a stella (Canada e USA)
Sembra uscita da un film di fantascienza. I suoi tentacoli facciali le permettono di individuare le prede in meno di un secondo. Buffa è buffa, bellissima non proprio, ma la Talpa dal muso a stella, diffusa nel nord est degli Stati Uniti e in Canada è una macchina da guerra concentrata in appena 50 grammi di peso. Non solo riesce a sopravvivere per parecchio tempo sotto terra grazie alla presenza di un’emoglobina particolare che le consente di fare a meno, o quasi, dell’ossigeno, ma, negli anni Ottanta, si è scoperto che le singolari escrescenze, simili a piccoli tentacoli, che ha sul muso sono i più sensibili organi tattili del mondo. Sono infatti pieni dei cosiddetti “organi di Eimer”, ben 112 mila contro i 17 mila di una mano umana, fibre nervose che servono alla talpa, cieca, di localizzare le sue prede e di inghiottirne in grande quantità in poco tempo, catturandole con i suoi denti a pinzetta.
10. Armadillo rosa (Argentina)
Chiudiamo la nostra Top Ten con l’armadillo rosa, un animale talmente buffo e carino che sembra uscito da una fiaba, ma proprio per queste caratteristiche è a rischio estinzione. Oltre a doversela vedere con la scomparsa del suo ambiente naturale, le aree miti e temperate dell’Argentina, è spesso vittima del commercio illegale. Ma questo piccolo mammifero di appena 15 cm non è adatto alla vita da animale domestico. Non sopravvive, infatti, più di otto giorni alla cattività. La sua corazza, costituita da placche ossee rosa pastello, gli ricopre il dorso, la testa, le gambe e la coda, mentre il resto del corpo è coperto da una morbida peluria chiara. Ha una vista debole, ma un olfatto ben sviluppato. Con le sue zampe anteriori dotate di robusti artigli scava nel terreno per cibarsi ci termiti e formiche, che poi cattura con la sua lunga lingua vischiosa.
Dalle profondità ai cieli: i cinque animali più curiosi scoperti nel 2024
Siamo nel XXI secolo, e questo ci fa sentire autorizzati a pensare che in nostro pianeta non abbia più segreti. Ma mentre cerchiamo la vita su Marte e altri pianeti anche fuori dalla nostra galassia, gli scienziati continuano a scoprire nuove specie. È successo anche nel corso dell’anno che si è appena concluso, come confermano questi animali che si vanno ad aggiungere alla lista degli esseri viventi più strani che vivono sulla Terra.
Il pesce “mano” rosa (Tasmania)
Questo piccolo pesce, lungo solo 9,9 cm, è stato scoperto al largo della costa della Tasmania. Ha un corpo rosa e pinne a forma di mano che usa per camminare sul fondo del mare, una caratteristica unica tra i pesci conosciuti. La scoperta ha attirato l’attenzione degli scienziati per la sua rarità e per la sua adattabilità in ambienti di profondità.
Il pipistrello dal naso a tubo (Papua Nuova Guinea)
Soprannominato “Yoda” per la sua somiglianza con il famoso personaggio di Star Wars, questo pipistrello è stato trovato in Papua Nuova Guinea. Il suo naso lungo e sottile gli consente di sondare il terreno alla ricerca di insetti, rendendolo uno dei pipistrelli più particolari scoperti nel 2024.
Il verme di velluto (Australia)
Scoperto nelle foreste pluviali australiane, questo verme lungo fino a 30 cm ha un corpo morbido e arruffato. Le spine velenose che emergono dal suo dorso sono utilizzate per difendersi dai predatori, un meccanismo raro tra i vermi di questa famiglia.
Il calamaro gigante (Nuova Zelanda)
Nel 2024, un calamaro gigante lungo 13 metri è stato trovato spiaggiato su una spiaggia neozelandese. È l’esemplare più grande mai trovato intatto, attirando l’attenzione degli scienziati marini.
Il ragno pavone (Australia)
Questo ragno ha un corpo colorato e peli che utilizza per attrarre prede e per corteggiare le femmine. La danza elaborata del maschio durante il corteggiamento è considerata uno degli spettacoli più affascinanti del regno animale.