Di Raffaele d’ArgenzioTerra profanata,terra dal sapore di donnae dal calore di madre.Dove cavalcavano liberi i cosacchiora tuonano i carri armati,forzieri di violenza e a voltedei suoi padroni trappole mortali.Sentivo il tuo richiamo,forse perché innamorato ero di Odessa,pur senza averla vista mai,Forse per il suo mare, che Nero non èma è come quello di Napoli azzurro,come in tutto il mondo sono azzurri i mari.Forse per i tuoi girasoli che cercano la luce,adesso inutilmente in quel cielo spento,come in tutto il mondo fa ogni fiore.Forse ti amavo, ti cercavoper i tuoi palazzi belli come diamanti,come splendidi smeraldi e preziosi quadrioggi strappati da cornici e nel fango sparsi.Ucraina, donna, femmina e madre,danzavi fra grano e girasoiie ora corri inseguita come predain giochi vigliacchi e ferociUcraina, lontana eppur amata,che i potenti si son giocatalanciando dadi da grattacieli e cremlinisui capelli di grano delle ragazze di Kiev,sui riccioli di mare delle donne di Odessa.28 Aprile 2022Raffaele d’Argenzio*CLICCA QUI per sfogliare lo SPECIALE UCRAINA
