Per la quinta tappa del Weekend Premium Gran-Tour ho scelto le Langhe, Patrimonio UNESCOpiemontese apprezzato per le nocciole, i vigneti e il paesaggio che percorriamo in silenzio con lanuovissiam Renault Mégane E-Tech Electric EV60 Optimum Charge, elettrica di nuova generazionecon motore da 220 CV e fino a 470 km di autonomia.https://www.youtube.com/watch?v=gqmirHMzxOc&ab_channel=WeekendPremium Rispetto dell’ambiente, unito a bellezza e design. Sono le caratteristiche sia delle “nuove” Langhe,che soprattutto dopo la pandemia si stanno reinventando con strutture e cantine votate allasostenibilità e al rispetto delle loro secolari coltivazioni; sia della nuova Renault Mégane E-TechElectric, vera incarnazione della Renaulution, ovvero il gigantesco piano strategico della Losangavolto a trasformare il marchio francese da produttore di automobili a produttore tecnologico100% carbon neutral, forte del resto di una decennale esperienza per quanto riguarda le autoelettriche. A bordo di un’auto dal design ricercato, sono partito da Torino in un viaggio di poco più di 200 km tra andata e ritorno, dall’estetica premium e al sapore, ovviamente, di vino e nocciole.
Evoluzione di un’icona
Iconic è il nome dell’allestimento della Mégane E-Tech che ho guidato io. Rappresenta il top digamma della nuova elettrica del brand francese, segno di un’evoluzione non solo stilistica, nonsolo di propulsione, ma prima di tutto “di classe”. La Mégane E-Tech è in generale un’auto piùricercata rispetto alla Mégane endotermica, ma la Iconic è anche un’auto premium. Esteticamente,le linee sono sofisticate e complesse, lontano dall’estetica squadrata degli ultimi tempi e moltoarmoniche, levigate. Oltre ai fari LED sottili e connessi al centro, elementi di pregio sono la nuovaLosanga bidimensionale, con animo vintage; le maniglie delle portiere anteriori a filo carrozzeria,quelle posteriori integrate nel montante; e, esclusivo di questo allestimento, la lama anteriore,ispirata al mondo Formula 1 in cui Renault eccelle, qui opportunamente dorata, ben abbinata allatinta grigio-chiara della vettura.L’interno è ugualmente curato, anche qui un enorme passo in avanti rispetto a quanto visto suqualsiasi Renault fino adesso, e su qualsiasi Mégane. Materiali sostenibili, spesso riciclati oriciclabili, rivestono i sedili confortevoli e la plancia, che a scelta può avere anche pregiati inserti inlegno. Non si ha mai la sensazione “cheap”, neanche per quanto riguarda le plasticheopportunamente trattate e soffici al tatto. Mégane E-Tech è sofisticata perché tecnologica, conuna superficie digitale di 24 pollici divisa in un cruscotto orizzontale in full HD da 12,3 pollici, e undisplay centrale touch verticale da 12.Qui, il nuovo sistema infotainment Open R Link basato su Android, proprio come uno smartphone,che integra i servizi Google, a partire dal Play Store, e fino all’Assistente Vocale e a Google Maps,che può essere proiettato anche sullo schermo dietro al volante, e che è dedicato all’elettrico:quando calcola il percorso, è in grado di dirci con quanta percentuale di batteria residuaarriveremo, e le eventuali soste di ricarica da fare. Questo, unita a una potenza di ricarica incorrente continua fino a 130 kW e al grande comfort, rende la Mégane E-Tech electric ancora unaviaggiatrice provetta.
Tra le vigne piemontesi
Panorama delle LangheCon batteria da 60 kWh e fino a 470 km di autonomia, non c’è da avere ansia da ricarica in unviaggio di 260 km tra andata e ritorno, mentre i 220 CV del motore elettrico rendono la guida nonfulminea, ma certo scattante, come l’elettrico insegna, e particolarmente appagante sia inautostrada, sia soprattutto nelle curve dolci ma decise delle Langhe.La prima parte del percorso mi ha portato da Torino a Barolo, guidando per 71,6 km, gran partedei quali sulla E717. Dato il percorso non eccessivamente lungo, sono andato tranquillamente a130 km/h scoprendo che la maggiore dote della vettura è una scarica molto lenta della batteria,anche a queste velocità: merito sia della progettazione, sia della sottigliezza della stessa che portaa un peso quasi record per la categoria, di appena 1,6 tonnellate. Unito all’impianto audio Harman/ Kardon, che permette di personalizzare il suono come meglio credo, mi sono divertito ad arrivarefino alla celebre località piemontese.Castello, BaroloQui, ho lasciato l’auto per entrare in un altro mondo di innovazione e sostenibilità: il WiMu,ovvero il Wine Museum istituito all’interno del Castello Comunale di Barolo.WiMu SalaQuesto museo tutto particolare merita una visita, sia perché dal castello ci sono splendidi panorami su tutta la Langa che da Barolo prende il nome; sia perché le guide sono appassionate e competenti, in grado di trasmettere quella che è chiamata “archeologia del vino”, un percorso che va dalla preistoria ai giorni nostri che mostra come l’uomo ha nel tempo trasformato e perfezionato una bevanda così importante per l’Italia.WiMuMa il museo è interattivo, con sale appariscenti e scenografiche, che non mancano di incantare e lasciare stupefatti. C’è chi le definirebbe “Instagram Friendly”.
Casa di Langa: quando il lusso diventa green
Casa di Langa panoramaTerminato il mio percorso culturale (nel senso che ci si fa una vera e propria cultura sul vino), edopo l’immancabile tappa alle Antiche Cantine Marchesi di Barolo – dove volendo è possibile fareun altro tour, riprendo in mano la Mégane e guido ancora per un’altra ventina di km.La tappa finale del viaggio, dove soggiorno, è Casa Di Langa. Si tratta di un nuovo Resort a 5 stelle, la cui attività è iniziata nella primavera del 2021, e che punta ad unire il benessere e il soggiorno di lusso alla sostenibilità. Sostenibile perché, sorta tra i dolci declivi piemontesi e con una vista indimenticabile, questa struttura è realizzata con materiali locali, ispirata alle architetture locali.Inoltre, la struttura è votata a un profondo rispetto per la natura con l’impegno ad azzerare leemissioni di CO2, e con l’utilizzo di acqua riciclata al 100% per l’irrigazione.Casa di LangaCon una piscina, e la Lelòse Spa & Wellness, Casa di Langa propone diverse tipologie di suite, tra quelle con il giardino e quelle con ampi terrazzi per godersi appieno l’esperienza. Nelle camere, un ambiente ricercato ma sobrio, non esoso, e interamente in legno per quanto riguarda la zonanotte. Il bagno, invece, è interamente in pietra, con box doccia ampi e luminosi.Casa di Langa, SPAIl soggiorno a Casa Di Langa permette anche di partecipare a delle degustazioni di vino e a corsi dicucina tradizionale che si tengono al Fàula Ristorante, dove ho cenato e fatto colazione al mattinodopo, che offre le migliori specialità della cucina tradizionale e che è guidato dallo Chef DanielZelinga. Non nego che è stata una cena estremamente piacevole. Il menu si è così composto:
Vitello tonnato della tradizione come antipasto;
Mezze maniche, broccoli e arachidi come prima portata;
Brasato di vitello fondente al vino, purè di patate come seconda portata;
Torta di nocciole e Zabajone come dolce.
brasatoIl tutto abbinato a un Langhe Favorita Tibaldi come bianco, dal sapore intenso e delicato al tempostesso; e da un Roero DOCG Deltetto del 2018.
Colazione, e guida, nel silenzio
La seconda giornata è iniziata con un piacevole risveglio, seppur mattiniero. Del resto le prime oredel mattino sono le migliori per godersi il silenzio. La colazione è stata piacevole come la cena,grazie ai croissant di vario tipo tutti cucinati dal Fàula Ristorante, che per il primo pasto haun’offerta molto abbondante che comprende anche yogurt, biscotti, frutta secca, nonché torte ecolazione salata.Ripresa in mano la Mégane, ho deciso di partire in Sport per una guida più dinamica rispetto algiorno prima, ma sempre nel silenzio. È la cosa più piacevole di un’auto elettrica: guidaemozionante, veloce, brillante, nel più totale silenzio e senza intoppi da cambio manuale. Qui, poi,si uniscono ancora una volta il comfort dei sedili e la guida leggermente rialzata.Una vettura ottima per le tortuose strade di questo patrimonio UNESCO: non solo per ilcomportamento brioso, ma anche per le dimensioni. È lunga infatti 4,2 metri, perfetta quindianche per la città. Tuttavia, grazie alla piattaforma su cui sorge (CMF-EV), ha un passo di 2,7 epermette a 4 occupanti, o 5 purché non eccessivamente alti, di godersi il viaggio al pari delconducente.Gli ampi vetri, inoltre, portano tanta luminosità all’interno, e sono soprattutto perfetti per essereabbassati e creare delle vere e proprie cornici sulle colline ricche di vigne che compongono questoterritorio. Foto da tenere per noi, insieme al vino che abbiamo comprato, per non dimenticarcelimai. Oppure da postare sui social, perché ogni tanto è bello farsi invidiare un po’.
SCHEDA RENAULT MÉGANE E-TECH ELECTRIC
Potenza: 220 CVCoppia: 300 N/mVelocità massima: 160 km/hConsumo medio: 13-15 kWh / 100 kmEmissioni di CO2: 0g/kmPrezzi: da 37.100 euro