Weekend car Extreme: Lamborghini Urus ST-X e Bugatti Chiron Hermes

Questa sabato vogliamo deliziarvi con due weekend car decisamente Estreme ed emozionanti come la “prepotente” Lamborghini Urus ST-X, primo SUV al mondo sviluppato appositamente per l’uso in pista, affiancata dalla Bugatti Chiron Hermes, versione speciale dell’hypercar da 1.500 CV che rende omaggio alla nota casa di alta moda francese e risulta realizzata in esemplare unico.

Lamborghini Urus ST-X

Svelato in anteprima nel 2018 sotto forma concept-car, la Lamborghini Urus ST-X rappresenta il primo SUV al mondo sviluppato appositamente per l’uso in pista. Il debutto della ST-X è stato fissato nel corso di quest’anno: Mauro Reggiani, capo del dipartimento R&D di Lamborghini, ha infatti confermato la presenza del super SUV sul circuito di Misano, in Italia, in occasione del finale mondiale del Lamborghini Super Trofeo 2020 che si svolgerà sulla pista romagnola dal 31 ottobre al 1° novembre prossimi.

Dieta ferrea per diventar ancora più veloci

Per realizzare questa speciale versione, i tecnici della Casa del Toro hanno prescritto alla Urus una dieta dimagrante, ottenuta levando tutto il superfluo dalla vettura e utilizzando un numero maggiore di componenti ultra-leggeri. Il risultato parla chiaro: l’ago della bilancia è sceso di ben 550 kg, portando così la massa a vuoto a quota 1.650 kg.

Il nuovo kit estetico-aerodinamico che impreziosisce la Urus ST-X offre il cofano realizzato interamente in fibra di carbonio e dotato di feritoie supplementari, la vista posteriore sfoggia invece una grande ala in fibra di carbonio e un impianto di scarichi sportivi derivati dal mondo delle competizioni. L’effetto scenico viene completato dalla suggestiva livrea esterna verde Mantis, colorazione ufficiale della divisione Lamborghini Squadra Corse. All’interno dell’abitacolo troviamo un roll-bar tubolare per garantire la massima sicurezza in caso di ribaltamento, non mancano inoltre sedili racing e l’impianto di estinzione.

V8 biturbo da 650 CV

Sotto il cofano della Lamborghini Urus ST-X batte il propulsore di punta della gamma del SUV del Toro, ovvero il poderoso V8 biturbo da 4.0 litri. Questa unità a otto cilindri scarica la bellezza di 650 CV e 800 Nm di coppia massima sulla trazione integrale, sfruttando un cambio automatico a otto rapporti. Le prestazioni dichiarate risultano ancora un mistero, ma il risparmio di peso di ben 550 kg e l’elevata potenza offerta promettono emozioni da cardio palma.

Bugatti Chiron Hermes

La Bugatti Chiron è una delle hypercar più potenti, veloci e costose dell’intero panorama automotive. Nonostante le sue peculiarità “standard” possono già definirsi uniche, questa speciale automobile può diventare ancora più esclusiva e ricercata se declinata in esemplare unico. Un esempio calzante è la nuova  Bugatti Chiron Hermes, versione one-off realizzata grazie alla collaborazione con la celebre maison francese su richiesta del facoltoso collezionista d’auto Manny Khoshbin.

Attesa di 4 anni per la consegna

Khoshbin ha dovuto attendere un periodo di ben 4 anni per la Chiron Hermes: parliamo di un tempo decisamente lungo, ma ripagato in pieno dall’incredibile opera d’arte su quattro ruote protagonista di questo articolo.

Realizzata in maniera sartoriale

La Chiron Hermes sfoggia una particolare livrea esterna colore bianco crema, impreziosita in più punti dai dettagli  che presenta i fregi con il cavallo tipici dell’azienda francese, creata nel 1837 proprio come bottega per bardature e finimenti per l’equitazione: i loghi si trovano sotto l’ala posteriore retrattile e anche all’interno, nei pannelli porta e pure nel tunnel centrale.

 

 

 

 

 

 




Lamborghini Avventura: viaggio tra i fiordi norvegesi

Quando si parla di spedizione automobilistica tra i fiordi norvegesi la prima cosa che viene in mente è un fuoristrada o almeno un grosso SUV. Mai si penserebbe ad una carovana di supercar. Invece è quanto ha fatto la Lamborghini. E non è la prima volta. L’iniziativa si chiama Lamborghini Avventura, quest’anno si è tenuta la terza edizione. I primi due capitoli sono stati in Andalusia e Transilvania.

 

LAMBORGHINI AVVENTURA 2018: SPEDIZIONE IN NORVEGIA TRA I FIORDI

Lamborghini Avventura

Naturalmente per “spedizione tra i fiordi” s’intende percorrere le strade asfaltate costruite accanto alle caratteristiche coste frastagliate della nazione scandinava. Altrimenti nessuna auto sportiva esasperata, né Lamborghini né qualsiasi altra, avrebbe potuto avvicinarsi. Tuttavia le fantastiche auto costruite a Sant’Agata Bolognese sono riuscite a cavarsela anche lungo un breve tratto sterrato, merito delle quattro ruote motrici e della loro sofisticata gestione elettronica.

Lamborghini Avventura

Si è trattato di un viaggio molto suggestivo al centro dello spettacolo naturale. Un convoglio di sette vetture tra Aventador e Huracàn è partito a luglio dalla cittadina di Alesund, nella zona settentrionale della Norvegia. Le Lamborghini hanno quindi proseguito attraverso la strada dei Trolls (quelli mitologici, non gli infestatori dei siti internet altrui), Trollstigen in lingua locale. Quest’arteria è entrata in funzione nel 1936, costruita in otto anni di lavoro. Si snoda attraverso 11 tornanti che si arrampicano su un vero e proprio muro di roccia e cascate.

 

TAPPA AL GEIRANGER FJORD, PATRIMONIO DELL’UMANITÀ UNESCO

Lamborghini Avventura

La carovana ha successivamente attraversato Valdall, cioè la valle delle fragole, avendo come destinazione il Geiranger Fjord, luogo che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità. Altra tappa, altro spettacolo: lo Jostedalsbreen, il più grande ghiacciaio d’Europa. E’ qui che le sette Lambo hanno dimostrato di non essere buone solo per la pista, poiché il tratto sterrato sopra accennato, paesaggio quasi lunare, è stato superato senza problemi.

Lamborghini Avventura

Dopo alcuni trasferimenti in traghetto, la carovana della Lamborghini Avventura 2018 è approdata al suo traguardo, il monte Aksla, rilievo che sovrasta Alesund. Un viaggio di circa 500 Km tra alcuni dei paesaggi naturali più belli del mondo.




Lamborghini Urus, ecco il super SUV

Dove si può andare con un super SUV? In luoghi super, viene da immaginare. Certamente quei pochi fortunati che potranno permettersi di acquistare la Lamborghini Urus non hanno problemi nel selezionare mete esotiche da raggiungere: in particolare ameni e quasi inaccessibili rifugi in alta montagna, esclusivi chalet immersi nella neve, tenute collinari di prestigiosi produttori vinicoli, oppure le sabbie desertiche intorno a Dubai, recente luogo di ritrovo per super ricchi a bordo di super auto, quindi anche super SUV.

 

LAMBORGHINI URUS, IL SUPER SUV BOLOGNESE

Lamborghini Urus

Perché così hanno definito la Lamborghini Urus a Sant’Agata Bolognese, un super SUV. Infatti semplicemente SUV era troppo poco. Tutto è esagerato in quest’auto, perché una Lamborghini deve essere esagerata. A cominciare dalle dimensioni: lunghezza 5.112 mm, passo 3.003 mm, larghezza senza specchietti 2.016 mm, altezza 1.638 mm. L’altezza da terra è variabile grazie alle sospensioni pneumatiche a controllo elettronco, si va da 158 a 248 mm. La massa è imponente: 2.200 Kg, però relativamente leggera rispetto a parecchi SUV di alto livello in circolazione. Il bagagliaio è discreto data la lunghezza, anche se non da record: volume da 616 a 1.596 litri.

Lamborghini Urus

Arriviamo al motore: la Lamborghini Urus non monta il classico V12 aspirato della casa, nemmeno il V10 condiviso con Audi. Invece sotto il cofano c’è un V8 4.0 biturbo, parente stretto di quello usato da Porsche e Audi (comprende il sistema di disattivazione parziale dei cilindri quando non è richiesto un carico di potenza elevato). Del resto la struttura stessa della vettura deriva da quella usata per Porsche Cayenne e Bentley Bentayga.

Lamborghini Urus

La potenza è però all’altezza dei numeri abituali per le vetture con un toro sul cofano: 650 cavalli a 6.000 giri, così come la coppia massima, 850 Newton metri fra 2.250 e 4.500 giri. Tutta questa brutalità è scaricata a terra tramite una trasmissione a trazione integrale con differenziale anteriore integrato, differenziale centrale Torsen e differenziale posteriore con ripartizione attiva della coppia. Cambio automatico ad otto marce, le cui modalità di cambiata variano a seconda della modalità di guida selezionata. Il telaio dispone dell’asse posteriore sterzante, come sulla Aventador S.

A proposito delle modalità di guida, il selettore sulla consolle centrale si chiama Tamburo, perché la sua forma ricurva ricorda appunto quella dello strumento musicale. Di serie ci sono quattro configurazioni: Strada, Sport, Corsa e Neve. Col pacchetto opzionale offroad (che prevede anche le specifiche protezioni al sottoscocca) si aggiungono Terra e Sabbia.

Lamborghini Urus

Tutto ciò si traduce in prestazioni impressionanti per un veicolo di questa forma e dimensione: accelerazione 0-100 in 3,6 secondi, 0-200 in 12,8 secondi e velocità massima di 305 Km/h. I freni carboceramici consentono di arrestare questo mastodonte in 33,7 metri da 100 Km/h. Consumi, se proprio interessa a qualcuno, 12,7 l/100 sul ciclo combinato.

DESIGN E INTERNI DI GUSTO ITALIANO

Lamborghini Urus

Se la meccanica è abbastanza tedesca, il design e gli interni della Lamborghini Urus riflettono tutta la maestria italiana. Le forme esterne sono quelle di una coupé rialzata, molto aggressiva e vistosa. I fari ricordano Aventador e Huracan. Aerodinamica intensa, non mancano né il fondo carenato né l’estrattore posteriore di grandi dimensioni, nonché l’alettone posteriore mobile.

Gli interni sono concepiti per ospitare cinque persone, al posteriore c’è il divanetto frazionabile ma si può scegliere l’optional dei due sedili singoli. La plancia è un omaggio stilistico alla LM002, l’esperimento di fuoristrada Lamborghini di tanti anni fa. La consolle è dominata, come detto, dal Tamburo. Tutto in questa vettura esprime lusso e sportività ai massimi livelli. La Lamborghini Urus arriverà sul mercato nella primavera 2018. Il prezzo stabilito per l’Italia è di 168.852 euro IVA esclusa.




Lamborghini Aventador S Roadster: 740 Cv “open-air”

di Emanuele D’Argenzio

Aventador S Roadster- Sappiamo che a Lamborghini piace esagerare. Questa nuova roadster può sembrare, ad un occhio meno attento, una sorta di “restyling strutturale” classico e periodico che ogni casa produttrice di super-car ha messo in atto almeno una volta. Noi di Weekend-Premium riusciamo ad intuire quanto questo nuovo modello sia opulenza pura, oltre la sportività e la meccanica. Siamo in un periodo nel quale l’automobilismo ritorna alle esasperazioni, anche se la faccia opposta della medaglia sono i down-grade del numero di cilindri e cilindrata. Aventador, da poco nella versione S, modello al top in Lamborghini, la “grande” della storica casa di Sant’Agata non è abbastanza.

12 cilindri in posizione centrale-posteriore, 6.5 litri di cilindrata,  740 CV (potenza identica alla Coupé) e una coppia di 690 Nm a 5.500 giri/minuto. Freni carboceramici giganteschi, pinze colorate, colori della carrozzeria completamente personalizzabili e un giro in Dubai centro. Certo per attraversarlo ci vorrà molto poco dato lo 0-100 in 3 secondi e una velocità massima di 359Km/h. Tutto questo con l’uso molto esteso di materiali quali fibra di carbonio (con diverse finiture lucide, opache e verniciate),alcantara, pelle, e alluminio.

Aventador S Roadster è lusso puro, vetrina di spropositata ricchezza, esagerazione, ostentazione. Questo naturalmente accompagnato da un prezzo degno dell’offerta, cioè 313.666,00 euro tasse escluse. Non mancano le finezze, sia meccaniche che estetiche. Quattro ruote sterzanti, cambio sequenziale fulmineo e la voce inconfondibile di una Lamborghini 12 cilindri, voce che i vostri vicini ricorderanno molto bene. 

Ma voi sarete i primi ad apprezzarne le sfumature, proprio quando toglierete il tetto e lo riporrete nell’anteriore senza l’aiuto di nessuno, grazie al peso moderatissimo inferiore ai 6 chili. Il materiale di questo tetto “targa” è chiaramente la fibra di carbonio, a scelta a vista, con finitura lucida e opaca. Sarete quindi avvolti nei sedili, con il vento tra i capelli, e il suono glorioso di 12 cilindri che trasformano litri di benzina in decibel. 

Le Lamborghini sono forse le automobili che da sempre hanno avuto il maggior carattere. E questo aspetto per Ferruccio Lamborghini, il fondatore, era più che fondamentale. Le Lamborghini sono da sempre pura potenza, in una fetta di mercato tutta loro, con aspetti che superano gli obbiettivi che si prefissano le case concorrenti. Sono uniche, e sopratutto così dannatamente italiane. Questo si fatica ad osservare in questo modello, che sembra su misura per il mercato asiatico e arabico. L’arroganza, la provocazione e l’eccesso canonico di Lamborghini, in questo modello è troppo, quasi da diventare stucchevole. Ha superato il limite, perdendo proprio gran parte delle personalità che ha fatto trasformare il marchio Lamborghini in storia dell’automobilismo.

 




Regioni e motori: il Veneto corre in Lamborghini

Veneto si conferma come una delle regioni più attive nel promuovere la propria immagine e i propri territori. Infatti dalla scuderia Orange Racing è stata presentata a Venezia la Lamborghini Huracan GT3 che correrà, con una livrea dedicata alla Regione Veneto, nei più famosi circuiti europei e nei  campionati di rally. L’auto ha raggiunto Palazzo Nani Bernardi attraversando le acque del Canal Grande dove si è celebrata l’iniziativa ideata per promuovere l’eccellenza del territorio (e dell’Italia) con un contributo speciale anche per la città lagunare.

“Il Veneto che corre”, è l’evento per celebrare il Veneto e l’imprenditoria veneta, in cui  il pubblico e il privato si incontrano e collaborano alla promozione dell’eccellenza italiana in Europa.

Orange1 Racing, scuderia fondata da Orange1 Holding, gruppo internazionale veneto specializzato nel settore metalmeccanico, e dal suo presidente Armando Donazzan, ha presentato l’auto by Lamborghini impegnata nei campionati europei Blancpain GT Sprint e Endurance con una speciale livrea dedicata alla Regione Veneto. Il “bolide” ha attraversato le acque del Canal Grande per raggiungere Palazzo Nani Bernardi, dove è stata svelata la livrea al cospetto di autorità come l’assessore Regionale al Turismo, Commercio estero e internazionalizzazione Federico Caner.

Orange1 ha deciso, per l’occasione, di dare anche un altro contributo speciale alla città di Venezia: il gruppo internazionale specializzato nel settore metalmeccanico di Arsiè collaborerà infatti ad un’opera di restauro da definire. Questo impegno nasce dalla volontà di valorizzare il patrimonio storico-artistico di Venezia. L’intervento conservativo, o un restauro, è un’alternativa concreta a sostegno di una città fragile come Venezia, un esempio buono e positivo di imprenditoria veneta che agisce.




Huracan Performante: il vero carattere del Toro

di Emanuele D’Argenzio

Lamborghini Huracan Performante – E’ difficile descrivere la parola “orgoglio italiano”. Sopratutto se si parla del mondo dell’automotive, e più in particolare della parola “super-car”. E’ sentirsi parte di un progetto al quale non hai partecipato, è passione per qualcosa che non avrai mai l’onore di possedere e di guidare. Eppure ti emozioni e cadi vittima della sindrome di Stendhal, davanti ad una scultura con appendici aerodinamiche che corre da zero a cento in 2,9 secondi.

Sono 640 i cavalli sotto al cofano della nuova creatura del Toro, nuove valvole in titanio, nuovo impianto di aspirazione e di scarico. Diverso anche l’assetto, più rigido del 10%. La Huracan Performante cambia, si arricchisce di carattere e arroganza, nonché di tecnologia. E’ nuovo il sofisticato studio aerodinamico che porta un nome tutto Italiano, naturalmente: Aerodinamica Lamborghini Attiva (Ala). Rimaniamo distratti dal grande alettone posteriore, ma sono i flap mobili  che compiono la magia. Il sistema è controllato dall’elettronica, montato all’anteriore e al posteriore. I flap all’anteriore se chiusi agiscono sulla deportanza in avantreno e aiutano nelle frenate particolarmente impegnative. Se aperti massimizzano la penetrazione aerodinamica, indirizzando il flusso d’aria incanalato nel sottoscocca.

L’aria al posteriore viene invece indirizzata opportunamente da un’altra coppia di flap posizionati sulla coda, che la dirigono verso lo spoiler posteriore. Se agiscono all’unisono, le due coppie di appendici mobili permettono il “toque vectoring”: lavorano autonomamente, autobilanciandosi e aumentando il carico aerodinamico sul lato sinistro o destro dell’auto, donando agilità e stabilità nelle curve più veloci. La grande presenza scenica del toro “tutto muscoli” non è quindi solo una bella maschera, ma rivela tanta sostanza. 


Gli interni sono naturalmente mozzafiato, la lavorazione particolare del carbonio risulta come scolpita, e il desing è inconfondibilmente Lamborghini.
Nella sua esuberanza è equilibrata, completamente a suo agio e nonostante la definizione di “Lamborghini più commerciale di sempre” dal vivo lascia a bocca aperta. Il DNA italiano si vede e si sente! 




Lamborghini Aventador S: la belva è sempre più scatenata

A costo di sembrare banali e ripetitivi usiamo ancora l’analogia da corrida, anche perché è parte integrante del patrimonio di questa marca fin dagli inizi. La Lamborghini Aventador S rappresenta l’esemplare più giovane di una razza di tori selvaggi e scatenati, il cui compito è infilare le curve di una strada o di un circuito invece delle terga del matador. Dopo l’anticipazione online dello scorso dicembre, pochi giorni fa è avvenuto il lancio globale per la stampa, a Valencia in pista e su strada.

DESIGN – DOMINA L’AERODINAMICA

Arriva la nuova Lamborghini Aventador S

La Lamborghini Aventador S è qualcosa di più di un restyling. Infatti oltre ad aver ritoccato il look i tecnici di Sant’Agata Bolognese hanno messo mano anche alle caratteristiche dinamiche della vettura, per sfruttare ancora meglio le doti della belva collocata sotto il cofano.

Ma cominciamo dal design. In una supersportiva l’estetica esterna non è mai fine a se stessa ma è asservita alle prestazioni; quindi soprattutto miglioramenti nell’aerodinamica. Ad esempio il frontale più aggressivo e lo splitter più lungo per ottimizzare i flussi d’aria in modo da aumentare il raffreddamento del motore; inoltre ai lati del paraurti anteriore osserviamo due convogliatori d’aria che riducono il drag delle ruote, convogliando verso il radiatore posteriore un flusso d’aria ottimale.

Lo stesso discorso è visibile al posteriore. Il grande estrattore nero (che può essere anche in carbonio) incorpora una serie di alette verticali, il cui compito è recuperare la pressione dell’aria e generare deportanza, cioè carico verticale. L’alettone posteriore è attivo; in base a velocità e modalità di guida selezionata, la sua inclinazione può variare in tre posizioni differenti. Gli affinamenti sono anche dove non si vedono: nel sottoscocca, dove sono stati applicati dei generatori di vortici per amplificare il flusso d’aria e agevolare il raffreddamento dei freni. La casa dichiara che tutte queste misure hanno permesso di migliorare del 50% l’efficienza aerodinamica a massimo carico e del 400% a carico minimo, rispetto alla serie precedente.

Arriva la nuova Lamborghini Aventador S

Passiamo agli interni, dove tutto converge verso la guida. Troviamo una plancia digitale ampiamente personalizzabile, dove le informazioni visualizzabili cambiano a seconda della modalità di guida impostata. Disponibile anche come optional il Lamborghini Telemetry System, per memorizzare i tempi su circuito e anche i dati sui tragitti stradali. Per quanto riguarda il lato estetico, ogni Aventador è un’auto a sé, in virtù del programma Ad Personam per personalizzare profondamente tali aspetti.

TENUTA DI STRADA ANCORA PIU’ SOFISTICATA

Arriva la nuova Lamborghini Aventador S

In una Lamborghini la guida è tutto o quasi. Gli interventi sulla nuova Aventador S hanno modificato notevolmente meccanica ed elettronica per migliorare le doti stradali di questa vettura. Partiamo dalle quattro ruote sterzanti, tecnologia all’esordio su questa marca. A bassa velocità le ruote posteriori sterzano nella direzione opposta rispetto alle anteriori; si ottiene una riduzione virtuale del passo, il che facilità l’agilità nelle curve strette e nelle manovre cittadine. Ad alta velocità invece tutte le ruote sterzano nella stessa direzione; ciò corrisponde ad un virtuale allungamento del passo, utile per la stabilità e la reattività quando si chiedono alte prestazioni.

Le sospensioni magnetoreologiche (in cui gli ammortizzatori sono controllati elettronicamente attraverso un fluido elettromagnetico) sono state adattate alle quattro ruote sterzanti, così come la geometria stessa. L’assetto varia in tempo reale.

La trazione integrale permanente è stata ricalibrata e testata anche su neve e ghiaccio. E’ ora possibile trasferire più coppia al retrotreno. Tutti questi sistemi sono gestiti dall’unità di controllo Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva, LDVA (“la diva” per gli amici).

Infine l’Aventador S offre una nuova modalità di guida chiamata Ego. Il nome dice tutto. E’ riservata ai piloti esperti e permette di personalizzare molti parametri su trazione, sterzata e sospensioni. Restano poi le classiche Strada, Sport e Corsa.

SCHEDA TECNICA – POTENZA PAUROSA

Arriva la nuova Lamborghini Aventador S

Non bastavano i 700 cavalli di prima. La nuova Lamborghini Aventador S ha tirato fuori dal classico e poderoso motore V12 6.5 aspirato ben 740 cavalli ad 8.400 giri, un livello da sublime follia. La coppia massima è altrettanto possente, 690 Newton metri a 5.500 giri. Il limitatore è stato portato a 8.500 giri, praticamente una moto.

Il peso a secco della vettura è di 1.575 Kg, notevolmente contenuto, grazie alla monoscocca in fibra di carbonio. Abbiamo quindi uno stellare rapporto peso/potenza di 2,13 CV/Kg. Le prestazioni dicono accelerazione 0-100 in 2,9 secondi e velocità massima di 350 Km/h.

La trazione integrale permanente varia la ripartizione della coppia in base alla modalità di guida. I valori massimi per anteriore e posteriore sono: Strada 40/60; Sport 10/90, Corsa 20/80. Il cambio robotizzato a sette rapporti consente un passaggio di marcia in 50 millisecondi. La trasmissione ha un differenziale Haldex di quarta generazione.

I freni sono carboceramici, di serie. Lo spazio di arresto da 100 Km/h è di 31 metri. Cerchi anteriori da 20 pollici e posteriori da 21. Pneumatici Pirelli P Zero 255/30 ZR20 e 355/25 ZR21.

I consumi dichiarati sono di 16,9 l/100 Km sul ciclo combinato, 26,2 su quello urbano e 11,6 sull’extraurbano. Il motore include il sistema di disattivazione dei cilindri: una bancata viene spenta quando non è richiesta la potenza, la riattivazione è istantanea alla pressione dell’acceleratore.

Le consegne della Lamborghini Aventador S cominceranno in primavera. Il prezzo per l’Europa, tasse escluse, è di 281.555 euro. Con la sola Iva italiana per questa macchina ci si può comprare una Porsche Macan.




Lamborghini Huracán Follow Me, la supercar per prendere il volo

Lamborghini Huracán Follow Me – Con il potente V10 da 610 cavalli accompagnerà gli aerei in fase di rullaggio.

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Siamo abituati a vedere le supercars in diversi modi: spesso le si incontra in autostrada, alla volte nelle migliori vie delle città italiane e nei weekend con i circuiti aperti sono sempre presenti. Da oggi invece potreste avere la possibilità di vederne una anche in aeroporto. Non, non nel parcheggio, ma sulla pista! E stiamo parlando della Lamborghini Huracán che è stata da poco consegnata all’Aeroporto di Bologna.

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A dirla tutta non è il primo modello della casa ad avere questo particolare compito. Nel 2013 infatti toccò alla sorella maggiore Aventador. La Huracán in questione si chiama Follow Me (ovvero ‘seguimi’) e sarà una risorsa fondamentale. Infatti è dotata di una livrea ben visibile all’occhio – studiata dal Centro Stile Lamborghini – corredata da un impianto di luci supplementari. Questo proprio perché dovrà farsi notare per essere seguita. Da chi? Semplice: dagli aerei. Il suo compito sarà quello di scortarli durante la fase di rullaggio in pista, quindi sia prima del decollo che subito dopo l’atterraggio. Un compito non semplice normalmente, dato che i tradizionali mezzi hanno velocità ridotte. La Huracán invece può vantare sulla sua poderosa meccanica.

Sotto al cofano posteriore si cela infatti il 10 cilindri aspirato della casa di Sant’Agata, capace di sprigionare ben 610 cavalli. Velocità ed accelerazione sono da aereo anche grazie alla trazione integrale (da poco invece c’è anche quella a trazione posteriore). E come dicevamo la livrea non è solo funzionale, ma anche ricercata. Principalmente si trovano degli scacchi neri su fondo giallo. Completano gli esterni una grafica che raffigura lo skyline della città di Bologna sulle portiere e il tricolore sullo spoiler anteriore. Dentro la Huracán è dotata di una speciale radio che le permette di comunicare con la torre di controllo, per gestire al meglio il traffico.

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Anche i prossimi mezzi dell’Aeroporto di Bologna riprenderanno la livrea presente sulla Huracán molto presto. Per il momento molti viaggiatori potranno avere il piacere di essere scortati da un mezzo eccezionale nei loro viaggi. Sia per business sia per weekend piacevoli, la Huracán Follow Me sarà operativa. E voi l’avete già vista?




Cars & Coffee al Lago di Lugano, le supercar impreziosiscono il paesaggio svizzero

Cars & Coffee – Per gli organizzatori è appena terminato un evento storico, che ha coronato nel migliore dei modi il primo semestre del 2016. La premessa non era scontata, tuttavia l’impresa è riuscita: esportare il successo della manifestazione valicando per la prima volta i confini nazionali.

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In una terra che costituisce un perfetto mix tra lo spirito elvetico e quello tricolore, è stato uno snodo cruciale per un network in continua espansione in Europa e nel Mondo. Oltre 100 tra supercar, hypercar e storiche di prestigio che hanno incantato con la ricercatezza del design, le soluzioni tecnologiche più innovative della propria epoca e il rombo dei motori potentissimi. La Svizzera è infatti patria di collezionisti dai gusti ricercati, giunti per l’occasione da tutti i Cantoni e da mezza Europa.

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Al mattino gli ospiti e le vetture sono stati accolti nel piazzale sottostante il Casinò Municipale di Campione d’Italia, giungendo dal lungo tunnel rettilineo che attraversa la struttura realizzata dall’architetto Mario Botta. Il pranzo, all’insegna della tradizione culinaria regionale, è stato servito al nono piano del Casinò, nel Salone delle Feste, dalle cui ampie vetrate a picco sul lago si era avvolti in un panorama di rara bellezza, sormontato dalle montagne e circondato dalle cittadine affacciate sullo specchio d’acqua.

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Nel pomeriggio l’intero lungolago di Lugano, a partire da Piazza della Riforma fino alla piazza antistante il LAC, è stato “invaso” dalle supercar dei partecipanti, disposte una di fianco all’altra, in un serpentone a perdita d’occhio. Di fronte alle eleganti boutique, tra le romantiche panchine rosso acceso e i fiori che ornano la sponda del Ceresio, migliaia di appassionati, hanno potuto ammirare i bolidi in un contesto suggestivo e irripetibile.




Goodwood Festival of Speed, qui lo spettacolo non manca mai per gli amanti dei motori

Goodwood – C’è un luogo, un tracciato più precisamente, dove ogni anno si ritrovano tutte le case mondiali tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio. Collocato nella parte meridionale dell’Inghilterra, il circuito di Goodwood ospita ormai da anni l’omonimo “Festival della Velocità”, una celebrazione di tutte le vetture – specialmente a quattro ruote – che scendono in pista ma con lo scopo principale di dare spettacolo.

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Vi è mai capitato di vedere una Jaguar – e mica una qualunque, bensì il nuovo SUV F-Pace – andare su due ruote? Ecco, questo può succedere solo a Goodwood! Grazie alla sua struttura in alluminio ed alla trazione integrale questo “bestione” guidato da stunt-man professionisti ha fatto qualcosa di davvero incredibile.

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Sono scese poi in pista le splendide vetture degli anni ’80, dai prototipi che hanno solcato il celebre asfalto di Le Mans a quelle vetture che sollevando letteralmente polvere hanno raccolto migliaia di tifosi lungo ogni strada, ovvero le celebri Gruppo B formate da Lancia, Audi, Renault e Peugeot. E non potevano mancare le vetture di Formula Uno, guidate da campioni del passato come Riccardo Patrese, su Williams, e del presente come Nico Rosberg a bordo della Mercedes.

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Sono infine scesi in pista gli ultimissimi modelli di supercar: dalla one-off Ferrari 458 MM Speciale, un’auto unica da 3 milioni di euro, alla Bugatti Chiron, che con il suo motore è in grado di erogare 1500 CV ed andare ad oltre 400 km/h. BMW qui ha celebrato il suo centenario dalla nascita ed ha portato tutta la serie sportiva M oltre al prototipo Hommage, una filante vettura a metà tra passato e futuro del marchio. E poi ancora Bentley, Aston Martin, Lamborghini, Mercedes… Un evento immancabile che si ripeterà anche l’anno prossimo, celebrando il suo 20° compleanno.




Le Spider più belle del 2016: Lamborghini Huracán e McLaren 675LT

Lamborghini Huracán LP 610-4 Spyder – Prestazioni e lifestyle a cielo aperto sono le sue parole d’ordine: la nuova senza tetto di Sant’Agata Bolognese è davvero una supercar che trova il perfetto compromesso tra potenza e bellezza. Questa Spider combina le soluzioni innovative, le prestazioni e il fascino della versione coupé con nuove tecnologie e una nuova dimensione di guida emozionale.

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La capote leggera, disponibile in tre colorazioni, si aziona attraverso un sistema elettroidraulico che conferisce a questa supersportiva un look inconfondibile, sia con il tetto chiuso che aperto (occorrono 17 secondi), offrendo il massimo comfort a conducente e passeggero senza pregiudicare tenuta di strada e prestazioni. Con la capote aperta, è stata sviluppata una specifica soluzione di design basate su due pinne aerodinamiche. Durante l’apertura queste emergono dal vano in cui si ripiega la capote: con un’altezza da terra di soli 118 cm la Huracán appare così come uno squalo pronto a dare la caccia a nuove strade dove sfogare tutta la sua incontenibile potenza.

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Il telaio in alluminio e fibra di carbonio cela al posteriore – tra delle placche di vetro – il cuore pulsante, il “Toro” pronto a farsi sentire: si tratta del 10 cilindri da 5.2 litri in grado di erogare 610 CV e 560 Nm di coppia a 6500 giri/min, il che vuol dire far sentire tutto il sound attraverso i quattro tubi di scarico quando si preme fino in fondo il pedale dell’acceleratore. Il cambio sequenziale con palette al volante fa sentire chiunque come un vero pilota, ma grazie ai sistemi di controllo ed alla trazione integrale questa Lamborghini risulta davvero piacevole da guidare, regalando emozioni lungo il proprio percorso, dove sa come farsi notare.

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Cilindrata cm3: 5204
Potenza massima kW (CV)/giri: 449 (610)/8250
Coppia max Nm/giri: 560/6500
Emissione di CO2 grammi/km: 285
Trazione: Integrale
Velocità massima (km/h): 324
Accelerazione 0-100 km/h (s): 3,4
Consumo medio (km/l):  8,1
Lunghezza/larghezza/altezza (cm): 446/192/118
Passo (cm): 262
Peso in ordine di marcia (kg): 1542
Prezzo: da 227.469 euro

McLaren 675LT Spyder

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Un’inglese che unisce l’inconfondibile stile d’oltremanica con la potenza dei motori di cui è capace McLaren: nasce così la 675 Spyder “Long Tail” (coda lunga), una caratteristica che rende sicuramente più particolare questa supercar. Tanto che i 500 modelli inizialmente previsti dalla casa sono andati semplicemente a ruba prima ancora di entrare in produzione!

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Il primo dato che salta subito all’occhio è il peso molto contenuto: solo 1270 kg per una vettura lunga 4,55 metri, che per di più monta un tetto elettrico in metallo – apribile anche in movimento – il quale influisce in modo davvero minimo, tanto che la Spyder pesa solo 40 kg in più rispetto alla Coupé. Il fascino, però, è davvero unico con le sue forme affusolate che giocano con l’aria, a volte tagliandola ed altre volte accarezzandola, oppure inglobandola con le possenti prese d’aria frontali e laterali che rinfrescano la meccanica. Anche qui gli ingegneri hanno realizzato qualcosa di davvero particolare: l’otto cilindri a V da 3.8 litri biturbo sviluppa ben 675 CV e 700 Nm di coppia, permettendo di spingere la 675 LT Spyder fino a 326 km/h, con uno scatto da far impallidire anche auto più performanti: 2,9 secondi per raggiungere i 100 km/h da ferma. E siamo sicuri che se la capote sia abbassata l’aria si senta molto bene, tra i capelli.

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E tuttavia questa McLaren si dimostra largamente curata negli interni per ospitare con ogni comodità i due passeggeri, oltre a garantire il miglior assetto possibile su ogni strada, grazie ai cerchi da 20” ed ai dischi carboceramici, alla coda allungata che permette di aumentare fino al 40% il carico aerodinamico alle alte velocità, ad una distribuzione ottimale dei pesi ed al cambio sequenziale a 7 rapporti. Il risultato finale è un’esperienza di guida eccitante, coinvolgente nonché emozionante.

Cilindrata cm3: 3799
Potenza massima kW (CV)/giri: 496 (675)/7100
Coppia max Nm/giri: 700/5500
Emissione di CO2 grammi/km: 275
Trazione: Posteriore
Velocità massima (km/h): 326
Accelerazione 0-100 km/h (s): 2,9
Consumo medio (km/l): 8,5
Lunghezza/larghezza/altezza (cm): 455/209/119
Passo (cm): n.d.
Peso in ordine di marcia (kg): 1270
Prezzo: 396.285 euro