(in Italian and English)La nostra prossima destinazione:”gourmet”: Le Cinque Terre, un breve tratto di costa ligure, appena a ovest del confine con la Toscana. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore sono cinque borghi multicolori che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Sono abbastanza vicini l’uno all’altro, a pochi minuti di distanza in auto o in treno. Meglio ancora, tempo permettendo, raggiungerli in barca con un’indimenticabile mini crociera di cinque tappe.Se vi piace fare escursioni, puoi anche raggiungerli tramite un bellissimo sentiero e godere di spettacolari viste sul mare.
Dal punto di vista gastronomico, oltre ai classici prodotti liguri, ogni “terra” ha le sue specialità culinarie, come il pesto, la salsa di noci e le diverse varietà di focacce.Partiamo per il nostro tour e buon appetito!
Olio sopraffino
Un olio squisito e pregiato, da usare a crudo come condimento o da gustare sul pane con un pizzico di pane. origano, due olive e magari un pomodorino secco.E’ prodotto in quantità limitata, proveniente dalla frangitura delle olive conferite dagli agricoltori residenti all’interno del territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Mantiene tutte le caratteristiche organolettiche derivate dalle olive tradizionalmente coltivate sui terreni terrazzati, a picco sul mare delle Cinque Terre e rappresenta il risultato della tradizione secolare del territorio.
Adotta un’arnia per salvare il pianeta
Le api sono insetti impollinatori fondamento del nostro ecosistema. Oggi sono in via di estinzione, il loro allevamento è l’unico modo che abbiamo per salvarle. Sin dalla fondazione, l’ Azienda Lucchi & Guastalli, paladina della salvaguardia dell’ambiente, si prende cura di più di 40 arnie, situate a Riomaggiore e invita i consumatori ad adottarne una. Tra i loro meravigliosi mieli spiccano quelli di erica, acacia e castagno, fioriture caratteristiche del territorio.

La farinata di ceci, tipica di tutto il territorio è una focaccia salata molto bassa (meno di un centimetro di spessore) cotta in una teglia in forno a legna. Neile Cinque Terre la si usa mangiare anche come street food, spesso accompagnate dalle fris de burbugiun (frittelle di zucca) o da gustosi coni colmi di pesciolini fritti.

Acciughe, che bontà!
Tanto pesce: dalle frittelle di baccalà, ai gianchetti in pastella di Vernazza, alle cozze ripiene e cotte in casseruola con il sugo, fino alla celebri acciughine di Monterosso che, seguendo una tradizione secolare, vengono pescate con una rete da circuizione e una lucerna, quindi lavorate a mano entro due o tre giorni, accuratamente stratificate in vasetti, pressate e ricoperte di salamoia, rendendole tenere e saporite e permettendo una perfetta conservazione.

Provatele “nature” semplicemente condite con olio d’oliva locale, origano, focaccia e burro, accompagnate da un bicchiere di Cinque Terre, il famoso vino bianco della zona che richiede abilità alpinistiche per essere prodotto, data la ripida pendenza su cui crescono le uve di fronte al mare .

Le Cinque Terre sono magia e poesia… anche nel nome dei vini
“Amante dei Venti”, un nome che evoca le brezze marine che cullano il vigneto lungo i ripidi pendii della Liguria. E’ la prima cuvée Cinque Terre Doc !ideata da Cián du Giorgi Winery, ottenuta daun blend di Albarola, Bosco, Vermentino e altri vitigni autoctoni delle Cinque Terre, mentre il loro “Amante del Sole” evoca il clima soleggiato dei vigneti. Assaggiandolo si ritrova l’atmosfera della macchia mediterranea durante una bella estate italiana

“Pesto Experience”
A Manarola, Nessun Dorma produce, davanti ai vostri occhi, uno dei pesti più genuinI del territorio e, su richiesta, potrete diventare “chef pestaiolo”, seguendo la classe “Pesto Experience”, scoprendone aromi e segreti e portandovi a casa oltre al vostro pesto self made anche il mortaio dove tritarlo.

La vera ricetta classica vuole foglie di basilico genovese, un buon pecorino, pinoli e olio extra-vergine d’oliva di ottima qualità., ma ne esistono numerose variazioni: alle noci, ai pomodori secchi oppure l’irresistibile Riviera alle olive taggiasche, prodotta da Italpesto.

Dolce- non dolce : si tratta di uno sformato salato a base di riso, uova e ricotta e spesso arricchita da una coloratura gialla di zafferano e rossa di pomodoro. Il suo must è assaggiarla accompagnata da un buon calice di vino bianco Cinque Terre

Sciacchetrà: è ora di brindare!
Immaginatevi: una bottiglia segreta conservata nella grotta per anni (a volte più di 30). È il vino ricco e vellutato chiamato sciacchetrà. Questo antico tesoro risorge in occasione di un matrimonio come il dono più grande che la famiglia dello sposo possa offrire alla famiglia della sposa.Ho avuto il privilegio di aprire una bottiglia che aveva più di 10 anni. Colore Intenso, dalle sfumature dorate all’ambrato. Al gusto è un bouquet fruttato e floreale che ricorda un giardino mediterraneo: sentori di frutta secca, confettura di albicocche, nettarine, vaniglia, miele di castagno e spezie.
Ottimi e ottimissimi…
Rio Bistrot, RiomaggioreA cantina de Manavan, CornigliaBelforte, VernazzaIl Pirata delle Cinque Terre, VernazzaCausa Persa, MonterossoDau Cila, Riomaggiore
Provati per voi e… gustati da me!
Trattoria dal Billy , Manarola.Sono partito alla grande con un antipasto di ben 12 tipi di pesce caldo e freddo, per poi proseguire ca un superbo branzino servito con patate arrosto, pomodori, peperoni ed erbe aromatiche, un connubio perfetto di quanto di meglio il mare e la terra possano offrire. Poi lo chef è tornato al mio tavolo e ha sentenziato: “Adesso ti gusti gli occhi del branzino“.Beh, un consiglio: non dite di no… scoprirete un piacevole e gustoso boccone, per nulla viscido, come forse vi aspettavate, direi un tocco piccante che rallegra il gusto delicato del pesce.

Da Aristide, Via Discovolo, 138 ManarolaNonna Grazia preparare le sue famose sardine e le sue irresistibili cozze ripiene.“È una ricetta semplice, racconta Nonna con un sorriso avvincente, faccio il ripieno con il pane avanzato, la polpa di cozze, le uova, il parmigiano, il prezzemolo e la mortadella. Riempio le cozze, le copro con un abbondante sugo di pomodoro fresco e basilico, poi le inforno, ecco fatto!”
La ricetta della “Acciugata alla Monterossina”
Ingredienti:25 acciughe di media grandezza350 g di spaghetti (possibilmente fatti in casa)Uno spicchio d’aglioOlive TaggiascheCapperiPeperoncinoPomodoro cilieginiPomodoro fresco passatoSale prezzemoloFinocchietto selvaticoOlioPinoli
Procedimento:Pulire i filetti di acciughe da testa coda e viscere.Mettere una pentola d’acqua e salare sul fuoco, portare ad ebollizione.In una padella di rame scaldare un cucchiaio di olio, acciughe, aglio, pinoli, le olive Taggiasche e il peperoncino.Scaldare bene poi aggiungere i filetti di acciuga.Sfumare con vino bianco poi aggiungere i pomodori ciliegini tagliati e metà e la salsa di pomodoro.Cuocere la pasta molto al dente e finire la cottura nella padella della salsa.A cottura terminata della pasta guarnire con finocchietto selvatico e servire.
INFONelle Cinque Terre il periodo ideale per il trekking va da marzo a ottobre, mentre Il momento giusto per assaporare la sua cucina è..tutto l’anno!www.parconazionale5terre.it
CESARE ZUCCA Travel, food & lifestyle.Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo.Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘Turista non Turista’
