L’Altro Weekend: Bonassola e Framura, le altre Cinque Terre (SP)
Bonassola e Framura, le altre Cinque Terre (SP)
Le Cinque Terre sono oramai travolte dall’overtourism. Non è questo il luogo dove analizzare i tanti perché ma bisogna che qualcuno si ponga urgentemente il problema prima che la vera anima di questi splendidi cinque borghi ligure vadano definitivamente persi. Per riscoprire quell’anima vi proponiamo un altro weekend a Bonassola e Framura, due angoli ancora in gran parte autentici di questo lembo di Liguria.
Bonassola, piazza Brigata
Da vedere. L’ampio golfo di Bonassola con l’antico borgo – in gran parte isola pedonale -, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, la Torre dell’Orologio con i resti dell’antico castello e la suggestiva Madonnina della Punta, direttamente a picco sul mare. Da visitare anche la frazione di Montaretto, con la storica Casa del Popolo dalla quale si gode un ampio panorama sul tratto di mare, e la Chiesa di San Giorgio. Framura si trova ad ovest di Bonassola, è un minuscolo comune composto da 5 frazioni sospese tra mare e collina e collegate tra di loro da una ripida scalinata. Borghi incantati dove ammirare le vecchie case liguri, antiche fortificazioni, chiesette e porticcioli.
Framura, porticciolo
Da fare. Bonassola e Framura sono comodamente raggiungibili in treno, è quindi consigliato lasciare a casa l’auto. Per muoversi tra le due località o raggiungere la vicina Levanto si può utilizzare la bella Ciclopedonale. Un percorso facile, pianeggiante e panoramico che utilizza il tracciato della vecchia ferrovia costiera. Le gallerie sono state restaurate e illuminate e sono presenti aperture e balconate in corrispondenza degli scorci più belli. Lungo il tratto è inoltre possibile accedere a spiagge e calette nascoste, altrimenti irraggiungibili se non via mare.
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Viaggio “gourmet” nell’incanto delle CINQUE TERRE. Le specialità locali, i vini, i ristoranti top, una super ricetta e il pesto”fai da te”!
(in Italian and English)La nostra prossima destinazione:”gourmet”: Le Cinque Terre, un breve tratto di costa ligure, appena a ovest del confine con la Toscana. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore sono cinque borghi multicolori che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Sono abbastanza vicini l’uno all’altro, a pochi minuti di distanza in auto o in treno. Meglio ancora, tempo permettendo, raggiungerli in barca con un’indimenticabile mini crociera di cinque tappe.Se vi piace fare escursioni, puoi anche raggiungerli tramite un bellissimo sentiero e godere di spettacolari viste sul mare.
Dal punto di vista gastronomico, oltre ai classici prodotti liguri, ogni “terra” ha le sue specialità culinarie, come il pesto, la salsa di noci e le diverse varietà di focacce.Partiamo per il nostro tour e buon appetito!
Olio sopraffino
Un olio squisito e pregiato, da usare a crudo come condimento o da gustare sul pane con un pizzico di pane. origano, due olive e magari un pomodorino secco.E’ prodotto in quantità limitata, proveniente dalla frangitura delle olive conferite dagli agricoltori residenti all’interno del territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Mantiene tutte le caratteristiche organolettiche derivate dalle olive tradizionalmente coltivate sui terreni terrazzati, a picco sul mare delle Cinque Terre e rappresenta il risultato della tradizione secolare del territorio.Condimento sopraffinoA Riomaggiore l ‘Azienda Luca & Guastalli produce l ‘olio Dop Riviera Ligure Terre d’Amarela di coltivazione biologica di olive provenienti esclusivamente dal nostro oliveto di Riomaggiore nelle Cinque Terre, mentre l’ Azienda Agricola l’Olio del Busanco di Giampietro Ferri produce l’olio extra vergine di oliva D.O.P. ottenuto dalle olive del Busanco, ridente collina fra Manarola e Riomaggiore, brucate direttamente dalla pianta e lavorate, unicamente mediante procedimenti meccanici, entro 24 ore dalla raccolta.A Riomaggiore l ‘Azienda Luca &Guastalli produce l ‘olio Dop Riviera Ligure Terre d’Amarela di coltivazione biologica di olive provenienti esclusivamente dal nostro oliveto di Riomaggioreil miele di castagno e l’olio ottenuto dalle olive del Busanco, due eccellenze prodotte dalla Azienda agricola l’Olio del Busanco di Giampietro Ferri .
Adotta un’arnia per salvare il pianeta
Le api sono insetti impollinatori fondamento del nostro ecosistema. Oggi sono in via di estinzione, il loro allevamento è l’unico modo che abbiamo per salvarle. Sin dalla fondazione, l’ Azienda Lucchi & Guastalli, paladina della salvaguardia dell’ambiente, si prende cura di più di 40 arnie, situate a Riomaggiore e invita i consumatori ad adottarne una. Tra i loro meravigliosi mieli spiccano quelli di erica, acacia e castagno, fioriture caratteristiche del territorio.
“Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. A. Einstein
Delizie “street food”
Inoltratevi nelle stradine tortuose e nei passaggi chiamati caruggi, dove i venditori ambulanti cucinano sardine, calamari e gamberi fritti alla perfezione, avvolti in coni di carta e guarniti da una fetta di limone.
Caldo e croccante : il pesce in versione street food
La farinata di ceci, tipica di tutto il territorio è una focaccia salata molto bassa (meno di un centimetro di spessore) cotta in una teglia in forno a legna. Neile Cinque Terre la si usa mangiare anche come street food, spesso accompagnate dalle fris de burbugiun (frittelle di zucca) o da gustosi coni colmi di pesciolini fritti.
gusto e semplicità: la farinata di ceci
Acciughe, che bontà!
Tanto pesce: dalle frittelle di baccalà, ai gianchetti in pastella di Vernazza, alle cozze ripiene e cotte in casseruola con il sugo, fino alla celebri acciughinedi Monterosso che, seguendo una tradizione secolare, vengono pescate con una rete da circuizione e una lucerna, quindi lavorate a mano entro due o tre giorni, accuratamente stratificate in vasetti, pressate e ricoperte di salamoia, rendendole tenere e saporite e permettendo una perfetta conservazione.
Le famigeratamente delizione acciughine di Monterosso accompagnate da un calice di Bianco Cinque Terre
Provatele “nature” semplicemente condite con olio d’oliva locale, origano, focaccia e burro, accompagnate da un bicchiere di Cinque Terre, il famoso vino bianco della zona che richiede abilità alpinistiche per essere prodotto, data la ripida pendenza su cui crescono le uve di fronte al mare .
Dai ripidi e difficili vigneti verticali proviene un’ eccellenza ligure apprezzata in tutto il mondo: il vino bianco Cinque Terre. La selezione più vasta è nella Cantina Parco Nazionale Cinque Terre
Le Cinque Terre sono magia e poesia… anche nel nome dei vini
“Amante dei Venti”, un nome che evoca le brezze marine che cullano il vigneto lungo i ripidi pendii della Liguria. E’ la prima cuvée Cinque Terre Doc !ideata da Cián du Giorgi Winery, ottenuta daun blend di Albarola, Bosco, Vermentino e altri vitigni autoctoni delle Cinque Terre, mentre il loro “Amante del Sole” evoca il clima soleggiato dei vigneti. Assaggiandolo si ritrova l’atmosfera della macchia mediterranea durante una bella estate italiana
“Amante del Sole” la cuveè di Cián du Giorgi Winery
“Pesto Experience”
A Manarola, Nessun Dorma produce, davanti ai vostri occhi, uno dei pesti più genuinI del territorio e, su richiesta, potrete diventare “chef pestaiolo”, seguendo la classe “Pesto Experience”, scoprendone aromi e segreti e portandovi a casa oltre al vostro pesto self made anche il mortaio dove tritarlo.
Il pesto “fai da te” di Nessun Dorma
La vera ricetta classica vuole foglie di basilico genovese, un buon pecorino, pinoli e olio extra-vergine d’oliva di ottima qualità., ma ne esistono numerose variazioni: alle noci, ai pomodori secchi oppure l’irresistibile Riviera alle olive taggiasche, prodotta da Italpesto.
Classico al basilico o alternativoalle olive taggiasche, sempre un grande “amico” di un buon piatto di pasta, come quelli che troverete a Cornaglia
Dolce- non dolce : si tratta di uno sformato salato a base di riso, uova e ricotta e spesso arricchita da una coloratura gialla di zafferano e rossa di pomodoro. Il suo must è assaggiarla accompagnata da un buon calice di vino bianco Cinque Terre
LA Torta di riso di Monterosso
Sciacchetrà: è ora di brindare!
Immaginatevi: una bottiglia segreta conservata nella grotta per anni (a volte più di 30). È il vino ricco e vellutato chiamato sciacchetrà. Questo antico tesoro risorge in occasione di un matrimonio come il dono più grande che la famiglia dello sposo possa offrire alla famiglia della sposa.Ho avuto il privilegio di aprire una bottiglia che aveva più di 10 anni. Colore Intenso, dalle sfumature dorate all’ambrato. Al gusto è un bouquet fruttato e floreale che ricorda un giardino mediterraneo: sentori di frutta secca, confettura di albicocche, nettarine, vaniglia, miele di castagno e spezie.Un brindisi dovuto allo spledore delle Cinque Terre, nauralmente con un calice di schiacchetrà d’annata..
Ottimi e ottimissimi…
Rio Bistrot, RiomaggioreA cantina de Manavan, CornigliaBelforte, VernazzaIl Pirata delle Cinque Terre, VernazzaCausa Persa, MonterossoDau Cila, RiomaggioreI piatti di pesce regnano sulle tavole delle Cinque Terre, qui siamo al Dau Cila a Riomaggiore
Provati per voi e… gustati da me!
Trattoria dal Billy , Manarola.Sono partito alla grande con un antipasto di ben 12 tipi di pesce caldo e freddo, per poi proseguire ca un superbo branzino servito con patate arrosto, pomodori, peperoni ed erbe aromatiche, un connubio perfetto di quanto di meglio il mare e la terra possano offrire. Poi lo chef è tornato al mio tavolo e ha sentenziato: “Adesso ti gusti gli occhi del branzino“.Beh, un consiglio: non dite di no… scoprirete un piacevole e gustoso boccone, per nulla viscido, come forse vi aspettavate, direi un tocco piccante che rallegra il gusto delicato del pesce.
Lo Chef Enrico Andreoli e il pesce freschissimo Da Billy
Da Aristide, Via Discovolo, 138 ManarolaNonna Grazia preparare le sue famose sardine e le sue irresistibili cozze ripiene.“È una ricetta semplice, racconta Nonna con un sorriso avvincente, faccio il ripieno con il pane avanzato, la polpa di cozze, le uova, il parmigiano, il prezzemolo e la mortadella. Riempio le cozze, le copro con un abbondante sugo di pomodoro fresco e basilico, poi le inforno, ecco fatto!”
Manarola . Da Aristide Nonna Grazia prepara due piatti top: leacciughe salate in padella ,con cipolle prezzemolo patate e pomodori e ile sue leggendarie cozze ripieneMiky, MonterossoQuesto tour gastronomico non poteva non finire se non con una ghiottoneria stellare: l’Acciugata alle Monterossina. A proporcela è lo Chef Michele De Fina, al timone ( è proprio il caso di dirlo…) del rinomato ristorante Miky.Michele De FinaIl piatto forte del menu è l‘Acciugata alla Monterossina. “Un piatto, dice De Fina, che vuolericordare la mia terra e i sapori della mia infanzia, quando le barche dei pescatori arrivavano sulla spiaggia e le donne del paese andavano a comprare il pesce per poi rivenderlo a La Spezia.Gli odori della mia terra, il vento che faceva ondeggiare gli ulivi, i giri in barca, le soste sugli scogli ricoperti da finocchietto selvatico…Tutto allora come ora”.
La ricetta della “Acciugata alla Monterossina”
Ingredienti:25 acciughe di media grandezza350 g di spaghetti (possibilmente fatti in casa)Uno spicchio d’aglioOlive TaggiascheCapperiPeperoncinoPomodoro cilieginiPomodoro fresco passatoSale prezzemoloFinocchietto selvaticoOlioPinoli
Procedimento:Pulire i filetti di acciughe da testa coda e viscere.Mettere una pentola d’acqua e salare sul fuoco, portare ad ebollizione.In una padella di rame scaldare un cucchiaio di olio, acciughe, aglio, pinoli, le olive Taggiasche e il peperoncino.Scaldare bene poi aggiungere i filetti di acciuga.Sfumare con vino bianco poi aggiungere i pomodori ciliegini tagliati e metà e la salsa di pomodoro.Cuocere la pasta molto al dente e finire la cottura nella padella della salsa.A cottura terminata della pasta guarnire con finocchietto selvatico e servire.WOW! ogni altra didascalia sarebbe superflua…
INFONelle Cinque Terre il periodo ideale per il trekking va da marzo a ottobre, mentre Il momento giusto per assaporare la sua cucina è..tutto l’anno!www.parconazionale5terre.it
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’
Per il prossimo tour, Giovedì 9 Settembre…Puntiamo al Nord, dove ci aspettano le delizie della Val D’Aosta
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A “gourmet” journey into the enchantment of the CINQUE TERRE.Local specialties, top restaurants, a super recipe and “do it yourself” pesto!
Cinque Terre, a a short piece of the Ligurian coastline, just West of the border with Tuscany.Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola and Riomaggiore are five multi-colored borghi (villages) overlooking the Mediterranean Sea. They are pretty close to each other, a few minutes distance by car or train. Better yet, a boat, weather permitting, will take you back and forth, making an unforgettable five stop mini cruise. If you like to hike, you can also reach them via a beautiful trail and enjoy spectacular sea views.
Food wise, besides the classic products of Liguria, such as olive oil, pesto, walnut sauce and different varieties of focaccia, each “terra” (village with its surrounding land) has its own culinary specialties.
Superfine oil
An exquisite and precious oil, to be used raw as a condiment or to be enjoyed on bread with a pinch of bread.oregano, two olives and maybe a dried tomato.It is produced in limited quantities, coming from the pressing of the olives conferred by farmers residing within the territory of the Cinque Terre National Park.It maintains all the organoleptic characteristics derived from olives traditionally grown on terraced land, overlooking the sea of the Cinque Terre and represents the result of the centuries-old tradition of the territory.
Condimento sopraffino
In Riomaggiore the Luca & Guastalli Company produces the DOP Riviera Ligure Terre d’Amarela oil from organic cultivation of olives coming exclusively from our Riomaggiore olive grove in the Cinque Terre, while the Azienda Agricola l’Olio del Busanco di Giampietro Ferri produces the‘extra virgin olive oil DOPobtained from olives from Busanco, a charming hill between Manarola and Riomaggiore, grazed directly from the plant and processed, solely by mechanical means, within 24 hours of harvesting.
A Riomaggiore l ‘Azienda Luca &Guastalli produce l ‘olio Dop Riviera Ligure Terre d’Amarela di coltivazione biologica di olive provenienti esclusivamente dal nostro oliveto di Riomaggioreil miele di castagno e l’olio ottenuto dalle olive del Busanco, due eccellenze prodotte dalla Azienda agricola l’Olio del Busanco di Giampietro Ferri .
Adopt a hive to save the planet
Bees are pollinating insects that are the foundation of our ecosystem.Today they are in danger of extinction, their breeding is the only way we have to save them.Since its foundation, the Lucchi & Guastalli Company, champion of environmental protection, has taken care of more than 40 beehives, located in Riomaggiore and invites consumers to adopt one.Among their wonderful honeys stand out those of heather, acacia and chestnut, characteristic blooms of the territory.
“Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. A. EinsteinStreet food delightsEnter the winding streets and passages called caruggi, where street vendors cook fried sardines, squid and prawns to perfection, wrapped in paper cones and garnished with a slice of lemon. .
Caldo e croccante : il pesce in versione street food
The chickpea farinata, typical of the whole territory, is a very low salty focaccia (less than a centimeter thick) cooked in a pan in a wood oven.In Cinque Terre it is also used to eat it as street food, often accompanied by fris de burbugiun (pumpkin fritters) or by tasty cones full of fried fish.
gusto e semplicità: la farinata di ceci
Anchovies, what a treat!
Lots of fish here, from cod fritters, to Vernazza gianchetti in batter, to stuffed mussels cooked in a casserole with sauce, up to the famous Monterosso anchovies which, following a centuries-old tradition, are fished with a seine net and a lamp,then processed by hand within two or three days, carefully layered in jars, pressed and covered with brine, making them tender and tasty and allowing perfect conservation. e.
Le famigeratamente delizione acciughine di Monterosso accompagnate da un calice di Bianco Cinque Terre
Try them “au naturelle” simply seasoned with local olive oil, oregano, focaccia and butter, accompanied by a glass of Cinque Terre, the famous white wine of the area that requires mountaineering skills to be produced, given the steep slope on which the grapes grow.facing the sea .
Dai ripidi e difficili vigneti verticali proviene un’ eccellenza ligure apprezzata in tutto il mondo: il vino bianco Cinque Terre. La selezione più vasta è nella Cantina Parco Nazionale Cinque Terre
“Pesto Experience”
In Manarola, Nessun Dorma produces, before your eyes, one of the most genuine pesto in the area and, on request, you can become a “pestaiolo chef”, following the “Pesto Experience” class, discovering its aromas and secrets and taking you home as well as yours.self made pesto also the mortar where to chop it.
Il pesto “fai da te” di Nessun Dorma
The true classic recipe calls for Genoese basil leaves, a good pecorino cheese, pine nuts and excellent quality extra-virgin olive oil., But there are numerous variations: with walnuts, dried tomatoes or the irresistible Riviera with Taggiasca olives, producedfrom Italpesto.
Classico al basilico o alternativoalle olive taggiasche, sempre un grande “amico” di un buon piatto di pasta, come quelli che troverete a Cornaglia
The rice cake from Monterosso
Sweet – not sweet: it is a savory flan based on rice, eggs and ricotta and often enriched with a yellow saffron and red tomato color.His must is to taste it accompanied by a good glass of Cinque Terre white
Torta di riso di Monterosso
Sciacchetrà, it ‘s time to toast!
Imagine: a secret bottle kept in the cave for years (sometimes more than 30).It is the rich and velvety wine called sciacchetrà.This ancient treasure is resurrected on the occasion of a wedding as the greatest gift the groom’s family can offer to the bride’s family.I had the privilege of opening a bottle that was over 10 years old.Intense color, from golden to amber shades.The taste is a fruity and floral bouquet reminiscent of a Mediterranean garden: hints of dried fruit, apricot jam, nectarines, vanilla, chestnut honey and spices.
Un brindisi dovuto allo spledore delle Cinque Terre, nauralmente con un calice di schiacchetrà d’annata..
Good or better than good…
Rio Bistrot, RiomaggioreA cantina de Manavan, CornigliaBelforte, VernazzaIl Pirata delle Cinque Terre, VernazzaCausa Persa, MonterossoDau Cila, Riomaggiore
I piatti di pesce regnano sulle tavole delle Cinque Terre, qui siamo al Dau Cila a Riomaggiore
I tried, I loved it!
Trattoria dal Billy , Manarola. I started with a great appetizer of 12 types of hot and cold fish, and then continued with a superb sea bass served with roasted potatoes, tomatoes, peppers and aromatic herbs, a perfect combination of the best the sea and the earth can offer..Then the chef went back to my table and said: “Now you taste the sea bass eyes”.Well, a tip: don’t say no … you will discover a pleasant and tasty bite, not at all slimy, as you might have expected, I would say a spicy touch that brightens the delicate taste of the fish.
Pesce freschissimo, la prerogativa di ” Dal Billy”, Manarola
Da Aristide, Via Discovolo, 138 ManarolaNonna Grazia makes her famous sardines and her irresistible stuffed mussels.“It’s a simple recipe, says Nonna with a captivating smile, I make the filling with leftover bread, mussel pulp, eggs, parmesan, parsley and mortadella.I fill the mussels, cover them with a generous amount of fresh tomato sauce and basil, then bake them, that’s it! “
Manarola . Da Aristide Nonna Grazia prepara due piatti top: leacciughe salate in padella ,con cipolle prezzemolo patate e pomodori e ile sue leggendarie cozze ripieneMiky, Monterosso
This gastronomic tour ends with a stellar delicacy: the Acciugata alle Monterossina.To propose it to us is Chef Michele De Fina, at the helm (it should be said …) of the renowned Miky restaurant.
Michele De FinaThe highlight of the menu is the Acciugata alla Monterossina.“A dish, says De Fina, which wants to remember my land: Monteross and the flavors of my childhood, when the fishing boats arrived on the beach and the women of the village went to buy fish and then resell it in La Spezia.my land, the wind that made the olive trees sway, the boat rides, the stops on the rocks covered with wild fennel … Everything then as now “.
The recipe for “Acciugata alla Monterossina”Ingrediants:25 medium-sized anchovies350 g of spaghetti (possibly homemade)A clove of garlicTaggiasca olivesCapersChili pepperCherry tomatoesFresh tomato pureeSalt parsleyWild fennelOilPine nutsMethod:Clean the anchovy fillets from head to tail and viscera.Put a pot of water and season with salt, bring to a boil.In a copper pan, heat a tablespoon of oil, anchovies, garlic, pine nuts, Taggiasca olives and chilli.Heat well then add the anchovy fillets.Deglaze with white wine then add the chopped cherry tomatoes and the tomato sauce.Cook the pasta al dente and finish cooking in the sauce pan.When the pasta is cooked, garnish with wild fennel and serve.WOW! ogni altra didascalia sarebbe superflua…
INFOINFOIn the Cinque Terre the ideal period for trekking is from March to October, while the right time to savor its cuisine is… all year round!www.parconazionale5terre.it
ESTATE GREEN AL MARE: vacanza eco-chic a Bonassola
La prima meta si trova in Liguria, nei pressi delle fin troppo frequentate Cinque Terre. È l’antico borgo marinaro di Bonassola affacciato su un’ampia spiaggia di sabbia scura.
Veduta di Bonassola
Dal lungomare del piccolo centro abitato, in gran parte isola pedonale, parte una bella pista ciclo-pedonale, lunga circa cinque chilometri e mezzo, che utilizza il tracciato della vecchia ferrovia per raggiungere Levanto e Framura.
Percorso ciclo-pedonale
Il percorso, completamente pianeggiante, è interamente riservato solo a biciclette e pedoni e si snoda tra gallerie, perfettamente illuminate, e panoramici tratti all’aperto, dai quali si accede a piccole spiagge e suggestive calette.
Un comodo sentiero collega la ciclo-pedonale al giardino di roccia su cui si trova l’eco-resort La Francesca, con le sue discrete casette affacciate su un mare che vanta ancora fondali dalla bellezza sorprendente per la presenza di secche, scogli con gorgonie gialle, rosse, arancio, rosa e bianche – particolarmente rare nel Mediterraneo – e qualche residua formazione di corallo.
Vedute dal”eco-resort “La Francesca”
Banchi di Posidonia hanno creato rigogliose praterie sottomarine usate da pesci, molluschi e crostacei per deporvi le uova. Per i piaceri del gusto, cercate nei ristoranti della zona il mitico Tegame di Vernazza, gustosissimo piatto della cucina povera di mare a base di acciughe, pomodori e patate cotte al forno. Da accompagnare con il vino bianco delle Cinque Terre.
Per maggiori informazioni: Villaggio La Francesca, Bonassola (La Spezia) www.lafrancescaresort.it
Borghi da guardare: bellezza e poesia a Vernazza
“Dal porto di Vernazza le luci erano
a tratti scancellate
dal crescere dell’onde invisibili al
fondo della notte.”
da “Le Occasioni” di E.Montale
In Liguria, sulla costa di levante ci sono quindici chilometri di costa protetti da un parco nazionale, e cinque borghi uniti da un sentiero che s’inerpica sulla costa scoscesa a picco sul mare. Vernazza è uno di questi, tutto raccolto nel tratto terminale del torrente Vernazzola che nel 2011 provocò un alluvione con vittime e disastri. Ora è solo un brutto ricordo. Le case, addossate le une alle altre intersecate da carrugi stretti e in salita, sono abbelliti da porticati, logge, portali, testimonianza della prosperità di cui godette il paese durante la dominazione genovese, il tutto attorniate da ripidi pendii dove, su terrazzamenti a fasce rubati alla montagna, vengono coltivate le viti per ricavarne l’ottimo passito Sciacchetrà e il vino bianco Cinqueterre.
Un paesaggio marino di aspra bellezza con le finestre di Vernazza di fronte al mare da dove contemplare le furiose libecciate che di tanto in tanto battono la costa. Per fotografare questi scorci unici servono un grandangolo 24mm e un tele zoom 80-200 da riporre in un comodo zainetto che distribuisce bene il peso sulla spalla, e, non secondario, lasciare libere le mani per fermarsi da eventuali scivoloni sui sentieri a picco sul mare. Per riprendere le atmosfere notturne, le onde e il mare in movimento, un piccolo treppiedi può risultare utile. E, nei momenti di pausa, leggete poesie di Eugenio Montale che da questi luoghi traeva ispirazione, per trovarvi preparati davanti a una situazione pronta per essere scritta “con la luce”.
Come una prua di nave la chiesa di Santa Margherita di Antiochia, che risale al XIII, si spinge in mare, di fronte, i resti del castello dei Doria quale sistema difensivo del borgo che, dall’alto della torre cilindrica sorveglia un ampio tratto di costa. Un parcheggio fuori paese consente di lasciare l’auto ma qui è meglio arrivare con la strada ferrata, e i treni frequenti facilitano la visita degli altri quattro borghi. Nel mercato del giovedì mattina s’incontrano i contadini e i pescatori, voci e fragranze di terra e di mare che mettono in bella mostra i prodotti del territorio.
Per arrivare: autostrada A12 da Genova e uscita di Carrodano, seguire fino a Levanto, qui il mio consiglio è di lasciare l’auto nei numerosi parcheggi a pagamento e usare il treno.
Per mangiare: Ristorante Gambero Rosso sotto la torre di Vernazza, ottimi piatti a base di pesce e crostacei.
Per dormire: Vittoria Rooms, via Roma, 15. Cell. 335 9574005, sulla via centrale a due passi dal porticciolo.
Le 5 Terre: romantica fuga
Le Cinque Terre sono un frastagliato tratto di costa della riviera ligure di levante situato nel territorio della provincia della Spezia, nel quale si trovano cinque borghi o, come si diceva anticamente, terre.
Dal 1997, per la bellezza e l’eccezionale valore culturale del paesaggio, fanno parte della lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Inoltre contano di un’area marina protetta e del Parco Nazionale delle Cinque Terre, nato per tutelare il meraviglioso territorio.
Le Cinque Terre possono essere visitate a piedi, percorrendo i magnifici sentieri che le collegano, oppure, per chi ama particolarmente il mare c’è anche la possibilità di muoversi in battello, che indubbiamente offre panorami indimenticabili e sensazioni uniche.
I principali punti di imbarco sono: Levanto, Portovenere, Lerici e La Spezia sebbene, durante la stagione estiva, ci siano più collegamenti lungo la costa.
Per chi non ama camminare, il treno rappresenta il modo migliore per visitare tutti i paesini delle Cinque Terre. I treni locali o regionali, provenienti da Sestri Levante in direzione di La Spezia o viceversa, fermano in tutte le località e si susseguono durante il giorno al ritmo di circa mezzora o un’ora a seconda delle stagioni.
Tempi di percorrenza:
Riomaggiore – Manarola: 2 minuti;
Manarola – Corniglia: 3 minuti;
Corniglia – Vernazza: 4 minuti;
Vernazza – Monterosso: 3 minuti
Le Cinque Terre possono essere visitate a piedi, percorrendo i magnifici sentieri che le collegano, oppure in treno, usufruendo dei vantaggi che esso comporta. Per chi ama particolarmente il mare c’è anche la possibilità di muoversi in battello, che indubbiamente offre panorami indimenticabili e sensazioni uniche.
I battelli sono gestiti dal “Consorzio Marittimo Turistico 5 Terre-Golfo dei Poeti” che offre numerose possibilità per quanto riguarda orari, itinerari e soste.
I principali punti di imbarco sono: Levanto, Portovenere, Lerici e La Spezia sebbene, durante la stagione estiva, ci siano più collegamenti lungo la costa (Partenze anche da Deiva Marina nei mesi di giugno, luglio e agosto).
#Monterosso al Mare
Monterosso al Mare è il borgo più grande delle Cinque Terre e anche quello documentato per primo (1056). Composto da due insediamenti, il borgo vecchio e Fegina, la parte più turistica, Monterosso al Mare vanta importanti monumenti.
Tra questi la trecentesca chiesa di San Giovanni Battista, di fronte alla quale sorgeva il medievale Palazzo del Podestà, di cui restano alcune tracce. Di grande importanza, sul colle dei Cappuccini, il castello dei Fieschi e il monastero la cui chiesa intitolata a San Francesco, contiene opere d’arte d’inestimabile valore, tra cui tele attribuite a Van Dick, Cambiaso, Piola e Guido Reni.
A Fegina si segnalano Villa Montale, dove soggiornò il premio Nobel per la Letteratura, e il Gigante, imponente statua in cemento armato costruita agli inizi del Novecento che, in origine, sorreggeva sulle spalle una terrazza a forma di conchiglia.
Da vedere:
• La torre Aurora, la più imponente delle torri medievali di avvistamento rimaste a Monterosso, domina il molo del paese.
• Il Castello, oggi cimitero del paese, era l′antico insediamento sul colle San Cristoforo dove si e′ sviluppata la prima comunità monterossina.
• Nella Chiesa di San Francesco del bellissimo Convento dei Cappuccini eretto nel XVII secolo, sono custodite opere di notevole rilevanza tra cui una Crocifissione attribuita a Van Dyck.
• Villa Montale, costruita agli inizi del XX secolo, è il luogo in cui il poeta Eugenio Montale, premio Nobel per la Letteratura nel 1975, scrisse alcune delle sue poesie più importanti.
• Il gigante, la grande statua costruita agli inizi del novecento, rappresentante il dio Nettuno. Con un braccio impugnava un tridente mentre con l’altro reggeva la grande conchiglia, che faceva da terrazza ad una bellissima villa. Negli anni cinquanta la villa fu distrutta e con essa danneggiata la statua. Oggi non ha più ne le braccia, né la conchiglia, ma resta con i suoi 1.700 quintali a dominare l’angolo più romantico della spiaggia di Fegina.
• La chiesa di San Giovanni Battista finita di costruire nel 1307 (nel 2007 si sono celebrati i 700 anni) e le chiese degli oratori costruite nel XVI secolo.
#Vernazza
Da molti considerata la più suggestiva delle Cinque Terre, Vernazza è documentata per la prima volta nel 1080. Il notevole livello economico e sociale raggiunto dal borgo già nel Medioevo è ancora oggi testimoniato dalla conformazione urbanistica e dalla presenza di elementi architettonici di grande pregio, come logge, chiese, case-torri e porticati. Il paese è dominato dai resti del “castrum”, una serie di fortificazioni medievali risalenti all’XI secolo, con un castello e una torre cilindrica. L’abitato è costituito da abitazioni separate tra loro da un’unica via centrale e, perpendicolarmente, da ripide scalinate dette “arpaie”. Il monumento storico di maggior rilievo è Santa Margherita di Antiochia, una chiesa di stile romanico-genovese, la cui costruzione risale al XIII secolo, e in cui sono riconoscibili un corpo medievale e uno rinascimentale.
Da vedere:
• Il Castello dei Doria: un insieme di fortificazioni, torri e mura dal quale si può ammirare un panorama di impareggiabile bellezza
• La Chiesa di Santa Margherita d′Antiochia, nel tipico stile gotico ligure e la sua costruzione iniziata nel 1318. Le sue finestre rivolte verso il mare la rendono unica nel suo genere.
#Corniglia
Corniglia, unico paese delle Cinque Terre non a contatto con il mare, sorge sopra un promontorio roccioso. Le sue case, basse e larghe, assomigliano più a quelle dell’entroterra che alle tipiche abitazioni costiere, a testimonianza che la tradizionale vocazione del paese è da sempre più rivolta alla terra che al litorale. Il monumento più importante del borgo è la Chiesa di San Pietro, di stile gotico-genovese, edificata intorno al 1350 sui resti di un precedente edificio. La sua facciata, impreziosita da un rosone in marmo, è arricchita da molte decorazioni, tra cui un bassorilievo che raffigura un cervo, l’emblema del paese. Interessanti sono anche l’Oratorio dei Disciplinati, risalente al Settecento e da cui si gode una vista mozzafiato sul mare, e il largo Taragio, la piccola piazza principale di Corniglia, vero e proprio cuore pulsante del borgo.
Da vedere:
• La Chiesa di San Pietro, edificata nel 1334, è uno dei monumenti più interessanti delle 5 Terre, poiché presenta una sovrapposizione di stili molto particolare: il semplice gotico-ligure e il raffinato barocco.
• L′Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina, risalente al XVIII secolo, è un meraviglioso punto panoramico.
• La piazzetta belvedere alla fine del paese è il luogo romantico per eccellenza,a strapiombo sul mare con la vista che si perde tra l′orizzonte e la costa dei cinque paesi.
#Manarola
Frazione di Riomaggiore, Manarola è un gioiello urbanistico, ricca com’è delle tipiche case-torri, di stile genovese. Fondato durante il XII secolo, il borgo deriva probabilmente il suo nome da un’antica “magna roea”, una grande ruota di mulino presente in paese. Le prime testimonianze sul paese, risalenti al Duecento, sono relative alle vicende dei Fieschi, mentre nel XVI secolo si ha notizia di una sua strenua resistenza alle incursioni dei pirati. Il monumento principale della frazione è la chiesa di San Lorenzo, la cui costruzione risale al 1338 ad opera degli abitanti di Manarola e di Volastra, come ricorda la lapide sulla facciata. La pianta è a tre navate, mentre la facciata è impreziosita da un rosone di dodici colonne. Importante anche il campanile staccato dal corpo principale della chiesa probabilmente perché, in origine, aveva compiti difensivi.
Da vedere:
• La Chiesa di San Lorenzo, fu costruita nel 1338 in tipico stile gotico ligure, semplice, severa ma allo stesso tempo graziosa.
• Sopra al paese si erge il Santuario di N.S. della Salute del X secolo circa.
• Il Palaedo, lo scalo a mare di Manarola, è uno dei luoghi più belli delle Cinque Terre.
• Mario Andreoli ha costruito negli anni nella sua Manarola il presepe luminoso più grande del mondo, ben 15.000 lampadine che illuminano un′intera collina. Un′opera d′arte da non perdere.
#Riomaggiore
Le prime notizie di Riomaggiore si hanno solo nel 1251, quando gli abitanti del distretto di Carpena, sparsi a mezza costa, giurarono fedeltà alla Repubblica di Genova. Tra il Duecento e il Trecento gli abitanti di questi insediamenti decisero di scendere verso il mare e dare vita al paese. Uno spostamento che fu favorito dal consolidamento del dominio genovese che consentì un più tranquillo accesso al mare sul quale poter sviluppare commerci veloci e sicuri. Riomaggiore vanta monumenti di grande interesse, tra cui San Giovanni Battista, una chiesa eretta nel 1340 a tre navate con quella centrale doppia rispetto alle laterali (come le altre chiese delle Cinque Terre), e l’Oratorio di Santa Maria Assunta che ospita un Trittico quattrocentesco e una statua lignea del Trecento raffigurante la Madonna. Importante è anche il Castello che domina il centro storico.
Da vedere:
• Dal Castello di Cerricò, fortificazione risalente al XIII secolo che ancora oggi domina Riomaggiore, si può godere una splendida vista sul mare
• La piccola Cappella dei Santi Rocco e Sebastiano fu eretta a ricordo di una terribile pestilenza che colpì il paese nel 1480
• La Chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1340 conserva al suo interno numerosi dipinti e sculture di pregio.
• L′orto botanico di Torre Guardiola, dove tra le vecchie fortificazioni della seconda guerra mondiale si puo′ osservare la flora locale.
Da Milano al Mare…Liguria Mon Amour
Traffico, stress, afa…Milano d’estate può non essere il paradiso terrestre… c’è chi dice che alla città manca solo il mare per raggiungere la perfezione…Nulla di irrimediabile… con poche ore di viaggio i milanesi possono raggiungere magnifiche spiagge!
IL MARE PIU’ BELLO A DUE ORE DA MILANO
Vediamo allora quali sono i cinque comprensori con il mare più bello, secondo Legambiente, nel nord Italia:
Riviera delle Palme, Golfo del Tigullio e golfo Paradiso, Cinque Terre-Golfo dei Poeti in Liguria, quindi alto mar tirreno; poi passiamo all’Adriatico con i comprensori Delta del Po in Romagna, Laguna di Grado e Marano in Veneto e Friuli. Ed è anche quest’anno la Liguria che fa la parte del leone aggiudicandosi l’unico Comune a 5 vele e tutti quelli a 4 vele del Nord Italia. Il mare più bello anche per i milanesi, che hanno nella top five un paio di località a meno di 200 km.
Secondo i voti della Guida Blu, nel 2015 la più bella località di mare del Nord Italia è Vernazza, nelle Cinque Terre, unico comune a 5 vele tra i 60 presi in esame nell’alto Tirreno e nell’alto Adriatico. Si riconferma tra le migliori località marine liguri per sostenibilità, salvaguardia del paesaggio, servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente e enogastronomia di alto livello. Forte elemento di attrazione per i turisti sono gli scorci sul mare, visibili dai vicoli e dai sentieri che caratterizzano il borgo, recuperato completamente dopo l’alluvione del 2011. Vernazza ha investito in questi anni nel recupero del territorio perennemente minacciato dal dissesto e nella valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità.
Vernazza-by currystrumpet
Al secondo posto si piazza Portofino, che resta un must. Nella top five anche Portovenere, sempre in provincia di La Spezia, e Bergeggi, località top della Riviera delle Palme. Tra le località consigliate anche Levanto e Noli.
Portofino Michal Osmenda
Non possiamo esimerci di citare alcune delle località più frequentate dai milanesi, che al bel mare affiancano raffinate boutique e la comodità della vicinanza. Parliamo di Varazze, Arenzano, Rapallo e Santa Margherita Ligure!
Santa Margherita Ligure | by Rodrigo_Soldon
Ora non vi resta che partire…
I Magnifici 7: Manarola, Liguria
MANAROLA, Liguria
Piccola frazione di Riomaggiore, Manarola è parte delle Cinque Terre, Patrimonio dell’Umanità UNESCO perché “rappresentano l’armoniosa interazione stabilitasi tra l’uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale e che manifesta un modo di vita tradizionale millenario”. A monte dell’abitato, caratteristico per le casette sulla roccia, dirimpetto al mare blu, si incontra la piazza principale, attorno alla quale sorgono l’oratorio dei Disciplinati, la torre campanaria e la gotica parrocchiale di San Lorenzo (1338). Il castello, eretto a difesa dei pirati saraceni, è ben riconoscibile seppur proprietà privata. Oltre che per il presepe più grande al mondo, Manarola è nota per il vino passito Sciachetrà.
DOVE MANGIARE:Cappun Magru in Casa di Marin, via Volastra 19, località Groppo, 19017 Riomaggiore, tel. +390187920563 e Trattoria Locanda Il Porticciolowww.ilporticciolo5terre.it
A Bonassola non si passa per caso, ci si deve arrivare apposta. La strada infatti termina proprio su questa baia incantata, ai bordi delle ben più note e affollate Cinque Terre. Da questa tranquilla cittadina balneare, che nel 1800 poteva vantare una flotta di velieri capaci di attraversare il Mediterraneo e l’Atlantico, parte una bella ciclo-pedonale che, attraverso le gallerie illuminate dell’antica ferrovia, porta a Levanto e a Framura.
Dal molo salpano le barche per le escursioni con osservazione delle balene. Alcuni sentieri tra olivi, limoni e piccoli terrazzamenti a volte ancora coltivati la collegano alle frazioni vicine, prima tra tutte Montaretto, “piccolo grande” borgo di duecento abitanti, a 300 metri d’altezza con ampia vista sul mare. www.prolocobonassola.it
DOVE DORMIRE
VillaggioLaFrancesca, alcunedecinediluminosibun- galow con terrazza sul mare e spiaggia privata. Un’oasi di tranquillità, immersa in una vasta area verde con pi- scina per adulti e bambini. Ristorante con ottima cucina di pesce a picco sul mare. www.villaggilafrancesca.it
DOVE MANGIARE
Lorella, trattoria casalinga, con numerosi tavoli all’aperto nel piccolo borgo di Montaretto. Propone piatti della cucina ligure, dai pansotti al sugo di noci alle immancabili trofie al pesto. Tra i secondi il coni- glio alla ligure. www.ristorantebarlorella.com