Site icon Weekend Premium

OLTRE CANOVA: UN WEEKEND SULLE PROSECCO HILLS

Di Raffaele d’Argenzio

Ho vissuto un weekend davvero speciale, uno di quelli dove il gusto per il buono si intreccia con quello per il bello. Un Wine Weekend nel cuore delle Prosecco Hills, tra il Massiccio del Grappa e le colline dell’Asolano: un territorio che custodisce la grande arte di Canova e il vino spumante più venduto al mondo.

Per organizzare il mio percorso mi sono lasciato ispirare dal sito visitproseccohills.it, una piattaforma curata da una rete di imprenditori locali appassionati della propria terra. Lì ho trovato suggerimenti per scoprire non solo l’eccellenza enogastronomica, ma anche la bellezza culturale e paesaggistica della zona.

DA POSSAGNO AD ASOLO, DA CANOVA ALLA DUSE

Il viaggio non poteva che iniziare da Possagno, il paese natale di Antonio Canova, nato il 1° novembre 1757. Qui ho visitato la sua casa natale e la Gypsotheca: un museo che raccoglie i calchi in gesso delle sue opere, comprese quelle oggi custodite nei musei di tutto il mondo. È stato incredibile vedere in un solo giorno tutta la sua produzione, arricchita anche da recenti ritrovamenti, come il quadro della Maddalena Penitente.

I bozzetti in gesso e in terracotta, che Canova realizzava prima di scolpire nel marmo, mi hanno fatto intuire la sua sensibilità e maestria fin da quando, da ragazzino, scolpiva pietre nella bottega di scalpellini a Venezia. Il suo percorso lo ha portato poi a Roma, dove è diventato il massimo esponente del Neoclassicismo. Sempre a Possagno ho potuto visitare il maestoso Tempio, che accoglie le sue spoglie: una struttura imponente che trasmette un profondo senso di armonia e rispetto.

Da Possagno sono arrivato ad Asolo, un borgo che mi ha conquistato subito con i suoi portici, il castello, la Rocca, i panorami mozzafiato, la casa della regina Cornaro e quella di Eleonora Duse. L’attrice vi si rifugiava dopo le sue tournée internazionali, e oggi riposa nel piccolo cimitero accanto alla chiesa di Sant’Anna. Ho visitato anche la celebre camera 202 dell’Albergo Al Sole, dove amava soggiornare. E non ho potuto fare a meno di gustare la cucina dell’hotel, che oggi come allora sa coccolare i suoi ospiti.

TRA GUSTO E ACCOGLIENZA: L’ANTICA ABBAZIA E NON SOLO

In fatto di cucina, una vera sorpresa è stato il ristorante Antica Abbazia a Borso del Grappa. Un posto accogliente, dove ho assaporato piatti con ingredienti locali, accompagnati da birre artigianali e dall’immancabile Prosecco d’Asolo. Mi ha colpito in particolare l’attenzione del proprietario, Emanuele, verso i giovani: affida loro ruoli importanti, dal direttore di sala allo chef, pur mantenendo sempre uno sguardo vigile ed esperto. Indimenticabili gli gnocchi con i funghi… e porzioni generose, fuori dagli schemi dei ristoranti stellati.

TRA CANTINE, VILLE E TIPOGRAFIA

Altre tappe da non perdere? La maestosa cantina Villa Sandi, un gioiello architettonico in stile palladiano con oltre un chilometro di gallerie sotterranee. Oppure Villa Maser, patrimonio UNESCO del 1550, con l’elegante ristorante Ca’ Diamante. A Cornuda, ho scoperto la Tipoteca Italiana, il più importante museo dedicato all’arte della stampa, dalla nascita dei caratteri mobili fino alle forme moderne di comunicazione. Un luogo sorprendente, che racconta da dove veniamo e quanto dobbiamo alla parola scritta.

Questo weekend mi ha regalato una sensazione rara: quella di vivere un equilibrio perfetto tra cultura, natura, storia e sapori autentici. E so che in queste terre ci sono ancora tante altre esperienze da assaporare… ma quelle ve le racconterò un’altra volta.

 

Seguici anche sui Instagram & Facebook per rimanere aggiornato su tutte le prossime uscite!

Ed iscriviti alla Newsletter per ricevere in regalo il nostro magazine digitale per TUTTO L’ANNO.

WEEKEND PREMIUM

Exit mobile version