Giovani o mature, sole o in piccoli gruppi, le donne viaggiano più degli uomini. Un fenomeno in crescita, soprattutto dopo la pandemia, evidenziato da inchieste promosse da motori di ricerca e società specializzate in servizi di intelligenza turistica. Il pubblico femminile preferisce viaggi culturali ed esperienziali; in testa agli indici di gradimento ci sono l’Italia e le grandi città europee in un mix di classici intramontabili e destinazioni ai margini dei grandi flussi, ancora da scoprire. Ecco la quarta delle 12 mete top per il 2025, sei in Italia e sei in Europa. In questa puntata Genova
di Beba Marsano
La patria dei cantautori è l’unica meta italiana selezionata da Lonely Planet per Best in Travel 2025. Perché – recita la motivazione – “come ogni città portuale, Genova è un mondo a sé”. Da (ri)scoprire per il fascino esotico dei caruggi, dedalo misterioso ad altissima densità di bellezza stipata in musei e chiese gioiello; l’abbagliante ricchezza dei Palazzi dei Rolli, le antiche dimore dell’aristocrazia mercantile che tanto affascinarono Rubens; le botteghe storiche; il borgo peschereccio di Boccadasse, amato da Fabrizio De André e cantato da Gino Paoli.

Genova, terrazza di Palazzo Reale
Da gustare. Genova è la città del pesto, della salsa di noci, della focaccia e di quegli antichi santuari dello street food che sono le sciamadde: una manciata di posti a sedere, forno a legna sempre vivo e sul bancone farinata, panissa, torte di verdure e gli irresistibili friscioeu, frittelle salate con baccalà, bianchetti o erbette selvatiche. Si chiude il pasto con una fetta di pandolce – a base di pinoli, uva passa, frutta candita, acqua di fiori d’arancio – nelle due versioni “alto” e “basso”.

Trofie al pesto
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